Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] sensibili di fronte al B. anthracis e per il quale possono rappresentare via di naturale ingresso nell'organismo, sono le mucose (la digerente e la respiratoria) e la cute (attraverso a sue soluzioni di continuità) verso cui il bacillo presenta una ...
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Questo termine fu adoperato fino dai tempi d'Ippocrate per designare una diarrea paragonabile a doccia violenta che sgorghi da un rubinetto; ma la parola copriva diverse infezioni intestinali, raggruppate [...] penetra nell'organismo attraverso i linfatici, donde arriva nel sangue e vi si sviluppa raggiungendo quindi a tergo la mucosa dell'intestino (enterotropismo, analogo a quello del bacillo di Eberth nell'ileotifo). Ivi si moltiplica nelle ghiandole e ...
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SOMATOLOGIA (dal gr. σώμα "corpo" e λόγος "discorso")
Descrizione e misura dei caratteri corporei del vivente allo scopo di stabilire le variazioni individuali che determinano la morfologia di un dato [...] labbra valgono due misure e cioè la larghezza della bocca (tra le due commessure delle labbra, sul punto in cui la mucosa si continua con la pelle) e l'altezza bilabiale (fra le sommità delle curve degli archi labiali superiore e inferiore); facendo ...
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SULFAMIDICI
Mario FILOMENI
. La scoperta dei sulfamidici (Domagk, 1935) ha segnato nella terapia delle malattie infettive un progresso inatteso e decisivo. Per quanto i sulfamidici sintetizzati dopo [...] tecnica e durata di somministrazione. - Per ritrarne un'azione locale i sulfamidici si applicano direttamente sulla superficie prescelta (cute, mucosa, sierosa); per l'azione generale si può usare, sia la via orale, sia quella parenterale. La prima è ...
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Roesel von Rosenhof scoprì nel 1755 un animaletto d'acqua dolce che chiamò proteo (dal nome della divinità marina ricordata nell'Odissea) perché di forma mutevole. Più tardi esso fu chiamato amiba (ameba) [...] ; nell'uomo e negli animali vive nel grosso intestino dove si nutre dei diversi detriti del contenuto. Penetra nella mucosa intestinale solo quando questa sia lesa da altre cause morbose, così è stata riscontrata in ulcerazioni secondarie al tifo ...
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STAFILOCOCCO (XXXII, p. 448; App. II, 11, p. 886)
Vittorio ORTALI
Enzo CASTAGNETTA
Recentemente alcuni autori (C. Shaw, J. M. Stitt, S. T. Cowan) hanno proposto di rivedere la sistematica dei generi [...] di notevole gravità.
Infezioni a tipo setticemico. - Hanno generalmente origine da un focolaio cutaneo, talora da un'infezione della mucosa oro-faringea o nasale, delle vie respiratorie, delle vie urinarie, ecc. Più di rado si presentano come forme ...
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PARATIFO
Agostino PALMERINI
Nino BABONI
. Malattia infettiva acuta dell'uomo e degli animali dovuta ai bacilli paratifici, germi del gruppo tifo-coli (v. tifo), dei quali si distinguono un Bacterium [...] anatomico è caratterizzata da tumefazione follicolare, con infiltrazione cellulare diffusa, o da necrosi superficiale diffusa della mucosa intestinale, con formazione di ulceri piatte rivestite da sostanza caseosa. Per la diagnosi differenziale va ...
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Sensazione particolare per la quale la coscienza è avvertita che agenti dannosi o stimoli in qualche modo eccessivi colpiscono il corpo, o che la funzione di questo è turbata. I tipi principali di dolore [...] ". Recentemeute, I. Ioteyko e M. Stefanowska hanno cercato di conciliare le varie teorie rilevando il fatto che nella mucosa nasale e nella membrana del timpano si trovano fibre per la trasmissione delle sensazioni specificamente dolorose che vengono ...
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Questa branca fondamentale della patologia generale, mentre ha subìto modificazioni specialmente dal punto di vista dottrinario, ha realizzato notevoli progressi connessi a nuovi sviluppi ed orientamenti [...] del pH, lipofanerosi), altre di ordine metabolico: lipidosi, glicogenosi, accumulo di pigmenti, ialinosi, trasformazione mucosa, pinocitosi.
Ectoplasma. - Alla periferia della cellula esiste uno strato che presenta caratteri fisici differenti dal ...
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Fu scoperto nel 1817 da F. Stromeyer che per primo lo riscontrò nel carbonato di zinco. Il nome viene dal greco παδμεία usato per distinguere alcuni minerali di zinco perché comunemente accompagna in piccola [...] sopravviene dopo poche ore per adinamia cardiaca. Il reperto necroscopico dimostra ecchimosi numerose polmonari, stato congestizio della mucosa gastrica e dell'intestino tenue.
La terapia, dopo lo svuotamento e il lavaggio gastrico, si limita ai ...
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mucosa
mucósa (raro muccósa) s. f. [dal lat. scient. mucosa, che è dall’agg. lat. tardo mucosus (v. mucoso)]. – In anatomia, nome delle tonache che tappezzano la parete interna degli organi cavi che direttamente o indirettamente comunicano...
mucosita
mucosità (non com. muccosità) s. f. [der. di mucoso (o muccoso)]. – L’esser mucoso; qualità o condizione di ciò che è simile a muco. Con sign. concr., sostanza mucosa, muco.