Figlio (Visegrad 1326 - Nagyszombat 1382) di Carlo Roberto d'Angiò e di Elisabetta, figlia del re di Polonia Ladislao. Ereditò dal padre la corona d'Ungheria (1342) e dallo zio Casimiro III quella di Polonia [...] riuscirvi, mentre si impadronì (1358) della Dalmazia a danno di Venezia.
Vita e attività
Regnò come re d'Ungheria dal 1342. e contrasti, e si dimostrò sfavorevole ai Polacchi, che alla morte di L. accettarono come regina sua figlia Edvige a patto ...
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Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] dei modi ecclesiastici, nell'uso delle armonie cromatiche, nella mobilità e nel raggruppamento policorale delle voci. Straordinarie sono nella sua musica l'armonicità della composizione, l'impreveduta ...
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Musicista (Venezia 1510 - ivi 1585). Probabilmente allievo di A. Willaert, fu organista a S. Marco dal 1564 alla morte. Dedicatosi intanto alla composizione, salì ben presto ad altissima fama internazionale. [...] -95), cori per l'Edipo tiranno di Sofocle nella traduz. di Orsatto Giustiniani (1585) per l'inaugurazione del Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 1985 la Fondazione G. Cini di Venezia e la Ricordi hanno avviato l'edizione dell'opera omnia di Gabrieli. ...
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Scultore e architetto (Firenze 1418 - Perugia, dopo il 1481). Attivo in molte città italiane, la sua arte raggiunse una inarrivabile eleganza nella decorazione del Tempio malatestiano a Rimini.
Vita [...] vita di s. Geminiano nel duomo di Modena. Nel 1446 è a Venezia, e nello stesso anno a Rimini, addetto alla decorazione plastica del dove rimane fino al 1470 circa. Dal 1473 fino alla morte lavora di nuovo a Perugia: frammenti dell'altare della Pietà ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa [...] et sur monsieur de Voltaire (1777).
Vita e opere
A Venezia strinse amicizia coi due Gozzi e fu poi a Milano, dove contro il Buonafede. Nel 1766 tornò a Londra, dove rimase fino alla morte (si allontanò solo nel 1768-69 e nel 1770-71 per un viaggio ...
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Costumista italiano (Firenze 1927 - Roma 2019), tra i maggiori del teatro lirico e di prosa e del cinema italiano, capace di ricostruire con gusto antiquario e invenzione fantastica l'atmosfera e il costume [...] une p…, 1961; per il cinema Senso, 1954; Le notti bianche, 1957; Il gattopardo, 1963; La caduta degli dei, 1969; Morte a Venezia, 1971; Ludwig, 1972; L'innocente, 1976). In teatro ha lavorato fra l'altro con F. Zeffirelli (Lulù, 1950; Euridice, 1960 ...
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Avventuriero e librettista (Ceneda, oggi Vittorio Veneto, 1749 - New York 1838). I suoi genitori erano ebrei ma il padre, Geremia Conegliano, avendo perduto la prima moglie e avendo contratto matrimonio [...] quel seminario, donde poi fu espulso; fu di nuovo a Venezia, dove subì anche una condanna (1779); passò a Gorizia; di 1781) a Vienna, poeta dei teatri imperiali, sotto Giuseppe II, alla morte del quale, cacciato da Vienna, si recò a Londra (1792), ...
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Scrittore (Firenze 1513 - Monselice 1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita
Frate servita, abbandonò nel 1540 [...] stamperia con poca fortuna. Dopo altri vagabondaggi, si fermò a Venezia dove fu tra i primi componenti dell'Accademia Pellegrina con il dove visse solo e in modo stravagante fino alla morte.
Opere
Polemizzò con L. Domenichi e soprattutto con l ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega [...] aiuto dei Genovesi. Cessato il pericolo serbo per l'improvvisa morte dello zar Stefano Dušan (1355), si presentò quello degli la crociata. Ma al ritorno fu trattenuto in ostaggio a Venezia dai creditori. Costretto a sottomettersi, per il mancato aiuto ...
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Scultore e architetto (Padova 1434 circa - ivi 1497 circa), allievo di Donatello, che accompagnò a Firenze circa il 1455, forse collaborandovi ai pergami di S. Lorenzo. La sua prima opera datata (1461) [...] compiute 1472) e al monumento Zocchi in S. Giustina. Fu poi a Venezia (lunetta della Scuola di S. Giovanni Ev., ora nei Musei di a P. Roccabonella in S. Francesco, compiuto, dopo la sua morte, da A. Briosco (1498): in esso, lo splendido rilievo in ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...