(propr. Fidel Alejandro Castro Ruz) Politico cubano (n. Finca Manacas, Birán, 1926). Oppositore del dittatore F. Batista, nel 1953 guidò un attacco contro una caserma di Santiago de Cuba. Condannato a [...] del Consiglio dei ministri, di comandante in capo delle forze armate rivoluzionarie e di primo segretario del Partito comunista. Presidente del movimento dei Paesi non allineati dal 1979 al 1982, ha guidato al suo interno la componente più favorevole ...
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Taiping, rivolta dei
(dal cinese Taiping tianguo, «regno celeste della grande pace») Movimento rivoluzionario iniziato in Cina da Hong Xiuquan (1814-64), fondatore della Società degli adoratori di Dio [...] e dall’avversione delle province meridionali verso il dominio Manchu. Ideologicamente, il movimento non era lontano dal tradizionale ribellismo contadino. Al comunismo dei beni si associava una struttura piramidale della società concepita in termini ...
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Toledo
Città della Spagna centrale, nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha. Di origine greca o fenicia, T. era il più importante centro [...] dagli originali greci. Attribuito alla volontà dell’arcivescovo Raimondo di T., il movimento di traduzioni ebbe in realtà cause diverse, trovando alimento nella presenza della comunità mozarabica e di quella ebraica a T. dopo la conquista castigliana ...
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Malawi
Stato dell’Africa meridionale, affacciato sulla sponda occidentale del Lago Niassa. Popolato da gruppi di lingua , intorno al 15° sec. vide la formazione di una serie di realtà statuali e la loro [...] 19° sec.) e dall’arrivo a metà Ottocento di gruppi ngoni e comunità yao e , di religione islamica, legati al commercio con la costa dell diede impulso alla lotta nazionalista, guidata dal movimento Nyasaland African congress di H. Banda, di ...
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Guinea Bissau
Stato dell’Africa occidentale. Nella sfera di influenza dell’impero del Mali dal 13° sec., attraverso il regno locale tributario di Kaabu, vide dal 15° sec. emergere entità politiche parzialmente [...] ., ancora attraverso l’attività specialmente di personale amministrativo e tecnico capoverdiano. Da questa comunità emerse inoltre la dirigenza del movimento anticoloniale, coagulatosi intorno al Partido africano da independência da Guiné e do Cabo ...
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Gambia
Stato dell’Africa occidentale. Comprende un ristretto territorio sulle due sponde del fiume Gambia ed è circondato, tranne un breve tratto di costa oceanica, dal Senegal, col quale condivide il [...] bathurst, ed estendendo poi la propria protezione alle comunità sul fiume, interessate nella seconda metà del secolo da lungo il fiume, amministrato attraverso i capi locali. Il movimento anticoloniale fu dominato dal People’s progressive party (PPP) ...
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Centrafricana, Repubblica
Stato dell’Africa con capitale Bangui. Regione etnicamente frammentata, fu nel 19° sec. area di tratta schiavistica, subendo devastanti conseguenze. Colonia francese dal 1884 [...] un duro regime di sfruttamento diamantifero e di legname. Il movimento nazionalista anticoloniale fu dominato dalla figura di B. Boganda. Dotato di autogoverno nel quadro della Comunità franco-africana (1958), l’Ubanghi-Sciari ottenne l’indipendenza ...
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trek
Termine usato in Sudafrica per indicare l’espansione dei contadini e allevatori migranti afrikaner (o boeri) dalla regione del Capo verso nord-est a partire dal 18° sec., contendendo terra e pascoli [...] prima alle comunità khoisan, spesso assoggettate a regimi di semischiavitù, e quindi scontrandosi con i gruppi bantu nell’ e le misure di soppressione della schiavitù (1833), un vasto movimento migratorio, detto il Grande t., portò verso nord-est e ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] mondo e ad accettare la trasformazione indotta dall’emancipazione (come gli aderenti al movimento neortodosso creato in Germania da S.R. Hirsch) sia comunità ultraortodosse, in particolare in Ungheria, organizzate secondo una radicale chiusura e la ...
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Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di [...] fu ripudiato in funzione del nuovo principio della ‘comunità’, etnicamente e biologicamente intesa come riunione di tutti nell’aprile 1920; ebbe come animatori G. Feder, teorico del movimento, il poeta razzista e populista D. Eckart, R. Hess, H ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...
comunismo
s. m. [dal fr. communisme; v. comunista1]. – 1. a. Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx e Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i beni di consumo siano sottratti alla...