forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] è più nobile per comparazione a li suoi [poli], però che ha più movimento e più attualitade e più vita e più forma, e più tocca di .), Alberto Magno ritiene tale uso illecito, o per lo meno forzato (Phys. II II 2, 122a " Abusive... dicitur forma ...
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Croce, Gentile e la ‘scoperta’ di Hegel
Giovanni Bonacina
La cornice della ‘scoperta’ crociana e gentiliana di Hegel
Con il termine risurrezione, Gentile volle segnalare nel 1904 – sulla rivista allora [...] per via del quale le categorie logiche e il loro movimento interno (la «dialettica» appunto) sarebbero rimaste in lui perfino gli interpreti inglesi sul tipo di Robin Collingwood), forzato a rinfacciare ai novatori l’inconsistenza del loro beneamato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] mobilitazione (A. Catara Lettieri, Ricordi storici intorno al movimento filosofico nella prima metà del secolo XIX in Sicilia, ma dall’esame della nostra facoltà di volere sono stato forzato di ammettere i giudizj sintetici a priori pratici, i quali ...
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Croce e Adolfo Omodeo: l’altro autore della «Critica»
Marcello Mustè
Dal 1928, quando apparve una sua recensione («La Critica», 26, pp. 355-60) al libro di Luigi Russo, uscito lo stesso anno, su Francesco [...] cerchio in cui s’è chiuso» (p. 326): al movimento fascista, spiegava (addossandosi responsabilità che non gli appartenevano), « 1943, Omodeo e Croce si trovarono, dopo un ventennio di forzato isolamento e di «solitudine negli studi» (lettera ai membri ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] parte del 10° secolo. Una tale continuità, di chiaro sapore conservatore, mentre sottolinea la specificità e la forza del movimento, che la maggioranza della critica ha convenuto di mandare sotto l'etichetta beneventano-cassinese con riferimento ai ...
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Francesco di Assisi, santo
Stanislao da Campagnola
È posto da D. nella candida rosa dell'Empireo di faccia a Maria, nel gradino immediatamente inferiore a quello occupato da s. Giovanni Battista, seguito [...] quella di Pd XI, parla dell'umiltà delle origini del movimento suscitato da F., mentre in Pd XI gl'inizi francescani il Grabher e il Momigliano, per l'elemento eroico, per la forza di volontà del santo, la sua dignità interiore e disadorna, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] né evoca inesistenti demoni, ma si limita a sfruttare le forze degli enti naturali e dei corpi celesti. La sequenza esplicativa e a quello circolare, un terzo tipo di movimento naturale, quello sferico, consistente nell’emissione e immissione ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] e XII, quando l’irrompere di una pluralità di movimenti religiosi, intellettuali, politici ed economici ha messo in crisi nuova Geistesgeschichte, è finalizzata a tracciare alcune linee di forza, a fissare alcuni punti determinanti per il destino dell ...
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Croce e Vico: del verum-factum e del principio della storia
Marcello Montanari
Leggere Vico per correggere Hegel
Inaugurando nel febbraio del 1947 l’Istituto italiano di studi storici con un discorso [...] ricorsi; teoria che, volendo fissare delle leggi di movimento della storia, svela la permanenza di motivi metafisici nella l’operaio e il suo lavoro, che egli esegue con estraneità, per forza, e insomma con pena, e il cui prodotto è un oggetto che si ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola matematica di Mosca
Sergej Sergeevic Demidov
La scuola matematica di Mosca
La matematica a San Pietroburgo e a Mosca
Nella seconda [...] necessitava di laboratori, né di reagenti; carta, matita e forze creative ‒ ecco le premesse del lavoro scientifico in quel campo completamente. Ci fu un aspetto positivo in questo movimento di scienziati e istituzioni che andava contro il normale ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...