MENDELSSOHN (Mendelssohn-Bartholdy), Jakob Ludwig Felix
Fernando LIUZZI
Musicista, nato ad Amburgo il 3 febbraio 1809 da Abramo M. banchiere, figlio di Moses M. (v.) e Lea Bartholdy, essa pure di cospicua [...] , op. 35; Preludî e Studî, op. 104; Variazioni, op. 54 (sérieuses), 82, 83; Pezzi infantili, op. 72; Sonate, opere 105 e 106; Motoperpetuo, op. 119 e altre composizioni minori o s. num.
8. Per organo: 3 Preludî e fughe, op. 37; 6 Sonate, op. 65.
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Inventore e industriale, nato a Preston (Lancashire) nel 1732, morto a Cromford (Derbyshire) nel 1792. Verso il 1750 si stabilì a Bolton. L'invenzione d'una tintura per capelli gli permise di accumulare [...] una piccola somma che consumò dapprima nella fallace ricerca del motoperpetuo, poi nei suoi studî sulle macchine tessili. Del luglio 1769 è il suo primo brevetto per una macchina da filare il cotone; ma il primo stabilimento, impiantato da lui nel ...
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Nato a Ventimiglia nel 1607 e ivi morto nel 1681. A quindici anni vestì l'abito di S. Agostino e fece a Genova il noviziato; indi fu per sei anni a Siena, e di questa dimora, al pari di quella in Venezia [...] da una specie di malessere, d'irrequietezza, d'incontentabilità, che gli faceva venir presto in uggia paesi ed uomini. Di questo suo motoperpetuo fu anche cagione il dover andare a predicar qua e là. Né ciò gl'impedì d'attendere con ardore ai suoi ...
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Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] ), sua città natale, alle prese con l’alta parete di un grande silos per il grano sul quale dipinge il motoperpetuo di Scilla e Cariddi, i due mitici mostri marini che - contestualizzati nei modi figurativi dell’artista - acquisiscono le sembianze ...
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〈stëvìn〉 (latinizz. Stevinius o Stevinus, in it. Stevino), Simon, detto Simone di Bruges. - Matematico fiammingo (n. Bruges 1548 - m. forse Leida o L'Aia 1620). Dette numerosi contributi in vari campi [...] condizione d'equilibrio di un corpo appoggiato su un piano inclinato, in cui si postulava l'impossibilità del motoperpetuo di prima specie, per la prima volta utilizzata come principio scientifico; dalla condizione d'equilibrio erano fatte seguire ...
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macchine
Leopoldo Benacchio
Strumenti per amplificare la forza dell’uomo
Le macchine sono dispositivi che permettono di trasmettere e modificare l’energia impiegata per portare a termine operazioni [...] la ‘dura’ realtà delle leggi fisiche. Sono le macchine impossibili. Le più famose sono quelle basate sul motoperpetuo, cioè che funzionano guadagnando energia, in violazione del primo principio della termodinamica. Ci sono quelle che non possono ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] far piovere dall’alto fiori e profumi; la sala principale rotonda, che con motoperpetuo diurno e notturno si girava secondo il moto della terra”), alle principali innovazioni della cultura architettonica, percepibili anche agli studi moderni dal ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Meccanica e scienza del moto
Domenico Bertoloni Meli
Meccanica e scienza del moto
Il contesto intellettuale, istituzionale e sociale
Scrivere [...] A e B hanno per ipotesi la stessa forza, si ricava che forza e quantità di moto non sono la stessa cosa. Infatti, se lo fossero, avremmo ottenuto il motoperpetuo. Secondo Leibniz, una misura della forza è data dall'altezza alla quale il corpo è in ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Il ripiegamento dell'avanguardia
James Evans
Jessica Riskin
Il ripiegamento dell'avanguardia
Nel periodo compreso tra il 1770 e il 1830 [...] decenni del XIX, i Jaquet-Droz e molti altri tentarono di dimostrare che era possibile costruire una macchina dotata di motoperpetuo; questo problema suscitò un tale entusiasmo che nel 1775 l'Académie di Parigi annunciò che non sarebbero più state ...
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La grande scienza. Gravitazione
Tullio Regge
Giulio Peruzzi
Gravitazione
La teoria della relatività generale (RG), elaborata da Albert Einstein (1879-1955) a partire dal 1907 ed enunciata definitivamente [...] sopra descritto è:
dove i pedici 1, 2 indicano che le grandezze sono valutate rispettivamente nel ramo basso e nel ramo alto della macchina del motoperpetuo. Effettivamente, per Vc−2≪1 abbiamo:
ν1/ν2∼1+(V2−V1)c−2=1+Δxg/c2, in quanto V(x)=gx, con x ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...
perpetuo
perpètuo agg. [dal lat. perpetuus, propr. «che procede in modo continuo», der. di petĕre «dirigersi», col pref. per-1 indicante continuità]. – 1. Che non avrà mai fine, che durerà sempre, che è destinato a durare in eterno: o perpetüi...