TRIPOLI (XXXIV, p. 365)
Ettore Rossi
Il 30 giugno 1939 la città di Tripoli contava 111.104 ab., dei quali 45.346 metropolitani e 65.758 libici. Al 31 dicembre dello stesso anno la popolazione era di [...] danni rilevanti agli edifici e anche ai monumenti artistici. Nel gennaio del 1942 restò gravemente danneggiata in un bombardamento la moschea di Aḥmed Caramanli (sec. XVIII d. Cr.). La città fu occupata dall'VII armata britannica il 22 gennaio 1943 ...
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TRIPOLI
H. Salam-Liebich
(gr. ΤϱίπολιϚ; arabo Ṭarābulus al-Shām)
Città del Libano settentrionale, il cui nome greco deriva dalle vicende della sua fondazione, avvenuta, probabilmente, nel sec. 8°-7° [...] 1963; ᾽U.᾽Abd al-Salām Tadmuri, Tā᾽rikh wa athār Masājid wa madāris Tarāblus fī ῾Asr al-Mamālik [Storia e monumenti, moschee e madrase di T. mamelucca], Tripoli 1974; H. Salam-Liebich, The Architecture of the Mamluk City of Tripoli, Cambridge (MA ...
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SUSA (lat. Hadrumetum; Iustinianopolis nei docc. medievali; arabo Sūsa)
F. Cresti
Città della Tunisia centro-orientale, posta sulla sponda meridionale del golfo di Hammamet, a km 140 ca. a S di Tunisi.
Già [...] un'iscrizione in caratteri cufici ricorda Aghlab b. Ibrāhīm, che fu al potere dal 223 al 226 a.E./838-841) e la Grande moschea, costruita dall'emiro Abū᾽ l-῾Abbās nel 236 a.E./850-851. I due edifici sono diversi per forma e dimensioni: il primo è ...
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´n Nome di varî personaggi della storia ottomana. Più noto l'architetto turco S. (Cesarea di Cappadocia 1489 - Costantinopoli 1578 o 1588), che svolse, per Solimano il Magnifico, una vastissima attività, [...] a grandiose soluzioni del problema della cupola. Il suo stile ebbe una vastissima diffusione. Le sue opere principali sono la moschea Shāhzāde (1544-48) e la Suleimaniye (1550-57) a İstanbul, e la Selimiye ad Adrianopoli (1569-74), considerata il suo ...
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Città della Spagna di NE., nell'Aragona, in provincia di Saragozza, a 522 metri sul mare, nella valle del río Jalón presso la confluenza dello Jiloca, sulla ferrovia da Madrid a Saragozza, con 12.000 ab. [...] nel 1366. Ebbe allora il titolo di città, e parte notevole nelle vicende del regno. La collegiata di Santa Maria, antica moschea araba ingrandita da Alfonso il Battagliero nel 1120, che ha una facciata "plateresca" di Juan de Talavera e del francese ...
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Alessandria
W. Godlewski
M. Bernardini
(gr. ᾽Αλεξάνδϱεια; lat. Alexandrea ad Aegyptum; arabo al-Iskandariyya)
Città dell'Egitto, situata a N-O del delta del Nilo.
EPOCA CRISTIANA
di W. Godlewski
Nonostante [...] e il 1278, sotto Baybars, crollò la cupola del faro costruita da Ibn Ṭūlūn; il sultano la sostituì con una piccola moschea. Nel 1302 un altro terremoto distrusse interamente il faro; sebbene Ibn Baṭṭūṭa ne avesse descritto le rovine nel 1326, solo in ...
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imam
(ar. «duce, guida») Nell’islam classico, il capo spirituale supremo dopo la morte di Maometto. In tal senso, i. (➔ ) in ambito sunnita ha finito per significare soprattutto la suprema autorità politica, [...] progenie, fino a un’epoca storica che differisce per le diverse sette. Nell’uso corrente, per i sunniti, i. è anche il direttore della preghiera e il capo della moschea, mentre gli sciiti riservano tale titolo solo alle più alte autorità religiose. ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.
Peter J. Mitchell
Giovanna Antongini
Tito Spini
Samou Camara
Rodolfo Fattovich
Zoe Crossland
L'archeologia dell'africa dal 1000 d.c.: problemi, metodi, [...] Musa, nel 1324-25. L'elenco delle tappe del suo percorso di andata e di ritorno dalla Mecca, scandite dalla costruzione di moschee e palazzi, consente di recuperare vie di transito e monumenti di cui oggi spesso non vi è più segno.
Nel XVII secolo ...
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Città medievale dell’Armenia (prov. turca di Kars), oggi abbandonata. Fu oggetto di scavi sistematici dal 1892 al 1917. Le rovine mostrano con chiarezza le fasi della sua crescita dal 7° al 13° secolo. [...] testimonianza: cattedrale (989-1001); chiesa palatina dei Ss. T’oros e Sarkis (9°-10° sec.); chiese di S. Gregorio di Abuamr (980), dei Ss. Apostoli (1031) e di S. Gregorio di Tigrane Honenc’ (1215); moschea di Manūcihr; palazzo di Paron (13° sec.). ...
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morésco, stile Modalità decorative e architettoniche caratteristiche della cultura araba dell'Africa del Nord e della Spagna a partire dalla seconda metà dell'11° sec., quando le tradizioni iberiche classiche [...] ), i rivestimenti di ceramica smaltata, la fantasia delle membrature architettoniche, cui fa riscontro la semplicità lineare degli impianti. Tra i maggiori esempi di architettura moresca, l'Alhambra di Granada e la Grande moschea di Siviglia. ...
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moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...
mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa – quel signore è venuto una volta con una...