GIUDICI
Giuseppe Ricciotti
. È il titolo di un libro della Bibbia, e il nome conseguentemente dato al periodo della storia degli Ebrei a cui quel libro si riferisce: come il libro, nella serie biblica, [...] l'opera sua avevano più o meno mantenuto quella compattezza fra le varie tribù, che era un'eredità dell'epoca di Mosè, ma che alla minima occasione minacciava di rilasciarsi (v. ebrei: Storia, XIII, p. 335). Alla sua morte, nonostante il fondo comune ...
Leggi Tutto
Compositore, avvocato poeta, nato a Veroelli nel 1766. Laureatosi in legge a Pisa nel 1786, fu dal 1802 direttore di scena e poeta dell'Opéra e del teatro italiano a Parigi. Quivi morì di colera nell'aprile [...] libretti, musicati da Rossini, L'assedio di Corinto (1826), scritto in lingua francese con la collaborazione del Soumet, e Mosè (1827), in collaborazione col Jouy; tradusse anche il Maometto, pure musicato da Rossini. Il B. compose romanze e duetti ...
Leggi Tutto
Pittore (Verona 1487 circa - Venezia 1553), della casata de' Pitati; detto anche B. Veneziano. Allievo di Palma il Vecchio, ne riflette lo stile, con accento, tuttavia, abbastanza personale (Sacre conversazioni [...] a Firenze [pal. Pitti], a Milano, a Vienna). Dopo il 1540 la sua produzione si fa più debole, anche per la collaborazione degli scolari. Le opere sue più note sono il Convito di Epolone (Venezia, Accademia) e il Ritrovamento di Mosè (Milano, Brera). ...
Leggi Tutto
BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] Clm 146, entrambi del sec. 14°), sia per analogia, come nell'Annunciazione prefigurata nell'apparizione di Dio a Mosè, sia per contrapposizione, come nel caso della Pentecoste.
Bibl.:
Fonti. - Alcuino, Commentariorum in Apocalypsim libri quinque, in ...
Leggi Tutto
Gli insediamenti fenici e punici in Africa Settentrionale
Mohamed Hassine Fantar
Introduzione
Numerosi autori greci e latini hanno trattato dei Fenici e delle loro fondazioni in Africa Settentrionale. [...] sui Fenici ai tempi della conquista di una parte di Canaan da parte delle tribù di Israele sotto la guida di Mosè e di Giosuè. Espulsi, compressi tra la montagna e il mare, gruppi di Fenici decisero di partire. Attraverso l'Egitto raggiunsero ...
Leggi Tutto
GAD
Luigi Gramatica
. I. Nome d'un profeta o veggente, consigliere e ministro di David, che coadiuvò nell'ordinamento del culto divino. II. Nome del settimo figlio di Giacobbe, natogli da Zelfa, l'ancella [...] sua combattività. Di qui la denominazione del territorio assegnato a questa tribù nella ripartizione della Transgiordania fatta da Mosè. Tale territorio s'estendeva a settentrione di Esebon, da Iazer al torrente Jabboc, o a Manaim, situata alquanto ...
Leggi Tutto
Elia
Gian Roberto Sarolli
Profeta d'Israele che visse e vaticinò ai tempi di Achab e Achazia (919-896 a.C.), come leggesi in III Reg. 17 ss.
D. lo menziona due volte nella Commedia, in If XXVI 35, insieme [...] potea sì con li occhi seguire..., richiamandone l'ascensione (cfr. IV Reg. 2, 11 ss.), in Pg XXXII 79, insieme con Mosè e gli apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo: Quali a veder... / Pietro e Giovanni e lacopo condotti / ... videro scemata loro scuola ...
Leggi Tutto
Filosofo austriaco (Vienna 1878 - Gerusalemme 1965), professore nell'univ. di Francoforte sul Meno (1924-33), e dal 1938 nell'univ. ebraica di Gerusalemme; ha dato un'impronta etico-culturale al sionismo. [...] (1932, 2a ed. 1936); Die Frage an den Einzelnen (1936); Il problema dell'uomo (in ebr. 1942; ed. ted. 1948); Mosè (in ebr. 1945; ed. ted. 1950); Dialogisches Leben (1947); Gottesfinsternis (1953). Gli scritti sono stati raccolti in Werke (4 voll ...
Leggi Tutto
Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di Giulio Romano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] a Verona, due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un Ecce Homo (1562) e Mosè e le figlie di Ietro (1583-1584). Il figlio Orazio (n. 1559 - m. dopo il 1616), pittore e incisore, fu suo allievo e ...
Leggi Tutto
Autore drammatico nato a Recco Ligure nel 1810, morto a Genova nel 1866. Seguendo l'indirizzo del momento, si dedicò alla tragedia di tipo alfieriano, preoccupandosi assai più della "sentenza", con un [...] dell'ambiente e della verità storica dei personaggi. Tra le sue tragedie migliori sono: Sansone, Spartaco, Codro, Nerone, Mosè, ecc. Nel dramma (specialmente nella Teresa Mazzanti) accentuò la nota politica, e le allusioni all'Austria si fecero ...
Leggi Tutto
Mose
s. m. inv. Acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, ideato tra il 1988 e il 1992 per difendere la città di Venezia dall’acqua alta attraverso un complesso sistema di dighe mobili, in corso di realizzazione dal 2003. ◆ La vicenda...
NoMose
(No Mose, no Mose), agg. inv. Contrario alla realizzazione del Mose a Venezia. ◆ L’anima popolare. Che oggi cala in città, si mischia ai sindacati di base, ai centri sociali in arrivo da tutta Italia, alla gente di pianura, e sfila...