BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] duro, fragile, dal suono argentino, usato anche per i Grapen (recipienti per la cottura a tre gambe) e per i mortai. Per altre realizzazioni venivano utilizzate sia la lega rame-stagno sia quella rame-zinco. Talora è possibile individuare la qualità ...
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Architetto militare (n. presso Leeuwarden 1641 - m. Aia 1704). Un suo trattato di fortificazione fu tenuto per lungo tempo in grande considerazione nella teoria dell'arte guerresca. Fortificò le città [...] . Combatté nella guerra della Grande Alleanza (1688-1697), nella difesa (1692) e poi nella ripresa di Namur (1695); nella guerra di successione spagnola (1703), si distinse nell'assedio di Bonn, dove furono adoperati non meno di 500 mortai Coehoorn. ...
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Vedi THERA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THERA (v. vol. vii, p. 821)
Ch. Doùmas
La tesi, sostenuta già una trentina di anni fa da S. Marinatos, che il declino della civiltà minoica potesse essere in [...] stata adoperata per un'unica giara alta circa m 1,30. Della stessa qualità di pietra sono serie di lucerne ad olio, mortai e un tipo di coppa a beccuccio. Tutti questi vasi furon fatti probabilmente nell'isola. Altri vasi di materiale più fine furon ...
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UR
A. Bisi
Antichissima città della bassa Mesopotamia, situata 15 km a O dell'attuale corso dell'Eufrate, nel luogo ora detto dagli Arabi Tell el-Muqayyar, "il tumulo della pece".
Nel 1854 J. E. Taylor, [...] e marrone su fondo chiaro (triangoli, quadrati, rombi, linee ondulate); furono trovati anche utensili in pietra (zappe, macine e mortai) e falci in argilla. La comunità aveva una economia essenzialmente agricola e viveva in capanne di giunchi; nelle ...
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fortificazione
Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari. Col fissarsi degli abitati sorsero le prime cinte murarie di pietre a secco, che si perfezionarono [...] il nemico portò all’uso di opere più esterne o avanzate (forti, torri, formanti i campi trincerati). L’impiego di mortai e obici a canna rigata, il progresso degli esplosivi, risalenti alla seconda metà del sec. 19°, richiesero il rafforzamento delle ...
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AHAR
M. Taddei
Villaggio presso la stazione ferroviaria di Udaipur (Rajputana sud-orientale), noto in iscrizioni medievali come Aghatapura; ha dato nome ad un tipo di cultura calcolitica caratterizzata [...] della superficie.
Per quanto concerne l'economia dei due periodi calcolitici, il rinvenimento di ossa di animali e di pestelli, mortai e macine a mano documenta un'alimentazione a base sia di carne sia di granaglie. Il rame sembra essere stato in ...
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RINYO-CLACTON, Civiltà di
A. Palmieri
Nome convenzionale dato a una facies della civiltà preistorica nelle Isole Britanniche. Esso circoscrive uno degli aspetti culturali che ivi si delineano nella [...] ad una rozza ceramica non ornata, durante la fase di Rinyo II. Si conoscono inoltre massicci vasi, specie di mortai, e piccole tazze di pietra. Per ottenere recipienti venivano lavorati anche i segmenti caudali e le vertebre dorsali delle balene ...
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FRANCISCI, Giuseppe
Silvana Toppetti
Nacque a Todi il 2 febbr. 1817 da Francesco, conte di Baschi, e da Costanza Piccini; primo maschio di quattro fratelli, ereditò il titolo nobiliare.
Dopo aver studiato [...] della cattedrale di Todi e di numerose chiese umbre.
Nel 1855 fece acquistare dal duomo di Todi lastre di vetro, crogioli, mortai, ferro, trafile in piombo e prodotti chimici, tutto l'occorrente per la messa in opera di vetrate: con questo materiale ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA (v. vol. v, p. 874)
A. De Maigret
Molto numerosi sono stati in questi ultimi anni gli scavi e le scoperte nella regione, che riguardano tutti i [...] I che nel II compare uno strato del II sec. a. C. Le case ben costruite e le corti con forni e mortai, hanno restituito bella ceramica tardo-ellenistica. Dato che non compare ceramica romana del tipo terra sigillata il livello deve essere considerato ...
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obice
òbice s. m. [dal ted. Haubitze, che è dal boemo houfnice «fionda»]. – 1. a. ant. Pezzo d’artiglieria alquanto grosso e corto (calibro medio 165 mm, lunghezza della canna fra 3 e 6 calibri), montato su affusto a ruota come i cannoni,...
retrocarica
retrocàrica s. f. [comp. di retro- e carica]. – Modo di caricamento delle armi da fuoco (armi a retrocarica) consistente nell’introduzione del proietto e della carica dalla parte posteriore (culatta) anziché dalla parte anteriore...