Nel novembre 1871, la Giunta comunale di statistica inviò alla Giunta del Comune di Roma una “nota” di cambiamenti e intestazioni della nomenclatura delle vie della capitale (e di nuove denominazioni nel [...] più vivaci di mutamenti odonomastici. La romana piazza di Monte Citorio dal 1939 fu intitolata a Costanzo Ciano, genero di Benito Mussolini; all’indomani del 25 luglio 1943 divenne piazza Matteotti; ma il 23 settembre era già piazza Ettore Muti, per ...
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Nei dizionari della lingua italiana la definizione di internato [dal francese internat, derivato di interne «interno»] propone molte variabili. Per esempio, identifica chi è ricoverato a forza in un ospedale [...] i militari erano stati abbandonati a sé stessi dalla monarchia sabauda e dal Governo di Pietro Badoglio, successore di Benito Mussolini; il duce – arrestato il 25 luglio 1943 per ordine del re, fino a quel momento suo complice – era stato liberato ...
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In Vedrò Singapore, romanzo di Piero Chiara, il nome del pretore pugliese Merdicchione è al centro di una lite con il terribile alto commissario Mordace, che vorrebbe imporgli un cambiamento in Mordicchione, [...] da parte i cognomi dismessi perché coincidenti con personaggi odiosi: alla fine della Seconda guerra mondiale i Mussolini decrebbero notevolmente e in Germania gli Hitler praticamente sparirono e pressoché nessun dizionario di onomastica tedesca osa ...
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Abbiamo visto la principale ragione del cambiamento di toponimo: l’omonimia, divenuta un problema serio soprattutto all’indomani dell’Unità d’Italia. Ma esiste un’altra tipologia di cambiamento: quello [...] politica, in particolare nel periodo fascista, intitolando le località a personaggi della famiglia reale (ma anche a Mussolini) e a simboli del regime (l’aggettivo littorio), nonché italianizzando toponimi francesi, tedeschi e slavi; o, infine ...
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Cosa c’entra Dante Alighieri, il padre della nostra lingua vissuto tra 1265 e 1321, con la persecuzione e lo sterminio dei 6 milioni di ebrei perpetrato da nazisti e fascisti nel XX secolo? C’entra, a [...] genere, volutamente scelto di non dare l’adeguata importanza.Uno dei segnali era stato, nel 1936, la scelta di Mussolini di lasciare il “vecchio” modello romano-imperiale per adottare quello del nuovo Reich hitleriano.Poco prima delle leggi razziali ...
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Qual è il ruolo della burocrazia nella costruzione del lessico in una società dominata dal totalitarismo? Per quel che riguarda l’Italia, in quale misura il gergo burocratico usato dai funzionari delle [...] arrestato o che girava a folle: ed ecco il motore si sgrana e il ritmo ripiglia regolare”. Sono parole di Mussolini e c’è dentro tutto l’uomo. Il nuovo diritto della discriminazioneQuindi non deve meravigliare se, tornando alle comunicazioni inviate ...
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Ci sono incontri che hanno cambiato la storia della letteratura, come quelli fra Dante e Guido Cavalcanti, tra Petrarca e Boccaccio o fra T.S. Eliot ed Ezra Pound. Il romanzo La rara felicità di Andrea [...] amore ma un poeta di guerra. E che offrendo Popolo ancora una volta ai suoi lettori nel 1943 con la dedica a Mussolini, Ungaretti non poteva ignorare che i versi finali di quella poesia erano interpretabili come un canto di guerra: «O Patria ogni tua ...
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Ogni volta che ai vertici del Governo arriva una persona nuova, il linguaggio adottato da quest'ultima influenza molto il lessico della politica, quello mediatico e, di conseguenza, quello dei cittadini [...] della marcia su Roma (28 ottobre) e dell’incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Una frase è citata sul Dizionario mussoliniano (1940), libro di regime in cui la parola nazione compare più di cento volte:Noi abbiamo creato il nostro mito. Il ...
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Doppio anniversario, per lo scrittore Paolo Volponi, in questo 2024: trent’anni dalla morte (avvenuta il 23 agosto del 1994), e cento anni dalla nascita (che risale, appunto, al 6 febbraio 1924). Nell’immaginario [...] di strada, l’esotismo coloniale (dell’Impero), le feste rurali (le feste del grano, e della battaglia vinta da Benito Mussolini, primo mietitore d’Italia). C’è, nel romanzo, come una estetica del disfacimento, una bellezza delle rovine, che emerge in ...
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Danza Mussolini, danza il comunismoCantavano «noi siamo i turchi di domani»: lo dicevano in tedesco perché era una citazione, ma loro erano italiani, anzi emiliani, «[i] ragazzi di Berlino con sangue emiliano», [...] di Punk Islam. I D.A.F., dal canto loro, avrebbero impazzato nelle discoteche di mezzo mondo con Der Mussolini: un brano che tritava insieme Mussolini, Hitler, Gesù Cristo e il comunismo, invitando a quella danza in bilico tra l’ipertecnologico e il ...
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mussoliniano
agg. – Che si riferisce a Benito Mussolini (1883-1945), uomo politico, capo del Governo in Italia dal 1922 e «duce» del fascismo, con partic. riferimento alle sue idee politiche, alla dittatura da lui instaurata, agli eventi che...
mussolineide
(Mussolineide), s. f. (iron.) La saga, l’epopea di Benito Mussolini; il perenne dibattito sulla figura e l’opera di Benito Mussolini. ◆ Riappare in televisione il fantasma di Edda e subito si ripropone la saga di Palazzo Venezia,...
Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato Partito nazionale fascista, subito...
Giornalista (Dovia di Predappio 1885 - Milano 1931), fratello di Benito; maestro elementare, dopo la prima guerra mondiale si stabilì a Milano, collaborando all'attività politica del fratello; dal 1º nov. 1922 alla morte tenne la direzione del...