INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] XIV, 3, 2, 1). Di qui una smisurata letteratura liturgica (v. brāhmaṇa; e appresso: Letteratura vedica) e la Calcutta s. a.
V. tavv. I-XXX e tavv. a colori.
Musica.
Documenti di cultura musicale si trovano già nella letteratura dal sec. IV in poi ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] non si confina al mito ma tende a consolidarsi nella pratica liturgica del rito, cerca un nuovo equilibrio tra la simbolica e idee (Krieger 1992) in cui trovano posto ormai anche la musica e le arti figurative (come storia delle immagini). Una caduta ...
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TEOLOGIA
Enrico ROSA
*
. La parola greca ϑεολογία indica un discorso, di carattere razionale, intorno alla divinità; così per Platone (Repubbl., p. 379 A) e per Aristotele (Metaph., II, 4, 12) sono [...] , tutto il seguito delle cosiddette "scienze ausiliari della teologia", come pure delle arti, segnatamente della "musica sacra" in ordine alla liturgia.
In tal modo, per la prima divisione, la teologia biblica si stende al campo immenso della ...
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MOZART, Wolfgang Amadeus
Guido Pannain
Compositore, nato a Salisburgo il 27 gennaio 1756, morto il 6 dicembre 1791 a Vienna. Il padre Johann Georg Leopold, anch'egli musicista, a parte la sua produzione [...] il ragazzo cominciò ben presto a non essere pago di suonare la musica degli altri e allora si mise a scriverne egli stesso. I suoi regolamento d'esame, in quello stile rigoroso della pura polifonia liturgica di cui M., per l'educazione ricevuta e per ...
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SACRA RAPPRESENTAZIONE
Salvatore BATTAGLIA
Fernando LIUZZI
. È il termine italiano con cui si designa il teatro religioso del Medioevo, che si sviluppò più intensamente durante i secoli XIII-XVI, a [...] di rappresentazione reca passi musicalmente notati, né si conoscono per altra via (all'infuori di alcune melopee liturgiche) musiche espressamente e specificamente riferibili alle sacre rappresentazioni. Onde - e sempre a differenza dalle laude - è ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] che ha il tono dimesso della lezione.
Al difuori del campo strettamente liturgico, i 150 Salmi della Bibbia inspirarono ai compositori di età più vicine a noi musiche rispecchianti i varî trapassi dello stile, verificatisi negli ultimi cinque secoli ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] 1565 in casa del cardinale Vitelli, per provare se la musica polifonica permettesse la chiara intelligibilità del testo sacro, secondo la condizione imposta dal Concilio al canto liturgico, e che la prova riuscì trionfale per lo stile del Palestrina ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] dell'espressione, la gagliarda compattezza dell'armonia, l'eleganza del contrappunto e il senso strettamente liturgico, sì da poter asserire che la loro musica s'identifica con lo spirito stesso della Chiesa cattolica.
Ma ciò che appare più notevole ...
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MONODIA
Gastone ROSSI-DORIA
. Composto con le parole greche μόνος "solo" e ᾠδή "canto", questo termine, già corrispondente in proprio ai monologhi frequenti nel teatro classico, oggi designa, presso [...] che ci sono pervenute dall'antica Grecia, o nella fioritura del canto liturgico cristiano, o nell'arte di un Monteverdi e di un Bellini: musiche certamente "semplici" nella loro figura esteriore, ma nel valore espressivo del loro melos, del loro ...
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TEMA
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Nell'arte della composizione si dice tema l'idea musicale cui s'ispira il discorso in un pezzo a svolgimento continuo, p. es. in una sonata (v.).
Come tale, il tema [...] sue varie figure (concerto, sinfonia, ecc.), oltre che in numerose musiche di forma libera (p. es. nel poema sinfonico) e in In ambedue queste arti monodiche, la classica e la cristiana liturgica, il discorso è dunque ispirato dal tema più nel seno ...
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piano1
piano1 agg. e avv. [lat. planus «di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile»]. – 1. agg. a. Che presenta una superficie di andamento uniforme, senza avvallamenti o rilievi: via p., senza salite o discese; terreno p.; il lago...
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...