FARINA, Giulio
Sergio Bosticco
Nato a Frascati presso Roma il 31 maggio 1889 da Gioacchino e da Maria Formilli, manifestò precocemente interesse per l'Egitto faraonico quando era ancora studente al [...] le conoscenze del mondo orientale, si dedicava allo studio dell'ebraico e dell'arabo. La stima del Marucchi, il quale 1929).
Nel 1914 venne nominato ispettore della sezione egiziana del Museo archeologico di Firenze, ove rimase con tale carica fino al ...
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Vedi CANDELABRO dell'anno: 1959 - 1994
CANDELABRO (λύχνιον, λυχνία, λαμπτήρ, ϕανός, candelabrum)
G. Bendinelli*
L'elaborazione artistica di un tale oggetto domestico risale molto indietro nel tempo. [...] Famoso era il c. d'oro, a sette bracci, del tempio ebraico di Gerusalemme. Una raffinata creazione del tutto particolare era l'aureo λύχνος I numerosi c. noti della Villa Adriana (parte ai Musei Vaticani, dove essi danno il nome a una Galleria, parte ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] la conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico. Dopo una iniziale produzione di saggi filosofici F. Champollion, Observations sur le Catalogue des manuscripts coptes du Musée Borgia à Velletri, ouvrage posthume de Georg Zoega, Parigi 1811 ...
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vaticano
agg. [lat. (ager) Vaticanus, di etimo incerto]. – 1. Del Vaticano, sia come stato sovrano storico e come Santa Sede (e quindi del suo potere temporale e spirituale, e del complesso degli organi statuali e di governo che vi presiedono):...