FILANGIERI, Carlo
Renata De Lorenzo
Nacque il 10 maggio 1784 a Cava de' Tirreni (Salerno) da Gaetano, noto giurista illuminista, e da Caterina Frendel, nobile ungherese, chiamata a Napoli dalla regina [...] .
Dopo la sconfitta del governo costituzionale il F. fu esonerato dal al Regno d'Italia.
Allo scoppio dei moti del 1848, con la rivoluzione in Sicilia fanteria e cavalleria che dovevano unirsi ai soldati piemontesi, ma, fatto oggetto di attacchi da ...
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PEPE, Guglielmo
Silvio de Majo
PEPE, Guglielmo. – Nacque a Squillace, in Calabria, il 15 febbraio 1783, da Gregorio e Irene Assanti.
I genitori appartenevano a una famiglia di proprietari terrieri e [...] a comandante in capo dell’armata costituzionale e per un pacifico trionfale Nel febbraio 1831, allo scoppio dei moti a Modena e Bologna, progettò di contro gli austriaci a sostegno delle forze piemontesi.
Pepe incontrò difficoltà nel formare le ...
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AYALA, Mariano d'
Giovanni Di Peio
Nacque a Messina il 14 giugno 1808 da Raimondo, tenente colonnello d'artiglieria al servizio dei Borboni, e da Rosaria Ragusi. Rimasto orfano a nove anni e messo dalla [...] problema delle forze armate nei regimi costituzionali; sempre a Firenze, l'anno linea del governo (I Piemontesi in Crimea,Firenze 1858), Milano 1908, p. 61; M. Mazziotti, Costabile Carducci ed i moti del Cilento nel 1848, Roma-Milano 1909, I, pp. 18 ...
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Associazione segreta che ebbe parte nella preparazione dei motipiemontesi del 1821 e che fu annientata dopo il loro fallimento. Ebbero origine dalla concentrazione in Piemonte e in Lombardia, nel 1818, [...] delle società segrete di ispirazione liberale sotto la direzione dei ‘sublimi maestri perfetti’. Il loro programma era la lotta contro l’Austria e la realizzazione di regimi costituzionali. ...
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Patriota (Vercelli 1794 - Genova 1855); capitano d'artiglieria nell'esercito sardo, partecipò ai motipiemontesi del 1821. Condannato a morte in contumacia, riparò in Spagna, dove combatté tra le file [...] costituzionali, poi in Inghilterra. Rientrato in Piemonte fu eletto deputato (1848 e 1849-53) e inviato da Gioberti in missione diplomatica a Francoforte e a Bruxelles (1848-49). ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] più numerosi a cavallo degli anni Trenta. All’indomani dei moti del 1831, che avevano fatto seguito alla Rivoluzione francese dell’ i cattolico-liberali piemontesi, molti dei quali, come Cesare Balbo, già coinvolti nel moto costituzionale del 1821. ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] politica – e il declassamento terminologico da rivoluzioni costituzionali a moti del 1820-21 bene riflette l’opera di in esilio a Torino rafforzò i legami con la classe dirigente piemontese e gli altri esuli della penisola: il risultato fu la nascita ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] piemontese non era un sostenitore del Parlamento nel senso radicale del termine, ma piuttosto nel senso costituzionale moderato seguivano una politica la quale, nonché spengere i moti sovversivi, doveva anzi facilitarli e incoraggiarli per il ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] . Ancora più numerosa è la componente piemontese tra i 174 generali, destinata a ferma e cruenta repressione militare dei moti di Palermo nel 1866. Questi cicli incarico è quello di coprire costituzionalmente l’irresponsabilità regia nell’esercizio, ...
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Integrazione politica
Sergio Romano
Introduzione
Parliamo d'integrazione politica internazionale, generalmente, per descrivere il modo in cui alcuni Stati rinunciano in parte o in tutto alla loro sovranità [...] scontri con le truppe inglesi dopo i moti di Boston del dicembre 1773 a indurre le Unione e dotato di forti poteri, una Corte costituzionale e due Camere, di cui una rappresenta l nei primi anni, prevalentemente piemontesi. Terminata la guerra del ...
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