Scrittore russo (Mosca 1867 - ivi 1957). Fu l'animatore del circolo letterario di tendenza progressista Sreda ("Mercoledì"), sorto nel 1899, al quale aderirono autori come L. N. Andreev, I. A. Bunin, A. [...] S. Serafimovič, Skitalec, Veresaev. I suoi racconti passarono dal tono umanitario di tipo populista (Na trojkach "Sulle troiche", 1895; Za Ural "Al di là degli Urali", 1897; ecc.) agli accenti rivoluzionarî ...
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Poeta russo (Zitomir 1898 - Mosca 1973). Ha fatto parte delle principali associazioni letterarie del suo tempo, da "Kuznica" (La fucina) al gruppo di "Oktjabr´" (Ottobre) e al MAPP (Associazione moscovita [...] degli scrittori proletarî). La sua poesia, che ricorda quella di Majakovskij, è strettamente legata alla rivoluzione bolscevica (poema Komsomolija, 1924; liriche Kak pachnet žizn' "Come odora la vita", ...
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Scrittore russo (n. Mosca 1962), tra i più noti e amati della Russia post-sovietica; schivo e appartato, cultore delle filosofie orientali e della meditazione zen, ha interrotto gli studi di ingegneria [...] aeronautica per consacrarsi alla scrittura. Nel 1993, con una raccolta di racconti giovanili, ha vinto il più importante premio letterario russo; nel contempo aveva esordito anche come romanziere con Omon ...
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Scrittore russo (Pietrogrado 1915 - Mosca 1979). Esordì con alcuni poemi storici (Nastojaščie ljudi "Uomini veri", 1938; Suvorov, 1939); iniziò poi l'attività di drammaturgo, a cui deve soprattutto la [...] sua fama, con Obyknovennaja istorija ("Una storia comune", 1940), seguita da Daleko na Vostoke ("Lontano in Oriente", 1941), su episodî di guerra ai confini della Mongolia (1939), e da Paren´ iz našego ...
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Scrittore russo (Kazan´ 1932 - Mosca 2009), figlio della scrittrice Evgenija Ginzburg. Esordì (1960) con il romanzo breve Kollegi ("I colleghi") sui medici della nuova generazione; gli fece seguito nel [...] 1961 Zvezdnyj bilet (trad. it. Il biglietto stellato, 1961), romanzo sulla gioventù contemporanea alla ricerca di una propria concezione del mondo. Umoristici e grotteschi i due romanzi brevi Na polputi ...
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Scrittore russo (Saratov 1892 - Mosca 1977). Esordì nel 1913. Nel 1921 aderì al gruppo dei Fratelli di Serapione. Si affermò nel 1924 con il romanzo Goroda i gody ("Le città e gli anni"). Nei racconti [...] della raccolta Pustyr´ ("Terreno abbandonato", 1923) e nelle novelle Tišina ("Quiete", 1923), Transvaal´ (1925-26), Mužiki ("Contadini", 1926), F. ritrasse una galleria di figure bislacche delle città ...
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Scrittore russo (Voronež 1887 - Mosca 1964); ammiratore e seguace di M. Gor´kij, si può considerare uno dei principali creatori della letteratura sovietica per bambini. I suoi brevi racconti in versi (Požar [...] "L'incendio", 1923; Skazka o glupom myšonke "La fiaba del topolino sciocco", 1923; Lesnaja kniga "Il libro del bosco", 1950; ecc.) e le sue favole drammatiche (Skazka pro kozla "La fiaba della capra", ...
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Scrittore russo (Mosca 1933 - Davis, California, 2008). Iniziò a pubblicare le sue opere nel periodo stalinista, venendo più volte colpito dalla censura; radiato dall'Unione degli scrittori sovietici, [...] continuò però a far circolare clandestinamente i suoi scritti, finché nel 1987 fu costretto a lasciare l’URSS e si trasferì negli Stati Uniti, dove insegnò letteratura russa all'univ. di Davis. Scrisse ...
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Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] acuto, cercò di conciliare, in un umanesimo cristiano, ricco di ampie vedute originali, l'Oriente slavo-bizantino con l'Occidente germanico-latino (Kriziz gumanizma "Crisi dell'umanesimo", 1918; Perepiska ...
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Scrittore russo (Vologda 1907 - Mosca 1982). Condannato nel 1929 a tre anni di prigione per motivi politici, fu nuovamente arrestato nel 1937 e deportato nei lager staliniani. Liberato nel 1954, si mise [...] in luce come poeta (i suoi versi comparvero dal 1957 in varie riviste e nel 1967 nella raccolta Doroga i sud´ba "La strada e il destino"), ma la sua vera statura di scrittore si rivelò quando cominciarono ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per la stabilizzazione del volo (bilancieri);...
moscato1
moscato1 agg. [der. di mosca]. – 1. Del mantello del cavallo, cosparso di macchiette di peli neri. 2. Con sign. più generico, non com., di stoffa o d’altra superficie in cui lo sfondo a tinta unita sia punteggiato di macchioline scure.