Poeta russo (n. Mosca 1923). Ha combattuto nella seconda guerra mondiale, cui ha dedicato le sue prime raccolte di poesie: Doroga daleka ("La lunga strada", 1947), Vozvraščenie ("Ritorno", 1955). Nelle [...] e compatto. Traduttore di valore, soprattutto di poeti georgiani, dal 1967 professore all'Istituto di letteratura Gor´kij a Mosca. Tra le sue opere si ricordano: Izbrannye proizvedenija v dvuch tomach ("Opere scelte in 2 volumi", 1981); Proza v ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] . In seguito a questo progetto intraprese un viaggio in Turchia, dove tentò di convertire Maometto IV. Nel 1688 decise di raggiungere Mosca. Qui si avvicinò ai seguaci di J. Böhme ed entrò ben presto in conflitto con i luterani tedeschi che lo fecero ...
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Scrittore russo (Mosca 1877 - Parigi 1957). Tra le figure più caratteristiche della letteratura russa della prima metà del sec. 20°, seppe fondere nella sua opera la tradizione realistica con le correnti [...] decadenti, ispirandosi alla poesia popolare di cui ebbe una profonda conoscenza.
Vita
Formatosi presso l'univ. di Mosca dove studiò fisica, matematica e diritto, ventenne, venne arrestato durante una manifestazione studentesca, e mandato al confino ...
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Scrittore russo (Mosca 1814 - Pjatigorsk 1841). Individualista e anticonformista, ebbe un atteggiamento critico verso la società del tempo. Dopo gli esordi lirici caratterizzati da toni enfatici e patetici, nelle [...] fu affidato nell'infanzia alle cure della ricca nonna materna; entrò (1828) in un collegio per giovani nobili a Mosca, dove (1830-32) frequentò l'università per passare poi (1832-34) alla scuola militare di Pietroburgo, dove rimase successivamente ...
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Scrittore russo (Mosca 1890 - Peredelkino, Mosca, 1960). Vicino ai futuristi, esordì con le poesie Bliznec v tučach ("Il gemello nelle nuvole", 1914), imponendosi presto come il più interessante lirico [...] russo della sua generazione. In un linguaggio dominato dal sentimento, modulò ora temi intimi vivificati da accostamenti imprevisti, ora temi patetici riportati a dimensioni quotidiane. Il suo primo racconto ...
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Scrittore russo (Vladimir 1845 - Mosca 1911); appartenne al gruppo populista. Nei suoi racconti (Ustoi "Pilastri"), idealizzò la funzione e i costumi dei contadini. ...
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Poeta (Bogorodsk 1760 - Mosca 1837). Scrisse poesie d'occasione, con intendimenti patriottici ed educativi; ebbe discreto talento per il genere favolistico; aderì alla riforma linguistica di N. M. Karamzin. ...
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Scrittore russo (Perejaslavl´ 1733 - Mosca 1807); compose, in stile classicheggiante, odi e drammi; nel poema Rossijada ("La Rossiade", 1779) celebrò, imitando Virgilio, Tasso, Voltaire, la presa di Kazan´ [...] da parte di Ivan il Terribile ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1884 - Mosca 1967), uno dei fondatori dell'acmeismo: diede il meglio di sé, imitando il ritmo e lo spirito dei canti popolari, nella sua prima raccolta Jar (1907). ...
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Scrittore russo (Dalmatov 1778 - Mosca 1830). Poeta classicheggiante e traduttore dal latino, si distinse soprattutto come critico letterario e per alcune liriche che preannunciano la poesia di A. V. Kol´cov. ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per la stabilizzazione del volo (bilancieri);...
moscato1
moscato1 agg. [der. di mosca]. – 1. Del mantello del cavallo, cosparso di macchiette di peli neri. 2. Con sign. più generico, non com., di stoffa o d’altra superficie in cui lo sfondo a tinta unita sia punteggiato di macchioline scure.