Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] firme brillanti. Dopo il 25 luglio 1943 si trasferì a Venezia sotto l'egida della Repubblica Sociale, chiuse nell'aprile 1945 . Gromo a "La Stampa" fino al 1976 quando, dopo la sua morte, s'insediò il veronese Stefano Reggiani. A Roma su "Il Tempo" ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] cavallo, della loro precoce cognizione del dolore e della morte in un carcere minorile, che attesta la straordinaria , 59.
Il neorealismo cinematografico italiano, a cura di L. Miccichè, Venezia 1975.
U. Barbaro, Neorealismo e realismo, a cura di G.P ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] medium popolare, si parla sempre più insistentemente di 'morte del cinema'. La figura del r. assume altri ).
J. Renoir, Ma vie et mes films, Paris 1974 (trad. it. Venezia 1992).
E. Sherman, Directing the film: film directors on their art, Boston 1976 ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] albergo Bonvecchiati, nei pressi di piazza San Marco a Venezia. In attesa di utilizzare alcuni padiglioni nei Giardini della MAS, o a celebrare al Vittoriale il settimo anniversario della morte di D'Annunzio.
Il clou dell'epifania mussoliniana, in ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] chi fosse il ladro, chi l'assassino, chi fosse morto e così via. Lo spostamento da un punto di imaginaire: psychanalyse et cinéma, Paris 1977 (trad. it. Cinema e psicanalisi, Venezia 1980).
J. Aumont, Le point de vue, in "Communications", 1983, 38 ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] gli ultimi kolossal hollywoodiani ma anche alcune delle migliori opere di registi italiani, come Visconti (da Le notti bianche, 1957, a Morte a Venezia, 1971) o Fellini, che ne fece il luogo elettivo per i suoi set (da La dolce vita, 1960, a Roma ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] attore vinto da Toshiro Mifune alla Mostra di Venezia. Scritto il copione con Tessari e la collaborazione flash-forward). Come a dire che, invece di concludersi con la morte del personaggio-guida, il film si contamina con gli effetti della droga ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] della t. cinematografica di opere letterarie e di considerare comunque l'adattamento come una "nuova opera". Riferendosi a Morte a Venezia (1971) di Luchino Visconti, Eco mette in evidenza come, rispettando la fabula, i personaggi e luoghi dell ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] (1954, in collaborazione con M. Escoffier), di Il Gattopardo (1963), Lo straniero (1967), La caduta degli dei (1969), Morte a Venezia (1971), Ludwig (1973), Gruppo di famiglia in un interno (1974), L'innocente (1976), riu-scendo a far trasparire ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] di Stanley Kubrick, Night of the hunter (1955; La morte corre sul fiume) di Charles Laughton, Ascenseur pour l'échafaud passim.
C. Clarens, Giungle americane: il cinema del crimine, Venezia 1981.
F. Guérif, Le cinéma policier francais, Paris 1981.
I ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...