Scrittore inglese (Londra 1908 - Canterbury 1964); figlio di un deputato conservatore, fu dal 1929 al 1933 corrispondente per l'agenzia Reuters da Mosca; nel 1933 entrò nel mondo dell'alta finanza, che [...] abbandonò nel 1939 per divenire agente del servizio segreto britannico; nel 1945 tornò al giornalismo. Deve la sua fortuna alla creazione di un nuovo genere di romanzo poliziesco incentrato sulla figura ...
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Poetessa lettone (Riga 1931 - ivi 2005). Dopo aver frequentato il politecnico della sua città natale, ha studiato letteratura e giornalismo all'Università di Mosca. Divenuta membro nel 1958 dell'Associazione [...] degli scrittori lettoni, ha ricevuto dagli anni Ottanta i massimi riconoscimenti di critica e di pubblico. Se le sue prime opere sono legate al realismo socialista (Visu ziemu šogad pavasaris "Tutto l'inverno ...
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Scrittore croato (Obrh, Croazia, 1618 - Vienna 1683). Compiuti gli studî a Zagabria, Graz, Bologna e Roma, dove frequentò il Collegium Graecum, si recò a Mosca (1659), donde però fu esiliato in Siberia [...] (Tobol´sk, 1661-76). Trasferendo nel campo linguistico e politico il suo impegno per l'unione delle Chiese cattolica e ortodossa nel clima della Controriforma, compilò, fra l'altro, le opere Gramatično ...
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Diplomatico e scrittore lettone, nato a Riga il 2 febbraio 1887, morto a Washington il 26 luglio 1948. Conseguì la laurea a Mosca (1910) e più tardi a Strasburgo e Vilna. Fin dal 1918, collaborando alla [...] , in inglese Latvia in the making e in francese La Lettonie d'aujourd'hui, tutti del 1925. Fu poi ministro a Mosca (1932) e (1935) a Washington, dove rimase fino alla sua morte. La missione diplomatica gli divenne un compito delicato ed arduo ...
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Pittore, litografo e poligrafo (Pistoia 1780 - Cortona 1864), allievo di P. Benvenuti e amico di A. Canova, lavorò in Polonia (1818) e a Pietroburgo e Mosca (1820). Più che per le sue accademiche pitture [...] (Pistoia, chiesa dell'Umiltà; Firenze, palazzo Pitti, Ss. Annunziata, ecc.) è noto come corrispondente di P. Giordani e di V. Gioberti e per le sue bizzarre Memorie inutili (1860) ...
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Poeta, romanziere e giornalista inglese (Londra 1874 - Beauly, Scozia, 1945). Corrispondente per il Morning Post durante la guerra russo-giapponese (1904-05), visse per lo più a Mosca fino al 1912. Oltre [...] a volumi sulla Russia, scrisse romanzi (Cat's Cradle, 1925; Daphne Adeane, 1926, che ebbe meritata fama; Tinker's leave, 1927, ecc.), parodie e imitazioni (Hildesheim, quatre pastiches, 1899; Translations ...
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Politico e scrittore austriaco (Chomutov, Boemia, 1899 - Deutschfeistritz, Stiria, 1972), militò dal 1920 nella socialdemocrazia per approdare (1934) al Kommunistische Partei Österreichs. Nel 1934-45 lavorò [...] a Mosca presso il Komintern. Deputato (1945-59) e membro del comitato centrale (1946-69), fu espulso dal partito per le critiche all'invasione sovietica della Ceco slovacchia. Opere: Zeitgeist und Literatur (1964), Kunst und Koexistenz (1966), ...
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IL′F, Il′ja Arnol′dovič
Anjuta MAVER
Pseudonimo dello scrittore satirico russo I. A. Fajnzil′berg, nato a Odessa nel 1897 e morto tisico a Mosca nel 1937. Ha scritto solo in collaborazione con Evgenij [...] Petrovič Petrov (pseudonimo di E. P. Kataev, fratello di Valentin P. Kataev; v. petrov, in questa App.). Le loro opere principali, conosciute in Italia dopo la seconda guerra mondiale, sono i romanzi Dvenadcat ...
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Poeta russo (n. nel distretto di Rjazan´ 1895 - m. Leningrado 1925). Fece parte dapprima a Pietroburgo del gruppo dei poeti contadini e poi dell'immaginismo, una scuola poetica nata a Mosca dopo la Rivoluzione. [...] di cui è un riflesso nel poema Ispoved´ chuligana ("Confessione d'un teppista", 1921) e nel ciclo Moskva kabackaja ("Mosca delle bettole", 1924) che contiene versi allucinati. Invano egli tentò di accostarsi a temi di argomento sovietico; l'alcolismo ...
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Sokolov, Sasha
Donatella Possamai
Sokolov, Sas̆a (propr. Aleksandr Vsevolodovič)
Scrittore russo naturalizzato canadese, nato a Ottawa (Canada) il 6 novembre 1943. Nel 1946 fece ritorno con la famiglia [...] con una forma del passato del verbo potere. Un anno più tardi si iscrisse alla facoltà di Giornalismo dell'Università statale di Mosca, dove si laureò nel 1971. In quegli anni S. collaborò con alcuni giornali e riviste sovietiche scrivendo articoli e ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per la stabilizzazione del volo (bilancieri);...
moscato1
moscato1 agg. [der. di mosca]. – 1. Del mantello del cavallo, cosparso di macchiette di peli neri. 2. Con sign. più generico, non com., di stoffa o d’altra superficie in cui lo sfondo a tinta unita sia punteggiato di macchioline scure.