Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] di vinto simbolicamente posto ai confini del deserto e in attesa della morte; in Dead end (1937; Strada sbarrata) di William Wyler o 1980 (trad. it. Giungle americane: il cinema del crimine, Venezia 1981).
Gangsters, ed. P. Hardy, London 1998.
R. ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] il precoce debutto, gli amori infelici e la morte prematura di W.A. Mozart, in una monografico dedicato a Scipione l'Africano). Vedi anche: E.F. Palmieri, Vecchio cinema italiano, Venezia 1940, pp. 116, 123 s., 172-177, 213 s.; L. Freddi, Il ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] Per immaginare narcisisticamente e autolesionisticamente la propria morte, C. non poteva accontentarsi di venire Robinson, Chaplin, his life and art, New York 1985 (trad. it. Venezia 1987).
H.M. Geduld, Chapliniana: a commentary on Chaplin's 81 movies ...
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MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] puntata, "un po' pazza, basata tutta sul flashback, facendo rivivere i morti e ritornare in scena quelli che se ne erano già andati" (cfr. di cinema), a cura di L. de Giusti, VIII, 1949-1953, Venezia 2003, pp. 210, 243, 251, 469, 480; A. Grasso, ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] CSC si rifiutò di trasferire la propria attività a Venezia, dove la Repubblica sociale intendeva rifondare il cinema pubblico soprattutto da Giuseppe Sala, succeduto a Pasinetti dopo la sua morte, e a cui Chiarini, su ordine di De Pirro, lasciò ...
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Testimonianze - Francois Truffaut
Giorgio van Straten
François Truffaut
Un bambino corre. La cinepresa allarga il campo e si vede che sta correndo lungo l'argine di un canale. Il cielo è grigio, incombente [...] chiusura della sigla per la Mostra del cinema di Venezia).
"Bisognava evidentemente impedire a Jean-Pierre Léaud di . Quanti alter ego sono stati abbandonati a quel punto, morti o semplicemente sconfitti, mentre i loro autori continuavano a vivere ...
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PANELLI, Paolo
Guido Di Palma
PANELLI, Paolo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1925 da Francesco e da Odetta Pollini.
Frequentò l’istituto magistrale Oriani a Roma e, a causa delle vicende belliche, conseguì [...] della gioventù di Praga e al VII Festival di Venezia ne La fiera delle maschere allestito con gli allievi infatti costretta a lasciare lo spettacolo per una malattia che la portò alla morte il 17 marzo 1980. Per l’attore fu un colpo durissimo e il ...
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Junger Deutscher Film
Giovanni Spagnoletti
Movimento cinematografico tedesco, nato negli anni Sessanta del Novecento nella Bundesrepublik Deutschland sulla scia della Nouvelle vague francese, con l'intento [...] giuria alla Mostra del cinema di Venezia) di Kluge, Mahlzeiten (1967, altro Leone d'argento a Venezia) di Reitz, Der Brief di als der Tod (1969; L'amore è più freddo della morte). A Fassbinder presto seguirono Syberberg e Wenders, preceduti da Herzog ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] L. si recò nel 1923 per rimanervi fino alla morte, con occasionali viaggi negli anni Trenta a Parigi, a 660-64.
F. Truffaut, Les films de ma vie, Paris 1975 (trad. it. Venezia 1978, pp. 65-69).
G. Fink, Ernst Lubitsch, Firenze 1977 (nuova ed. Milano ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] ; né tra film il cui intreccio si conclude con la morte di qualcuno dei personaggi e altri che si risolvono senza lutti che con il premio alla Mostra del cinema di Venezia rappresentò la scoperta in Occidente delle cinematografie asiatiche); si ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...