DEL PRATO, Pietro Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque a San Secondo Parmense il 12 dic. 1815 da Ferdinando e da Annunziata Barilli. Si avviò agli studi di medicina nella città di Parma, nel periodo in [...] dello Stato sostituirono l'università parmense, chiusa dopo i motidel 1831. Ebbe maestro, fra gli altri, G. Tommasini . si trovò così a essere, tra il 1844 e il 1848, il protagonista della riforma della scuola veterinaria parmense, della quale ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] : la Carboneria organizzò i motidel 1820-21 nei regni delle Due Sicilie e di Sardegna e del 1831 in Emilia Romagna e sovrani concedere gli statuti, ma si concluse con le rivoluzioni del1848. Carlo Alberto di Savoia dichiarò guerra all’Austria, dando ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] 1805).
I motidel 1821 trovarono la città preparata ad accogliere il fermento rivoluzionario. La reazione austriaca si abbatté spietatamente sui Milanesi che avevano diretto le congiure carbonare e dei federati. Tra il 18 e il 22 marzo 1848 si liberò ...
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Patriota (Napoli 1803 - Firenze 1867); seguì il padre Giuseppe nell'esilio in Toscana, in Francia, in Inghilterra, e tornato a Napoli (1833) si dedicò all'avvocatura. Liberale moderno, e quindi avverso [...] ai moti mazziniani, fu tuttavia arrestato (1837, 1844 e 1847), ma sempre per breve tempo. Ai primi del1848 partecipò alle agitazioni che portarono alla concessione della Costituzione, e divenne ministro dell'Istruzione. Si dimise dopo i fatti del 15 ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] amministrativa; nel 1810 vi fu creata l’università, attiva promotrice del movimento liberale di rinascita nazionale che vide B. all’avanguardia dei moti rivoluzionari del1848. Il grandioso sviluppo demografico e urbano della città nel 19° sec ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] liberale svizzero giunse al potere in numerosi cantoni dopo i moti rivoluzionari del 1830-31. Una lunga serie di frizioni tra i Con la vittoria di quest’ultima la nuova costituzione del1848, abolite le barriere doganali tra i cantoni, lasciò ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] storico
Il Manifesto
Durante gli anni che precedono la crisi del1848, si svilupparono, in Francia, Svizzera, Belgio, Inghilterra, da gran parte del proletariato europeo come l’inizio della rivoluzione mondiale e i moti popolari del dopoguerra (1919- ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] di Proudhon. A compimento di questo primo periodo sopravviene, in occasione dei moti rivoluzionarî del1848 in Francia e in Germania, la pubblicazione del Manifest der kommunistischen Partei; dopodiché, costretto, dopo un breve soggiorno a Parigi ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] Die unteritalischen Dialekte (1850) fondò la dialettologia antica dell'Italia. Tornato in Germania (1847), partecipò come giornalista ai moti politici del1848, e nel 1850 perdette la cattedra di diritto civile all'univ. di Lipsia. Nel 1852, prof. di ...
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Uomo politico e geologo (Torino 1794 - Baveno, Novara, 1856); scudiero del principe di Carignano, ebbe grande influenza su di lui. Partecipò ai motidel 1821 e, costretto a esulare, andò in Spagna, Inghilterra [...] suolo italiano, 1847. Trasferitosi a Firenze nel 1844, ebbe parte nei moti toscani del 1847-48 e, nominato senatore da Carlo Alberto (1848), entrò poi nel governo provvisorio lombardo; nel ministero Casati ebbe il dicastero della Guerra. Dopo Novara ...
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quarantottista
s. m. e f. [der. di quarantotto] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace degli ideali che ispirarono i moti del 1848, o anche partecipe di tali moti; per estens., ribelle, rivoluzionario: parlava ... ma senza alzare la voce, per...
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...