NOTTURNO (ted. Nachtmusik)
Roberto Caggiano
Termine musicale che nel '700 designava un tipo di composizione per piccola orchestra o per complessi di soli strumenti a fiato, destinata a essere eseguita [...] a usare il titolo notturno per simili composizioni furono Gio. Batt. Sammartini, Joseph e Michael Haydn e W. A. Mozart. Probabilmente il termine fu tratto, per una comoda analogia, da quella parte dell'ufficio della Chiesa cattolica che s'intitola ...
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MONZA, Carlo, detto il Monzino
Andrea Garavaglia
MONZA (Monsa, Monzia), Carlo, detto il Monzino. – Nacque a Milano attorno al 1735, datazione congetturale, basata sul primo lavoro datato, l’Olimpiade [...] of execution, but neither in tone nor taste very pleasing» (Burney, 1773, p. 96 s.). Ai due fratelli alludono anche Leopold Mozart e il figlio Wolfgang Amadé in un elenco di personaggi che, tra gennaio e marzo, si ritrovarono nel convento milanese di ...
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Studien 1-14
Carlo Montanaro
Studie 1 ‒ Tanzende Linien (Germania 1929, bianco e nero, 4m); regia: Oskar Fischinger; musica: anonimo. Studie 2 ‒ Tanzende Linien (Germania 1930, bianco e nero, 2m); regia: [...] Verdi. Studie 11 (Germania 1932, bianco e nero, 4m); regia: Oskar Fischinger; musica: Eine kleine Nachtmusik di Wolfgang Amadeus Mozart. Studie 12 (Germania 1932, bianco e nero, 4m 20s); regia: Hans Fischinger; musica: Torch Dance da Bride of Corinth ...
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don Giovanni
Ermanno Detti
Il dissoluto punito
Quale sarà stata la fine di don Giovanni, il famoso avventuriero noto fin dai tempi antichi attraverso leggende popolari spagnole ed europee? Sarà davvero [...] sfidare la morte. Don Giovanni finisce all'inferno per mano del padre di donna Anna, come nella tradizione.
Alcune arie di Mozart sono particolarmente famose. Tra queste vi è quella del catalogo in cui Leporello, servo di don Giovanni, elenca a donna ...
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Musicista tedesco (Monaco di Baviera 1864 - Garmisch-Partenkirchen 1949). Compositore e direttore d'orchestra, ha rivestito un ruolo assai rilevante nella storia della musica tra la fine dell'Ottocento [...] . A questo periodo di "titanismo" segue un periodo di rinnovato gusto della semplicità e del cesello: quasi un "ritorno a Mozart", come fu detto allora. S. aveva del resto dato prova anche nelle sue musiche anteriori di possedere questo gusto e di ...
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Musicista (Magdeburgo 1681 - Amburgo 1767). Figlio di un pastore protestante, studiò da autodidatta. Intraprese gli studî di giurisprudenza a Lipsia (1701), città in cui fondò un importante Collegium musicum [...] quantità quelle di J. S. Bach e di G. F. Händel), fu un inesauribile ricercatore di forme nuove, specie nella sinfonia, nella suite e nel Lied. La sua arte può essere considerata quale transizione tra l'ambito stilistico di Bach e quello di Mozart. ...
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Scrittore francese (Bray-sur-Seine 1875 - Parigi 1944). Dopo aver studiato medicina, si dedicò sempre più al teatro e alla poesia: legatosi di amicizia con A. Gide e con J. Copeau, collaborò alla Nou-
velle [...] libri di critica e di tecnica teatrale, ed estrose divagazioni artistico-letterarie: La merveilleuse histoire du jeune Bernard de Menton (1924); Triomphe de Notre-Dame de Chartres (1927); Promenades avec Mozart (1932); L'art du théâtre (1944). ...
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MANDOLINO
. Strumento musicale affine alla mandola (v.) dalla quale è derivato nel corso del sec. XVIII, differenziandosene per le dimensioni minori e per la strettezza del manico (il quale inoltre [...] per es., le serenate dell'Amant jaloux di M. Grétry, del Barbiere di Siviglia di G. Paisiello, del Don Giovanni di W. A. Mozart e dell'Otello di G. Verdi. Si ricordano, inoltre, una Sonatina e un Adagio per mandolino e cembalo di L. v. Beethoven (del ...
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CAMPIONI, Carlo Antonio
Renzo Bragantini
Nacque a Lunéville, in Lorena, da Jacques Campion, "chef de la Bouche" del duca di Lorena, e da Charlotte Bruget, il 16 nov. 1720. Nella città natale il C. rimase [...] Perloz il C. ebbe sei figli, di cui quattro però morirono in tenera età. Nel 1770 il C. incontrò a Firenze Mozart, allora quattordicenne, col quale suonò, insieme anche con Nardini. Nello stesso anno ricevette la visita di Charles Burney, che andava ...
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Musicista (Aversa 1749 - Venezia 1801). Di povera famiglia, orfano di padre a sette anni, fu accolto (1761) nel conservatorio napoletano della Madonna di Loreto come "figliuolo". Quivi studiò con G. Manna. [...] caratteristica del C., degna, per arguzia, verità psicologica, tenerezza, di star vicina alle analoghe partiture di W. A. Mozart. Continua la produzione del C. a Napoli, dove rientra nel 1793, maestro della reale cappella; opera migliore: Le astuzie ...
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mozartiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al musicista Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e alla sua opera: le sonate, le sinfonie m.; i 25 concerti m. per pianoforte e orchestra; la critica m. più recente; e con riferimento ai caratteri...
turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, attualmente esteso, attraverso i...