Poeta (Bologna 1466 - ivi 1538), fratello di Alessandro, di cui pubblicò (1520) le Anatomicae annotationes. Seguì le orme di Serafino Aquilano e, quando questi morì, raccolse in suo onore le Collettanee [...] grece latine e vulgari (1504). Compose due poemi allegorico-didattici, il Viridario (1513) e il Fedele (1523). Nella questione della lingua intervenne con Annotazioni della volgar lingua (1536), anacronistica ...
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(gr. Παρϑενόπη) Una delle Sirene che, secondo una versione di una tarda leggenda, morì gettandosi in mare con le sorelle per l’insensibilità di Ulisse al loro canto; il suo corpo fu rigettato dalle onde [...] alle foci del Sebeto, dove fu detta P. la città chiamata poi Neàpolis (Napoli) ...
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Poeta ucraino (Puškarnoe, Char´kov, 1864 - Tobol´sk 1902); rivoluzionario, deportato più volte, morì in Siberia. Ha scritto numerosi volumi di versi (S severa "Dal nord", 1896; Kobza, 1897; Rabotniku "All'operaio", [...] ecc.), in cui dipinge le difficili condizioni di vita del popolo incitandolo alla lotta rivoluzionaria (K druz´jam "Agli amici"). Buon traduttore dei classici russi in ucraino ...
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Poeta greco (Atene 1896 - Prèvesa 1928). Laureato in legge, funzionario dell'amministrazione statale, morì suicida, vittima delle angustie burocratiche e della crisi che sconvolse la Grecia dopo l'esito [...] disastroso della guerra con i Turchi (1922). Fondatore e animatore di periodici satirici e letterarî, traduttore di poeti europei, cantò con amara ironia il dolore di una vita inconsolabile e vuota: ῾Ο ...
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ZENO, Apostolo
Mario Fubini
Letterato, nato l'11 dicembre 1668 a Venezia, dove morì l'11 novembre 1750.
Di antica famiglia veneziana al suo tempo decaduta, lo Z. attese fin da giovane alla letteratura [...] e all'erudizione e fu dei fondatori di quell'Accademia degli Animosi (aggregata poi all'Arcadia), che a Venezia si proponeva di combattere il gusto secentistico. Partecipò alla polemica Bouhours-Orsi (v. ...
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Poetessa (Pratalboino 1485 - Correggio 1550). Sposò nel 1509 Gilberto X, signore di Correggio, che morì nel 1518. Rimasta al governo del piccolo stato, diede prova di saggezza. Tra le sue rime, petrarchescamente [...] eleganti e corrette, si ricordano per un qualche impegno psicologico quelle dedicate al marito; P. Bembo le definiva "leggiadre". La G., ricordata anche da L. Ariosto, ci ha lasciato un epistolario senza ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] XXVI (1902); XXVIII (1904); XXIX (1905); XXX (1906); l'edizione, rimasta incompleta, s'è ripresa a cura di E. Cotarelo y Mori, tuttora in corso di pubblicazione (nel 1930 erano già apparsi i primi dieci volumi).
Inoltre: Comedias escogidas (più di un ...
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LINDSAY, Nicholas Vachel
Salvatore Rosati
Poeta americano, nato nel 1879 a Springfield, Ill., dove morì il 6 dicembre 1931. Dopo avere studiato a Hiram College, Ohio (1897-1900), all'Art Institute di [...] Chicago (1900-03) e alla School of Art di New York (1904-05), intraprese giri di conferenze e lunghi viaggi a piedi (A Handy Guide for Beggars, 1916). Nell'estate del 1912 percorse a piedi i territorî ...
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ZABALETA, Juan de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnuolo, nato verso il 1610 a Madrid, dove morì verso il 1670. Appartepne all'Academia Poética (o Castellana) madrilena e fu cronista di Filippo IV Scrisse [...] una Historia y vida del conde Matisio con intento morale, derivata dalla paurosa leggenda di Roberto il Diavolo; trattati tra filosofici e sociologici, quali Problemas de la filosof7a natural, Milagros ...
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VILLAVICIOSA, José de
Alfredo Giannini
Rimatore spagnolo, nato nel 1589 a Sigüenza (Guadalajara), dove morì nel 1658. Dottore in legge, sacerdote, fu relatore del Consiglio dell'Inquisizione (1622), [...] poi giudice apostolico o inquisitore di Murcia (1638) e di Cuenca (1644). Secondando il gusto contemporaneo della poesia epicoburlesca, scrisse in sonanti ottave reali La Mosquea (1615), il primo poema ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...