Nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Consegnata alla storia del cinema come musa dei drammi borghesi di Michelangelo Antonioni, ha [...] di introspezione psicologica, fornì una prova superba, fatta di silenzi e sguardi perduti. Divenne quindi per Antonioni la musa del cinema dell'incomunicabilità, interpretando capolavori quali La notte (1961), per il quale ottenne nel 1962 un Nastro ...
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Nome d'arte dell'attrice Marguerite Monceau (Parigi 1871 - Touzac, Cahors, 1948); esordì alla Comédie-Française nel 1890 e raggiunse presto la celebrità (specie in Les femmes savantes e Phèdre). Fu amica [...] e musa dei poeti simbolisti; sposa di C. Mendès, poi di M. Schwob. Trasferitasi a Buenos Aires, dove fondò la sezione francese del Conservatorio, dopo la prima guerra mondiale tornò a Parigi, dove riprese con successo la sua carriera, lavorando anche ...
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Attrice cinematografica e modella inglese (n. New York 1981). Ha iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo come modella (posando tra gli altri per Vogue) e ha debuttato sul grande schermo in South [...] Kensington (2001). Ha ottenuto il favore del grande pubblico grazie a film come Factory girl (2006, dove ha interpretato E. Sedgwick musa di A. Warhol), The edge of love (2008), New year’s eve (2011), Just like a womean (2012), Foxcatcher (2014), ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] e poliedriche del nostro Novecento letterario e tra le maggiori in Europa, fin dalla giovinezza si occupò a più riprese della 'Decima Musa'. Tra la metà degli anni Venti e l'inizio degli anni Quaranta D. andò delineando il rapporto più stretto e ...
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Scrittore e regista austriaco (Budapest 1890 - Londra 1972). Laureatosi in Letteratura e Filosofia (Università di Vienna), ha lavorato per qualche tempo come giornalista prima di dedicarsi al cinema (dal [...] consenso dell’industria cinematografica tedesca. Con l’avvento del nazismo C. si è rifugiato a Londra (insieme con la moglie e musa E. Bergner, interprete di quasi tutti i suoi film), dove ha girato alcune tra le sue pellicole più celebri: Catherine ...
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Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] con la cantante rock Nico che ha ispirato il particolare tema ossessivo della sua opera, ossia il rapporto tra poeta e musa, pittore e modella. Egli ha così composto il ritratto sofferto e intenso di un'affezione amorosa per riviverla e modificarla ...
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Gréco, Juliette
Catherine McGilvray
Cantante e attrice teatrale e cinematografica francese, nata a Montpellier il 7 febbraio 1927. Figura emblematica della stagione esistenzialista, con la sua voce [...] e per oltre un decennio a fianco di registi e attori di primo piano, non aggiunse alcun nuovo connotato all'immagine di 'musa dell'esistenzialismo francese' con cui la G. s'impose non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti.
Cresciuta a Parigi ...
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D'Annunzio, Gabriele
Valentina Valentini
Poeta e scrittore, nato a Pescara il 12 marzo 1863 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 1° marzo 1938. La sua influenza sul cinema fu intensa e determinata [...] d'avanguardia, dal momento che, tranne eccezioni come Giovanni Papini, gli intellettuali del tempo guardavano con diffidenza alla nuova Musa. Il saggio con cui D'A. si schiera a favore del cinema anche sul piano teorico (Del cinematografo considerato ...
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8 1/2
Mario Sesti
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 138m); regia: Federico Fellini; produzione: Angelo Rizzoli per Cineriz/Francinex; soggetto: Ennio Flaiano, Federico Fellini; sceneggiatura: [...] logorio del loro matrimonio. È poi la volta della bellissima Claudia, un'attrice che Guido ha idealizzato come una sorta di musa. Mentre la lavorazione del film continua a non ingranare, attorno a Guido gravita una varia umanità che comprende critici ...
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Promozione
Sergio Toffetti
Il cinema ereditò i primi strumenti promozionali dagli spettacoli di piazza, dal music hall, dal teatro di ombre cinesi, come il parigino Le chat noir che già pubblicizzava [...] a entrare e vedere gli spettacoli.Il principale strumento di p. restava comunque il manifesto, che la decima musa ereditò già collaudato da altri spettacoli popolari e nobilitato da una consolidata consuetudine ottocentesca con cui si erano misura ...
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musa1
muṡa1 s. f. [lat. scient. Musa, dall’arabo mūza «banana»]. – Genere di piante della famiglia musacee con circa 25 specie paleotropicali, di cui parecchie coltivate per i frutti (banane), per le fibre tessili, o anche per ornamento nelle...
musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza, e quindi tradizionalmente invocate...