LECHI, Luigi
Luciano Faverzani
Nacque a Brescia il 14 dic. 1786, penultimo figlio del conte Faustino e della contessa Doralice Bielli. Poco più che decenne assistette, il 18 marzo 1797, alla rivoluzione [...] dove riprese gli studi. Nel 1849, allo scoppio delle Dieci giornate bresciane, pur non essendo coinvolto nella direzione del moto, fu costantemente a fianco di G. Sangervasio, divenendone il più ascoltato consigliere. Ebbe inoltre l'ingrato incarico ...
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GALLOTTI, Giuseppe
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli nel marzo del 1803 da una famiglia di antica aristocrazia. Giovanissimo si distinse come "ardente settario" durante il nonimestre costituzionale [...] scoppio della rivoluzione del 1848 lo vide fra i fautori del cambiamento politico. Esponente di rilievo dell vano tentativo di convincere i rivoltosi che le barricate rappresentavano il pretesto tanto atteso dal re per mettere in moto la repressione ...
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INTERDONATO, Giovanni
Francesca Maria Lo Faro
Figlio di Stefano e Marianna Russo, nacque a Palermo il 25 febbr. 1810. Studiò diritto e si avviò all'avvocatura. Appartenne alla generazione che si sforzò [...] I., R. Pilo, G. Vergara Craco, e lanciò la preparazione di un moto in Sicilia che non ebbe luogo ma in vista del quale l , pp. 45 s.; A. La Pegna, La rivoluzione siciliana del 1848 in alcune lettere inedite di Michele Amari, Napoli 1937, pp. 75, 80, ...
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MANTICA, Paolo
Daniele D'Alterio
Nacque a Reggio di Calabria il 14 dic. 1878, in una ricca famiglia di proprietari terrieri, dal barone Giovanni e da Fortunata Cimino. Il M. aderì giovanissimo agli [...] di contatto con gli altri partiti democratici, solamente in quel giorno il movimento sindacalista inizierà il motodi Enrico Leone: liberismo e sindacalismo nel movimento operaio italiano, Milano 1989, pp. 76, 89 s., 114, 123; I. Laghi, La rivoluzione ...
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CALDESI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 2 ag. 1817 da Clemente, pittore e ceramista, e da Marianna Angiolini, in una famiglia che già aveva offerto prove di acceso liberalismo. Nei [...] .
Nella primavera del 1843 curava la preparazione di un moto che avrebbe dovuto scoppiare nel luglio: scoperto, dell'Edizione nazionale degli scritti di G. Mazzini, Epistolario - F.Della Peruta, Idemocratici e la rivoluzione italiana, Milano 1958, ...
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BOSSI, Benigno
Carlo Francovich
Nato il 23 febbr. 1788 a Como dal marchese Giovanni e da Clara Rossini, studiò legge all'università di Pavia, ma dopo la morte del padre abbandonò gli studi per dedicarsi, [...] di Spagna e di Russia, che acuirono e dettero un fondamento razionale alla sua gallofobia. Il B. fu perciò in prima fila durante la rivoluzione già iniziato il moto costituzionale di Napoli, il B. fu di nuovo al centro di un notevole scandalo ...
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MANNU, Francesco Ignazio
Luciano Carta
Nacque a Ozieri, presso Sassari, il 18 maggio 1758 da Giovanni Michele e Margherita Roig, entrambi appartenenti alla piccola nobiltà locale.
Terminato il corso [...] di carattere democratico e giacobino.
Questo sostanziale moderatismo potrebbe spiegare il motivo per cui, dopo il fallimento del moto 926, 942; L'attività degli stamenti nella "Sarda Rivoluzione", a cura di L. Carta, I-IV, Cagliari 2000, ad indicem. ...
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FODERÀ, Michele
Chiara Ambrosoli
Nato ad Agrigento, da Antonino e da Paola Vullo, il 30 aprile 1792, studiò medicina e filosofia all'università di Catania, che all'epoca già vantava un'antica tradizione [...] ecc.; il cervello è la sede dell'intelligenza e del moto, e influenza la sensibilità; il cervelletto è l'organo principi di equità e moralità e il raggiungimento di un sistema sociale giusto senza bisogno di azioni violente o rivoluzioni.
Dopo ...
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GIACCHI, Michele
Mario Di Napoli
Figlio primogenito di Biagio Maria e Maria Cristina Tiberio, nacque a Sepino, in Molise, il 10 apr. 1805 in una famiglia di proprietari e liberi professionisti che era [...] di alcuni di essi (Scirocco). Inoltre, invitò alla calma gli ambienti patriottici, sconsigliando l'organizzazione di un moto grado di presidente di sezione. Tale incarico gli consentì, nel 1876, l'ingresso al Senato, all'indomani della rivoluzione ...
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FUSCHINI, Giuseppe
Claudio Novelli
Nacque a Ravenna, il 24 sett. 1883, da Luigi e da Assunta Amadori. Compì i primi studi - compagno di banco di Giovanni Minzoni - nel locale seminario, dove ebbe come [...] di G. Ravaglia, portò all'iscrizione alla Camera del lavoro dei contadini cattolici, realizzando la prima intesa fra cattolici e socialisti - fermamente convinto che il "moto L'ultima rivoluzione polacca e l'Italia, Casale 1916; Profilo di Donati, ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...