FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] fino a riprodurre l'ordine delle parole. La versione di Orazio, Ars poetica, 141-42 del primo verso dell'Odissea "dic mihi Musa virum..." viene già considerata un'alterazione del dettato per esigenze metriche rispetto al più aderente "virum. mihi dic ...
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STARACE (Storace), Giovan Vincenzo
Luca Addante
STARACE (Storace), Giovan Vincenzo. – Nacque forse nella prima metà del Cinquecento, a Napoli o a Piano di Sorrento, «da famiglia honorata». Era figlio [...] sapevano donde venisse e come si chiamasse l’eletto del popolo. In seguito l’oblio ebbe la meglio: nel 1636 uscì Della Musa lirica di un don Giuseppe Storace d’Afflitto che nel 1646, con l’anagramma Felippo Sgruttendio de Scafato, pubblicò pure De la ...
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ROSEO, Mambrino
Anna Bognolo
– Nacque sul finire del XV secolo a Fabriano: doveva avere più di venticinque anni nell’ottobre del 1527, quando era notaio al servizio del signore di Perugia Malatesta [...] come i Cornaro, Dolfin, Lippomano, Memmo, Priuli.
Attorno al 1546 curò anche un’antologia in lode di Livia Colonna, musa dei poeti romani: una raccolta di rime italiane e latine di Annibal Caro, Bernardo Cappello, Anton Francesco Raineri, Giacomo ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...]
percossa e inaridita,
tu de l’inutil vita
estremo unico fior
(Giosuè Carducci, “Pianto antico”, vv. 9-12)
(8) O contraddizione, Musa del comico, o diva ironia, o elegante mantello dell’humor e spada della satira e lama del witz e gavettone del lazzo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Lessing a Verri, da Muratori a Voltaire, la riflessione letteraria diventa militante [...] ultima analisi, la professione del letterato si consolida non solo attraverso l’appello a quella che Voltaire definisce la decima Musa della critica, ma anche perché si lega a un più saldo dialogo con i lettori mediante la divulgazione delle gazzette ...
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RIGHINI, Agostino
Vincenzo Lavenia
RIGHINI, Agostino. – Nacque a Ferrara da Bartolomeo e da Lucrezia Righini, parenti, nel 1489 o nel 1490. Entrato in tenera età nell’Ordine dei frati minori conventuali, [...] di umanisti e scrittori, fu forse in rapporti con Bernardino Tomitano, Celio Calcagnini, Lilio Gregorio Giraldi, Antonio Musa Brasavola e Giovanni Battista Pigna. Pietro Aretino, da Venezia, gli indirizzò un’epistola per raccomandargli un parente ...
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VERITA, Girolamo
Massimo Castoldi
VERITÀ, Girolamo. – Nacque a Verona nel 1472, o forse qualche anno prima, in una illustre famiglia della città, figlio di Michele e di Filippa Pindemonti.
Fu amministratore [...] e Antonio Fileremo Fregoso nel poemetto in ottave De tre peregrini, che lo presentò ispirato e reso immortale da Melpomene, la musa della poesia tragica, insieme a Pietro Barignano (Castoldi, 2000, pp. 10 s.).
Un ruolo centrale nella vicenda umana e ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] . Abbastanza articolata è infatti la sua conoscenza della letteratura moderna e disposta alle più varie sperimentazioni la sua musa. Ben curiosa è, ad esempio, la sua riduzione della Gerusalemme liberata in 65 sonetti; e un prodotto tipico ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] per scagliarsi contro la codardia e l'inerzia di molti religiosi, incapaci di fornire un aiuto concreto. La sua musa gli ispirò in quei frangenti accenti commossi, sinceramente concentrati sul mistero della morte e, prima ancora, sul coraggio ...
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Fellini, Federico
Gianni Rondolino
Un maestro del cinema, fra realismo e fantasia, memoria e sogno
Tra i più grandi registi della storia del cinema, Federico Fellini si è imposto, in una lunga carriera [...] comici, di cui era interprete Giulietta Masina, l'attrice che sposò nel 1943 e che sarebbe diventata la sua compagna e musa ispiratrice per tutta la vita, nonché interprete di molti suoi film, come La strada, Il bidone, Le notti di Cabiria, Giulietta ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...