Giuditta (Iudìt)
Guy Dominique Sixdenier
Nell'omonimo libro deuterocanonico dell'Antico Testamento (escluso dal canone ebraico e protestante; il testo originale ebraico è andato perduto) si racconta [...] la Giudea, manda il suo generale Oloferne ad assediare Betulia (Iudith 1-7). G., giovane vedova, fedele alla legge di Mosè, conforta e incoraggia il suo popolo oppresso e passa, da sola, all'azione uccidendo Oloferne. Gli Assiri sono sconfitti e ...
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NAZAREI
Mario Niccoli
. Con il nome di Νασαραῖοι o Ναζωραῖοι, Epifanio (Haer., 18 e 29) designa gli appartenenti a una setta giudaica precristiana, stabiliti nelle regioni di là del Giordano e che, [...] giudaiche (circoncisione, osservanza del Sabato), negavano che la legge registrata dal Pentateuco fosse quella promulgata da Mosè, non facevano sacrifici e non mangiavano animali. Lo stesso nome è adoperato da parecchi scrittori per designare ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] questo è seguito dalla designazione del veggente e presunto autore: A. di Abramo, di Baruch, di Elia e Sofonia, di Lamec, di Mosè, di Paolo, di Pietro, di Stefano, di Tommaso.
A. canonica
Il libro dell’A. è il ventisettesimo e ultimo tra gli scritti ...
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NUMENIO (Νουμήνιος, Numenius) di Apamea
Guido Calogero
Filosofo neopitagorico, vissuto nella seconda metà del sec. II d. C. È uno dei principali rappresentanti del processo di transizione che dal platonismo [...] dall'altro vede in quest'ultimo un erede della sapienza orientale e gli dà addirittura il nome di "Mosè parlante in greco" (Μωυσῆς ἀττικίζων "Mosè atticizzante"), tradendo così l'influsso su lui esercitato da Filone Ebreo.
Tra i suoi scritti, di cui ...
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Scrittore bielorusso (n. Velikij Bor, Gomel´, 1936). Autore di racconti (Daroha išla praz les "La strada passava attraverso il bosco", 1960) e romanzi (Plen "La prigione", 1962; Oksana, 1969) imperniati [...] creatività nelle novelle dedicate alla Polessia (Varejka zolata "Il vasetto d'oro", 1964; Dyjaryuš Moceja Belanoviča "Diario di Mosè Belanovič", 1976). Di qualche pregio sono le opere satiriche Chalascjak ("Lo scapolo", 1969) e Žyvoe zyccë ("La vita ...
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Pittore (Perugia forse 1454 - Siena 1513). Formatosi a Perugia nell'ambiente di B. Caporali e C. Bonfigli, tra le sue prime opere sono note le tavolette con S. Bernardino che guarisce un paralitico e la [...] i ss. Cristoforo e Girolamo (1470-80, Roma, Galleria Borghese). Successivamente a Roma collaborò col Perugino al Viaggio di Mosè e al Battesimo di Cristo (1481-83, Cappella Sistina); sempre a Roma eseguì, influenzato da Antoniazzo Romano, le Storie ...
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Medico arabo-siro (m. 857 d. C.), di origine cristiana, poi convertito all'islamismo; per primo scrisse opere di medicina in lingua araba. Noto nella letteratura italiana del primo Rinascimento col nome [...] di Mesuè il Vecchio o di Giovanni di Damasco, lasciò opere di dietetica e ginecologia, tra le quali gli Aforismi, pubblicati (Bologna 1489) nella raccolta di aforismi curata da Mosè Maimonide. ...
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Nato presso Kiev il 18 agosto 1856, morto a Tel Aviv [Abīb] (Palestina) il 2 gennaio 1927, è uno dei massimi scrittori della letteratura ebraica moderna. A Odessa cominciò la sua attività sionistica, fondando [...] l'ordine dei Benē Mōshēh (figli di Mosè). Dopo numerosi scritti e ripetuti viaggi in Palestina, sviluppò il suo sistema nell'opera fondamentale ‛Al Pārāshat Derākīm (Al bivio). È il caposcuola del "Sionismo spirituale"; per lui Sion dev'essere il ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] scarse reliquie di canti in onore di dei e di eroi; ad es. il cap. 31 del 1° libro di quest'opera di Mosè Corenese contiene un brevissimo frammento di un canto che celebra l'eroe Vahagn, nato dalla fiamma, dal capo aureolato di capelli di fiamma (cfr ...
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FIORETTI, Angelina
Luca Conti
Nacque probabilmente a Milano nel 1843. Iniziò lo studio della danza con C. de Blasis a Milano e successivamente entrò nel corpo di ballo del teatro alla Scala.
Notata [...] fu segnalata per una scrittura presso l'Opéra di Parigi, dove debuttò il 28 dic. 1863 nel divertissement del Mosè rossiniano, coreografato da L. Petipa. Continuò ad affinare la propria tecnica seguendo le lezioni di madame Dominique (Caroline Lessiat ...
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Mose
s. m. inv. Acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, ideato tra il 1988 e il 1992 per difendere la città di Venezia dall’acqua alta attraverso un complesso sistema di dighe mobili, in corso di realizzazione dal 2003. ◆ La vicenda...
NoMose
(No Mose, no Mose), agg. inv. Contrario alla realizzazione del Mose a Venezia. ◆ L’anima popolare. Che oggi cala in città, si mischia ai sindacati di base, ai centri sociali in arrivo da tutta Italia, alla gente di pianura, e sfila...