Musicista (Geising, Sassonia, 1660 - Lipsia 1722), studiò a Dresda e a Lipsia. Fu organista e maestro di cappella della Thomaskirche e direttore di musica all'università di Lipsia. Compose musicachiesastica [...] e strumentale (specialmente cembalistica) e scrisse opere teoriche. Fu uno dei primi autori che usarono lo schema della sonata in tre tempi ...
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Musicista (Siena 1675 circa - Montelupone, Macerata, 1738). Sacerdote, maestro di cappella nel duomo di Siena (1711) e dal 1731 nella Santa Casa di Loreto, compose messe e altra musicachiesastica, di [...] ottima fattura. È noto per la polemica sostenuta col padre Martini (1733) sull'interpretazione di un canone di G. Animuccia ...
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Musicista (forse Milano 1706 - Monaco 1784). Visse dapprima in varie città italiane, tra cui Venezia dove nel 1746-1747 era maestro di cappella dell'Ospedale della Pietà. Trasferitosi poi in Austria e [...] in Germania, nel 1755 divenne maestro di cappella della corte di Monaco. Compose musicachiesastica, teatrale e strumentale. ...
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Pittore e poeta (Napoli 1615 - Roma 1673). La sua fama è legata soprattutto alla rappresentazione di paesaggi, caratterizzati da una natura aspra e selvaggia, alle scene di battaglia, contraddistinte da [...] Berlino, Gemäldegalerie), accentuando, anche nei dipinti di destinazione chiesastica, la sua visione di una natura incombente e fantastica arti: La musica, in cui è condannato il fasto eccessivo di cui vengono circondati cantanti e musici; La poesia, ...
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Musicista (Grünhain, Sassonia, 1586 - Lipsia 1630); studiò a Dresda con R. Michael; fu poi a Weissenfels precettore e musico presso una famiglia gentilizia; quindi alla corte di Weissen quale maestro di [...] e (dal 1618) direttore dell'orchestra locale. Nella sua ingente produzione di musica d'ogni genere, ma specialmente vocale-strumentale, sia chiesastica sia profana (Ghirlanda di Venere ovvero nuove canzoni profane, Cymbalum Sionium sive cantiones ...
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Musicista (forse Venezia 1667 circa - ivi 1740). Figlio di Matteo L., maestro alla corte di Hannover, fu allievo di G. Legrenzi. Dal 1687 in poi fu attivo quasi sempre a Venezia in S. Marco, dapprima quale [...] lavori), dette però il meglio del suo genio alla composizione chiesastica e alla vocale da camera: i Miserere, i Crucifixus, , allo spirito della tradizione, e specialmente nella musica sacra conservò sempre una severità degna dei migliori tempi ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] un genere, di un metro, quali, per citare le più note, Musica e poesia nel mondo elegante italiano del secolo XIV (1870), La della ragione, il suo trionfo sulla barbarie religiosa e chiesastica, come proclamava l'alcaica che di Roma celebrava, non ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] di Macerata (Bologna, Pinacoteca) e le due tele con Musici eContadini della coll. Malion di Londra. La lettera scritta , inseguendo finezze stilizzanti di nuovo esperimento. La produzione chiesastica del C. si andò sempre più intensificando: ne sono ...
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Musicista (Londra 1842 - ivi 1900); studiò alla Royal Academy of music di Londra e al conservatorio di Lipsia; a Londra (dal 1861) fu prof. di composizione e direttore di un'importante scuola di musica. [...] amate nel mondo anglosassone (tra le più celebri The pirates of Penzance, rappr. New York, 1879; The Mikado, 1885; The gondoliers, 1889). Si dedicò anche, ma con minor fortuna, ad altri generi di musica: teatrale, chiesastica, oratoriale, sinfonica. ...
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COLACICCHI, Luigi
Eleonora Simi Bonini
Nacque ad Anagni (Frosinone) il 28 marzo 1900 da Federico e Anna Vigna, da famiglia di nobili origini. Trascorsa la fanciullezza ad Anagni dove compì le elementari, [...] canto gregoriano, considerando come elemento tipico la quarta alterata: tesi naturalmente discutibile che sopravaluta l'influenza chiesastica sulla musica etnica. Tuttavia egli individua una 'spontanea' polivocalità a due e tre voci, a riprova dell ...
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chiesastico
chieṡàstico agg. [der. di chiesa, sull’analogia di ecclesiastico] (pl. m. -ci). – Della Chiesa, degli ecclesiastici: avverso da vecchio ad ogni inframmettenza ch. (F. Martini); talora iron. o spreg., col sign. di pretesco: un modesto...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...