FLAIANI, Giuseppe
Ettore Giammei
Nacque ad Ancarano (oggi in provincia di Teramo) allora nello Stato della Chiesa, diocesi di Ascoli Piceno, da Domenico e da Monica Castagneti, il 4 luglio 1739 (non [...] prevenire al massimo le febbri nosocomiali; una drastica riduzione dell'allattamento mercenario dei bambini abbandonatì, onde ridurne la mortalità, sostituendolo con latte animale.
Del F. si ricordano ancora: Nuovo metodo di curare le fratture e le ...
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EGIDI, Francesco
Domenico Celestino
Nacque a Palombara Sabina (Roma) il 23 sett. 1851, da Giuseppe e da Bernardina Serafini. Rimasto orfano di padre, riusci a frequentare l'università di Roma e a laurearsi [...] , l'E. si schierò sempre tra i sostenitori di questa chirurgia radicale fino ad allora gravata da una spaventosa mortalità postoperatoria.
Abile e veloce operatore di interventi di chirurgia nasale, trovò modo di distinguersi anche in questo campo ...
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sifilide Malattia infettiva, a decorso cronico intermittente, detta anche lue; è provocata da un microrganismo, il Treponema pallidum (o Spirochaeta pallida), scoperto da F. Schaudinn ed E. Hoffmann nel [...] -2 anni, mentre in quelli del Sud si evolve con maggiore rapidità (1-2 mesi). L’esito è vario: l’indice di mortalità può salire da cifre minime al 70-80%. I medicamenti usati per le altre tripanosomiasi danno discreti risultati se usati precocemente. ...
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VAIUOLO (fr. petite-vérole; sp. viruelas; ted. Pocken; ingl. small pox)
Cesare FRUGONI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva epidemica trasmissibile per contagio diretto. L'agente etiologico [...] l'esantema tende a diffondersi, le eruzioni a confluire e quando compaiono delle emorragie. A seconda delle epizoozie la mortalità oscilla dal 2 al 50%. La cura si limita all'osservanza delle cure igieniche e all'inoculazione di siero iperimmune ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'industria farmaceutica
Arthur Daemmrich
L'industria farmaceutica
La nascita di un nuovo settore industriale
L'industria farmaceutica [...] da 59,7 a 69,7 anni, grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e alle nuove terapie farmaceutiche. La mortalità infantile fu dimezzata, mentre i decessi causati da infezioni connesse al parto diminuirono di oltre il 90%. Per la prima ...
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FICHERA, Gaetano
Salvatore Vicario
Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: [...] Lezioni..., Milano 1926, pp. 223-242; Radioterapia ed oncobiologia, in Tumori, s. 2, XII (1926), pp. 247-270; Sulla mortalità per tumori maligniin Italia, ibid., XIII (1927), pp. 227-240; Impianti omoplastici feto-umani nel cancro e nel diabete, ibid ...
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FERRANNINI, Andrea
Mario Crespi
Nacque a Benevento, da Antonio e da Generosa Rummo, il 27 marzo 1864. Studiò medicina e chirurgia all'università di Napoli, allievo di importanti maestri quali A. Cantani, [...] della prima infanzia causate da infezioni tubercolari croniche o lente, che determinano maggiore morbilità e più bassa mortalità (La para-tubercolosi, in IlTommasi, I [1906], pp. 377-380);illustrò dettagliatamente le forme larvate della malattia ...
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GUZZONI DEGLI ANCARANI, Arturo
Stefano Arieti
Nato a Correggio, presso Reggio nell'Emilia, il 21 dic. 1858 da Luigi e da Marianna Morselli, studiò medicina e chirurgia presso l'Università di Modena, [...] Il G. si interessò anche ad alcuni aspetti sociali della specialità: sostenne che una fra le cause della diffusa mortalità infantile dovesse individuarsi nel mancato allattamento materno (Prima e dopo la nascita: discorso letto per la riapertura dell ...
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CONCETTI, Luigi
Arnaldo Cantani
Nacque a Viterbo il 6 marzo del 1854da Raffaele e da Teresa Castori in una famiglia di modesta posizione. Studiò lettere nel seminario della sua città, iscrivendosi poi [...] moderne vedute.
Fin dai primi anni il C. si interessò degli aspetti sociali della pediatria, in particolare dei brefotrofi, della mortalità, infantile e dei mezzi per combatterla, riuscendo a farne diminuire il tasso nella città di Roma, ove nel 1902 ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] l’avvento della chemioterapia e degli antibiotici, è stato il principale fattore determinante di una netta diminuzione della mortalità e di un notevole prolungamento della vita umana. A ciò hanno contribuito notevolmente anche il perfezionarsi e l ...
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mortalita
mortalità s. f. [dal lat. mortalĭtas -atis]. – 1. letter. Condizione di chi è mortale, il fatto d’esser mortale (soggetto cioè a morire): c’è chi sostiene la m. dell’anima; Perché tu ogni nube li disleghi Di sua m. co’ prieghi tuoi...
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...