Kiarostami, Abbas
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico iraniano, nato a Teherān il 22 giugno 1940. Grafico, fotografo, pittore, si è laureato in Belle arti all'università di Teherān e ha iniziato [...] ) ha ottenuto il Gran Premio della giuria al Festival di Venezia.
L'attenzione al mondo dei bambini si ritrova in Zang- confronto, sullo sfondo di un paesaggio riarso, fra pulsioni di morte e di vita.
K. si colloca fra i maggiori registi degli ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Dopo essere stato, dall'inizio degli anni Sessanta, critico cinematografico per Positif e per i [...] ha esplorato la propria vena 'intimista' come in La mort en direct (1980; La morte in diretta), Une semaine de vacances (1980; Una Paris 1984.
Bertrand Tavernier, a cura di P. Mereghetti, Venezia 1986.
S. Arecco, Bertrand Tavernier, Firenze 1992; J.-L ...
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KLUGE, Alexander
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema tedesco, nato a Halbertstadt il 14 febbraio 1932. Autore di numerose pubblicazioni storiche e politiche, di saggi scientifici e di romanzi, esordisce [...] ) che, insignito con numerosi premi alla Mostra di Venezia, impone K. all'attenzione della critica internazionale per un grave pericolo è alle porte le vie di mezzo portano alla morte), 1974; Der Starke Ferdinand (Ferdinando il duro), 1975-1976; ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] grande cinepoema sulla natura (splendido l'episodio iniziale della morte del contadino Semion in mezzo alle mele). Allo stesso , a cura di A. Aprà, Venezia 1987.
J. Aumont, L'œil interminable, Paris 1989 (trad. it. Venezia 1991).
N. Burch, La lucarne ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] di don Gaffuri si interrompe improvvisamente con la sua morte per un incidente stradale nel 1958; l’eredità viene Storia del cinema italiano, a cura di G. De Vincenti, 10, 1960/1964, Venezia-Roma 2001, pp. 551-567.
88 D. Forgacs, S. Gundle, Cultura di ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Novecento, vengono affrontati e superati dalla fotografia due tabù: la morte e il sesso. Nel primo caso non ci riferiamo solamente , Paris, Union generale d'editions, 1977 (trad. it., Venezia, Marsilio, 1980).
J. Mukarovsky, Studie z estetiky, Praha, ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] di venti minuti dopo la presentazione alla Mostra del cinema di Venezia, e, per motivi ancora non chiariti, sostituì l'ultima sequenza che si mostra un film, se ne accelera la morte. Ogni proiezione incide il suo corpo modificandolo. Lo spettacolo ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] cogliendone le azioni, i gesti familiari, le parole sulle labbra, allora la morte cesserà d'essere assoluta" (cit. in G.M. Lo Duca, M di M. Casciato, M.G. Ianniello, M. Vitale, Venezia 1986 (in partic. R. Cialdea, Riflessioni sul museo kircheriano, ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] una seconda nascita del cinema oppure la morte definitiva della settima arte, anche i meno Paris 1970.
F. Truffaut, Les films de ma vie, Paris 1975 (trad. it. Venezia 1978).
A. Walker, The shattered silents, Londra 1978.
M. Chion, La voix au cinéma ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] cui ricorrere per rappresentare una certa realtà profilmica. La morte dell'eroe, per es., potrà essere mostrata con un cinéma", 1984-85, 10.
S.M. Ejzenštejn, Teoria generale del montaggio, Venezia 1985, 1992³.
J. Aumont, L'image, Paris 1990.
J. Aumont ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...