DA ZARA, Giuseppe
Luciano Segreto
Nacque a Padova il 3 febbr. 1855 da Mosè e Carolina Trieste. Apparteneva ad una di quelle ricche famiglie ebraiche che si erano stabilite nel Veneto ed avevano raggiunto [...] (e sarebbe restato anche per il D., la proprietà terriera, ciò non significa che esso fosse anche l'unico. Il padre, Mosè, ritenuto uno dei più ricchi redditieri veneti all'inizio degli anni '70, si distinse come uno dei più attivi uomini d'affari ...
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GENNARI, Egidio
Giuseppe Sircana
Nacque ad Albano Laziale il 20 apr. 1876 da Mosè e da Candida Carnevali in una famiglia di contadini. A Roma, dove seguì gli studi fino al conseguimento della laurea [...] in matematica, il G. iniziò a interessarsi di politica. Nel 1896 prese parte allo sciopero studentesco di protesta contro la soppressione del corso universitario di Antonio Labriola e l'anno successivo ...
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LEVI DELLA VIDA, Ettore
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Venezia il 5 apr. 1852 da Mosè Levi e da Adele Della Vida (nel 1889 il L. avrebbe aggiunto al proprio cognome quello materno). Il padre, industriale [...] tessile dalle declinanti fortune, proveniva dal Piemonte, ma chi influì sulla sua formazione fu la madre, che aveva partecipato alla difesa di Venezia nel 1849 e si era poi impegnata nella fondazione di ...
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PINCHERLE, Salvatore
Enrico Rogora
PINCHERLE, Salvatore. – Nacque a Trieste l’11 marzo 1853 da Mosè ed Evelina Dörfles.
Di famiglia ebraica frequentò le scuole medie e il liceo Imperiale a Marsiglia, [...] dove il padre, fervido patriota, si era trasferito, in contrasto con l’autorità austriaca. Verso il termine degli studi liceali acquisì consapevolezza della propria vocazione per gli studi matematici. ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] condivise l'ideale repubblicano, ammirò e ritenne le austere doti di carattere e fece propria la visuale evolutiva dalla natura alla storia poiché questo è il tratto differenziale dell'evoluzionismo di ...
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CODOGNATO, Plinio
Eleonora Bairati
Nacque a Verona il 13 apr. 1878 da Pietro Andrea e da Teresa Luigia Sega. La sua formazione si svolse nella città natale, ove ebbe modo di frequentare la locale Accademia [...] e di conoscere Mosè Bianchi, che nel 1899 ne era divenuto direttore. Gli interessi del C. scartarono però ben presto il campo della pittura, che pure continuò a praticare saltuariamente, per orientarsi verso quelli dell'illustrazione e della grafica ...
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BELLONI, Giorgio
Claudia Refice Taschetta
Figlio dì Giuseppe, nacque a Codogno il 13 dic. 1861. Dopo avere studiato a Verona, si stabilì a Milano nel 1890; all'Accademia di Brera fu allievo di G. Bertini, [...] in un momento in cui Mosè Bianchi e F. Carcano maggiormente impegnavano l'attenzione dei giovani artisti, e maturò nel clima della pittura lombarda, affermandosi ben presto nella rappresentazione del paesaggio. Con fl dipinto Il coro di S. Vittore ...
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FERRARI, Arturo
Susanna Zatti
Nacque a Milano il 26 genn. 1861 da Cesare e da Filomena Maestri. Fu avviato alla pittura dal padre, che aveva preso parte, in qualità di decoratore, all'impresa ornamentale [...] della galleria Vittorio Emanuele di Milano, collaborando con il pittore Mosè Bianchi da Lodi (omonimo del più noto monzese), nello studio del quale il giovane F. mosse i primi passi.
Dal 1877 al 1884 frequentò i corsi di pittura all'Accademia di ...
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BORSA, Emilio
Wanda Serra Savini Ricci
Figlio di Paolo, professore di disegno, nacque a Monza il 6 maggio 1857. Dopo aver avuto dal padre i primi insegnamenti, frequentò a Milano i corsi di F. Hayez [...] all'Accademia di Brera; grande parte nella sua formazione artistica ebbe suo zio Mosè Bianchi di Giosuè, sulle cui tracce egli ricollegò il suo stile alla tradizione di obiettività e di eclettismo, propria della moderna scuola lombarda.
Ad eccezione ...
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DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] rabbino Meyr (o Mayr), si sa soltanto che con il fratello Mosè si dedicò a vari mestieri e, in particolare, al prestito del denaro rifiutando così il metodo tradizionale rappresentato da David e Mosè Kimchi. L'opera tuttavia non ebbe fortuna nell' ...
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Mose
s. m. inv. Acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, ideato tra il 1988 e il 1992 per difendere la città di Venezia dall’acqua alta attraverso un complesso sistema di dighe mobili, in corso di realizzazione dal 2003. ◆ La vicenda...
NoMose
(No Mose, no Mose), agg. inv. Contrario alla realizzazione del Mose a Venezia. ◆ L’anima popolare. Che oggi cala in città, si mischia ai sindacati di base, ai centri sociali in arrivo da tutta Italia, alla gente di pianura, e sfila...