TEODORICO (Theodoricus)
R. Calza
Re dei Goti detto il Grande; nato intorno al 455 in Pannonia. Passò l'infanzia come ostaggio alla corte di Costantinopoli. Dal 481 re dei Goti, e dopo varie conquiste [...] Vesc., Hist. Goth., 39) forse dopo la sua permanenza nell' Urbe nel 500. Più numerose ancora dovevano essere le effigi in mosaico, tra le quali, una nel mercato di Napoli andò distrutta già all'epoca dei suoi successori (Procop., Bell. Goth., i, 24 ...
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PHRONESIS (Φρόνεσις)
Red.
Personificazione dell'Intelligenza; rappresentata come figura femminile e identificata dall'iscrizione, appare, insieme a Megalopsychia, accanto al ritratto di Anicia Giuliana, [...] (v. anche vol. i, p. 394 e fig. 538; vol. iii, p. 127). Una seconda rappresentazione è stata identificata in un mosaico delle terme di Khamissa.
Bibl.: P. Buberl, Die Miniaturen des Wiener Dioskuridescodex, in Jahrbuch, LI, 1936, p. 125, fig. 13; D ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] e come tali sono intesi per la collocazione di un complesso di motivi geometrici entro un rettangolo inserito in un ampio campo bianco, due mosaici rinvenuti a Brescello e altri ad Ancona, a Bologna, ad Altino, tutti databili al I e IIl sec. d. C. I ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] di A. Barovier. Altre invenzioni della fine del 15° sec. furono i lattimi, o bianchi opalescenti, i v. a mosaico, fabbricati con frammenti di canne colorate e di ispirazione anticheggiante, i calcedoni, a imitazione di pietre dure. Agli inizi del 16 ...
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GEON (Ghiḥün, Γήων, Geon)
Red.
Uno dei quattro fiumi del Paradiso Terrestre.
Secondo la Bibbia (Gen., ii, 10-14) è il secondo dei fiumi che nascono da quello che esce da Eden ad irrigare il giardino, [...] di Die esce da una protome barbata come gli altri quattro fiumi. Come personificazione è raffigurato invece nel settimo riquadro del mosaico pavimentale della basilica cristiana di Qaṣr el-Lebia (v. vol. v, p. 584) in Cirenaica del 539 circa. È una ...
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KASTALIA (Κασταλία)
E. Joly
Fanciulla di Delfi che per sfuggire ad Apollo si uccise, precipitandosi nella fonte sacra che sgorga ad E del santuario di Delfi in una gola delle Fedriadi. Secondo Pausania [...] di Portus Magnus, al museo di Orano, con l'arrivo di Latona a Delfi. K. è ancora raffigurata su un mosaico da Qasr el-Lebia (v.).
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 996, s. v.; Kroll, in Pauly-Wissowa, X, 2, 1919, c. 2338, s. v., n ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] ss. Le più antiche "nature morte", del tutto inanimate, che ci rimangono si trovano sui vasi di Hadra del III sec. e su mosaici di Delo del Il). Si parla anche di accordi e relazioni attive fra i colori, ma sempre sorretti dal disegno di contorno. Il ...
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STOLAC (Stolaz)
G. Novak
Non sappiamo come si chiamava all'epoca romana il grande abitato le cui rovine si estendono per 1 km in lunghezza e 0,5 km in larghezza sotto il vecchio castello turco di Stolac [...] si trovava un abitato greco forte e ben avviato. Sono stati scoperti i resti di tre terme, di alcune case con dei mosaici perfetti nella loro lavorazione e di grande valore artistico. In questi edifici ed in alcune tombe sono stati rinvenuti resti di ...
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QAṢR el-LEBIA
G. Ambrosetti
Attuale località del Gebel, 3 km a N della strada Bengasi-Cirene, 30 km ad E di Barce. Più che da un ipotetico non attestato Castrum Libyae, il nome è una mutazione da Olbia, [...] V sec. nelle lettere di Sinesio.
Vi era già conosciuta una basilica cristiana; una seconda ha reso una serie di tre mosaici policromi figurati. La basilica, divisa in tre navate da archi su pilastri in muratura, è orientata ad O, come frequente in ...
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FALERA
M. T. Amorelli
In latino questo nome è usato solamente al plurale (phalerae). Le f. sono dischi metallici spesso lavorati a rilievo, con funzione ornamentale. Gli antichi le usavano molto, sia [...] , sia per ornare le bardature dei cavalli. In Grecia (ϕάλαρα) si riconoscono su rilievi pergameni, su vasi dipinti, nel mosaico pompeiano di Alessandro, e sono ricordate nelle fonti (Herod., i, 215; Eurip., Suppl., 586; Xen., Hell., iv, 1, 39 ...
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mosaico1
moṡàico1 agg. [dal lat. tardo Mosaicus, variante di Moysaicus] (pl. m. -ci). – Di Mosè, relativo a Mosè, personaggio biblico, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto: legge m., v. legge, n. 1; patto...
mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. -ci). – 1. a. Tecnica decorativa con...