afroamericana, mùsica Nata dall'incontro tra le melodie della tradizione africana e gli idiomi e le strutture di quella occidentale, fu inizialmente la musica degli schiavi impegnati nelle piantagioni. [...] A partire dalle forme originarie, quali canti di lavoro, richiami, grida di campo e di strada, la musica a. si sviluppò nel corso dei decenni in generi più evoluti quali il blues e il jazz. ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli [...] e dell’intero sviluppo storico della musicaafroamericana, propagandato come una presa di coscienza D. Cherry e poi assurto a genere autonomo con l’epiteto di world music.
Difficile trovare un denominatore comune per tutte le tendenze in atto tra fine ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] , aperto alle più diverse esperienze, fu L.M. Gottschalk (1829-1869), autore di molte pagine ispirate alla musicaafroamericana e latino-americana. Dalla seconda metà del 19° sec. il paese cominciò a incoraggiare il recupero del patrimonio ...
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Pianista e direttore d'orchestra (n. Buenos Aires 1942), di famiglia ebrea di origine ucraina, naturalizzato israeliano. Tra gli interpreti e i direttori d'orchestra di maggior prestigio a livello internazionale. [...] curato anche le prime esecuzioni di autori contemporanei, allargando il suo repertorio sino alla musicaafroamericana, al tango argentino, al jazz e alla musica brasiliana. Con la costituzione del West-Eastern Divan Workshop e dell'Orchestra, insieme ...
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Trombettista afroamericano (n. New Orleans 1961). Enfant prodige, filologo della musicaafroamericana, M. è l'emblema del riflusso delle avanguardie jazzistiche (e del loro messaggio sociale) verso un [...] concentrato su M. l'interesse dei media, facendone un fenomeno di grande influenza su una generazione di ventenni equamente votati al rigore e al successo, ma disinteressati al rinnovamento linguistico del jazz. Praemiun Imperiale per la musica 2023. ...
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Musicista jazz statunitense (Hamlet, Carolina del Nord, 1926 - New York 1967). Dopo aver collaborato, negli anni Cinquanta, con jazzisti come M. Davis e T. Mon, nel 1961 diede vita a un quartetto col quale [...] si affermò come uno dei massimi talenti della musicaafroamericana. Strumentista di eccezionali doti tecnico-espressive, sviluppò sia al sax tenore sia al soprano uno stile improvvisativo di grande originalità, che contribuì in maniera decisiva all' ...
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Nome d'arte della cantante statunitense Diane Earle (n. Detroit 1944). Dalla fine degli anni Cinquanta fece parte di un quartetto vocale femminile, che nel 1961 assunse il nome di Supremes, raggiungendo [...] D. R. and The Supremes e dal 1970 iniziò la carriera solistica, via via aggiornandosi secondo le tendenze della musicaafroamericana di consumo, ma mantenendo uno stile vocale morbido e sofisticato. Ha interpretato il film Lady sings the blues (La ...
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GASLINI, Giorgio
Antonio Lanza
Pianista, compositore e direttore d'orchestra di jazz, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Dopo le esperienze giovanili con Gil Cuppini, E. Volonté e l'Orchestra del Momento, [...] Cane, Canto nero: il ''Free jazz'' degli anni '60, Rimini 1973; A. Polillo, Jazz - La vicenda e i protagonisti della musicaafroamericana, Milano 1975; M. Mannucci, F. Fossati, I grandi del jazz, ivi 1979; G.C. Roncaglia, Una storia del jazz, Venezia ...
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Sassofonista di jazz statunitense (Fort Worth 1930- New York 2015). Autodidatta, incise il suo primo album nel 1958, ma la piena affermazione giunse solo nei primi anni Sessanta, allorché fu considerato [...] da molti come il più importante innovatore della musicaafroamericana dopo C. Parker. Il suo stile, designato con le locuzioni free jazz o free music, si configurava come composizione istantanea, nella quale assumeva un ruolo rilevante l'interazione ...
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Nome d'arte della cantante e pianista di jazz afroamericana Eunice Kathleen Waymon (Tryon, Carolina del Nord, 1933 - Carry-le-Rouet 2003). Esordì nel 1954, distinguendosi ben presto per l'indole cosmopolita [...] e l'eclettismo con cui affrontò i generi più varî della musicaafroamericana (jazz, blues, rhythm and blues e radici folcloriche) e non (si ricorda la sua interpretazione di Ne me quitte pas di J. Brel). La sua vasta discografia comprende, fra l' ...
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rhythm and blues
〈rìdħëm ënd blùu∫〉 locuz. ingl. (propr. «ritmo e blues»), usata in ital. come s. m. – Forma musicale afroamericana (spesso abbreviata in r. & b.), originata dall’influsso del jazz e della musica gospel e basata sulle strutture...
n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...