Campanadas a medianoche
Mario Sesti
(Spagna/Svizzera 1964-65, 1966, Falstaff, bianco e nero, 119m); regia: Orson Welles; produzione: Emiliano Piedra, Ángel Escolano per Internacionales Films Española/Alpine; [...] un parco di Madrid, che è anche uno dei saggi più impressionanti dell'abilità del regista alla moviola (dieci minuti che richiesero sei settimane di montaggio). Opposte opzioni estetiche, fondamentali nella evoluzione del linguaggio cinematografico ...
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Perpignani, Roberto
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 20 aprile 1941. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta al fianco di registi [...] , a cura di G.P. Brunetta, 5° vol., Teorie, strumenti, memorie, (2001), pp. 698-766.
Bibliografia
S. Masi, Roberto Perpignani, in Nel buio della moviola, L'Aquila 1985, pp. 187-200; M.I. Zambelli, Dare forma alle emozioni, Reggio Emilia 1985. ...
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Generalità. - L'attività del settore tecnico-industriale cinematografico negli ultimi anni, fatta eccezione per i settori della cinematografia a colori e documentaria (v. appresso), non ha portato a novità [...] i rumori hanno la funzione di "batteria musicale". Il risultato delle minuziosissime misurazioni fatte dal compositore in sede di moviola, si può vedere nella "tabella di misurazione" ch'egli ne ha ricavato allo scopo di servirsene per comporre la ...
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Huayang nianhua
Leopoldo Santovincenzo
(Hong Kong/Francia 1999, 2000, In the Mood for Love, colore, 98m); regia: Wong Kar-wai; produzione: Wong Kar-wai per Jet Tone Films; sceneggiatura: Wong Kar-wai; [...] : e infatti Huayang nianhua, che doveva originariamente essere il capitolo di un film a episodi dedicato al cibo, è stato ridotto in moviola da due ore a poco più di un'ora e mezzo. Nel cestino sono finiti gli incontri all'hotel, alcune situazioni a ...
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Allen, Dede
Stefano Masi
Nome d'arte di Dorothea Carothers, montatrice statunitense, nata a Cleveland (Ohio) il 3 dicembre 1925. Negli anni Sessanta e Settanta è stata tra i protagonisti della rivoluzione [...] Bros., seguendo la post-produzione dei più importanti progetti della major fino al 1998, quando è tornata a lavorare in moviola, sperimentando le nuove tecnologie Avid nel film Wonder boys (1999) di Curtis Hanson, grazie al quale ha ottenuto la terza ...
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Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] ottica, il cui principio poi sarebbe stato sfruttato nella fabbricazione dei tavoli di montaggio (la cosiddetta moviola). Poiché filmare, in sintesi, significa scattare una serie infinita di fotografie, la pellicola, opportunamente perforata ai ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] usati oggi soprannomi vecchi ma anche nuovi, come Telefunken e Televisore riferiti a persona dalla fronte spaziosa, o come er Moviola, er Pantera Rosa, motivati dalla lentezza o velocità di parola o movimento (Adriani, Nerone & Pagliuso 2009).
In ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] e senza macchina da presa, studia gli effetti di montaggio ottenuti dai registi americani e prova a riprodurli alla moviola montando tra loro frammenti di vecchie pellicole. Giunge così a enunciare il celebre principio secondo il quale il senso ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] un appunto preso la sera prima; e Dziga Vertov assorto nei suoi stravaganti montaggi di immagini avrà pur avuto, accanto alla moviola, una 'scaletta' o un promemoria scritto. Troppo poco? Ma per contenere L'infinito di G. Leopardi è sufficiente una ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] conferendo al termine settoriale valori traslati, sia in altre lingue speciali sia nell’italiano comune (atmosfera, sdoganare, moviola, alzare l’asticella).
I prelievi da altre lingue sono soggetti ad ➔ adattamento fono-morfologico, sia per eliminare ...
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moviola
moviòla s. f. [in origine, nome brevettato angloamer., comp. di movie «cinema» (presente come primo elemento compositivo in marche di macchine da ripresa), e -ola, suff. di nomi come pianola, radiola e altri, che richiama l’idea della...
moviolista
s. m. e f. [der. di moviola] (pl. m. -i). – 1. Nel linguaggio televisivo, chi lavora o è addetto alla moviola. 2. estens. Giornalista o commentatore di un evento televisivo di carattere sportivo le cui singole fasi di gioco possano...