Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] (p. 217).
Altro supporto alla comprensione dei moticostituzionali del 1821 fu fornito da Cesare Balbo, che battaglia dei liberali napoletani, la seconda arma di battaglia dei politici piemontesi» (Croce 1948, p. 298).
Goti o Longobardi?
«Voi ...
Leggi Tutto
Dagli antichi Stati all’Italia unita
Marco Meriggi
Durante il biennio 1848-49 il tema della nazione si impose negli Stati della penisola italiana con una risonanza di ampiezza sin lì sostanzialmente [...] ’Italia preunitaria, articolandosi nei moti di Livorno e di Genova tal senso – ad aderire all’alleanza franco-piemontese e ad ordinare alle sue truppe di effetti italiani «sotto il governo monarchico-costituzionale di Vittorio Emanuele II e dei suoi ...
Leggi Tutto
Associazione segreta che ebbe parte nella preparazione dei motipiemontesi del 1821 e che fu annientata dopo il loro fallimento. Ebbero origine dalla concentrazione in Piemonte e in Lombardia, nel 1818, [...] delle società segrete di ispirazione liberale sotto la direzione dei ‘sublimi maestri perfetti’. Il loro programma era la lotta contro l’Austria e la realizzazione di regimi costituzionali. ...
Leggi Tutto
La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] più numerosi a cavallo degli anni Trenta. All’indomani dei moti del 1831, che avevano fatto seguito alla Rivoluzione francese dell’ i cattolico-liberali piemontesi, molti dei quali, come Cesare Balbo, già coinvolti nel moto costituzionale del 1821. ...
Leggi Tutto
La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] politica – e il declassamento terminologico da rivoluzioni costituzionali a moti del 1820-21 bene riflette l’opera di in esilio a Torino rafforzò i legami con la classe dirigente piemontese e gli altri esuli della penisola: il risultato fu la nascita ...
Leggi Tutto
Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] piemontese non era un sostenitore del Parlamento nel senso radicale del termine, ma piuttosto nel senso costituzionale moderato seguivano una politica la quale, nonché spengere i moti sovversivi, doveva anzi facilitarli e incoraggiarli per il ...
Leggi Tutto
Integrazione politica
Sergio Romano
Introduzione
Parliamo d'integrazione politica internazionale, generalmente, per descrivere il modo in cui alcuni Stati rinunciano in parte o in tutto alla loro sovranità [...] scontri con le truppe inglesi dopo i moti di Boston del dicembre 1773 a indurre le Unione e dotato di forti poteri, una Corte costituzionale e due Camere, di cui una rappresenta l nei primi anni, prevalentemente piemontesi. Terminata la guerra del ...
Leggi Tutto