Zalīkhā (o Zulàikhā) Nome che la leggenda musulmana postcoranica dà alla biblica moglie di Putifarre, innamorata respinta di Giuseppe Ebreo (nel Corano non ha nome proprio). La sua storia appare in numerosi [...] poemi romanzeschi persiani, da Firdūsī (o pseudo-Firdūsī) a Giāmī, assumendo talora colorito e significato mistico ...
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imām Nell’islamismo, il sovrano della monarchia universale, musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Per gli sciiti sono invece i. soltanto quelli che essi considerano come legittimi [...] , ufficio che può essere tenuto da qualsiasi musulmano conoscitore del rituale e non implica alcun concetto di ordini sacri. Imamiti Musulmani sciiti, che riconoscono la serie di 12 (anziché di 7) i.; costituiscono la totalità degli sciiti in Iran. ...
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Titolo assunto dal capo del ramo indiano della setta musulmana degli Ismaeliti Nizariti. L'attuale Āghā Khān IV, Kerim (n. 1936), è nipote dell'Āghā Khān III Muhammad Shāh (1877-1957), famoso soprattutto [...] per la sua ricchezza e la sua vita mondana ...
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kalā´m Termine tecnico (arabo «discorso») che nella civiltà musulmana designa la teologia speculativa. I teologi di questo indirizzo furono detti mutakallimūn (tradotto nelle versioni medievali latine [...] con loquentes) ...
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Mistico e poeta persiano (Maihana, Khorāsān, 967 - ivi 1049). Nella mistica musulmana, rappresenta la corrente panteistica persiana del sufismo; in poesia, è uno dei primi autori di quartine (rubā'iyyāt) [...] allegoriche, ove le effusioni mistiche sono presentate sotto immagini erotiche e bacchiche ...
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Esponente religioso sudanese (Dongola 1879 - Kharṭūm 1968). Capo di una confraternita musulmana, come fautore dell'unione fra Egitto e Sudan, fino al 1956 appoggiò il Partito nazionale unionista di Ismā'īl [...] al-Azharī, ma poi, con la secessione sua e dei ministri a lui fedeli e conseguente creazione del Partito democratico del popolo, il 6 luglio 1956 determinò la caduta del governo al-Azharī ...
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Cugino, genero e quarto successore di Maometto come capo della comunità musulmana (Mecca forse 600 - Kūfa 661). Fu tra i primi seguaci dell'Islām, e sposò la figlia del Profeta, Fāṭima. Alla morte di Maometto [...] aspirò invano al califfato, cui pervenne solo nel 656, all'uccisione di ῾Othmān della cui morte fu moralmente tenuto corresponsabile. Dové quindi lottare, dapprima con la vedova di Maometto, ῾Ā'isha e ...
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´r Riformatore indiano (n. Benares forse 1440 - m. 1518). Nato nella regione musulmana, e tessitore di mestiere, era stato discepolo di Rāmānanda. Si adoperò per eliminare ogni barriera tra le diverse [...] fedi religiose, e mentre condannava ogni esteriorità nel culto, sia musulmano sia indù, predicava l'amore di Dio, la bontà e la rettitudine, l'indifferenza per le cose del mondo, quali mezzi efficaci per ...
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ISLAMISMO (XIX, p. 603)
Teodicea (p. 607). - La formula ortodossa della teologia musulmana relativa alla rivelazione afferma precisamente che il Corano è la Parola di Oio, increata, e ch'essa è scritta [...] nei nostri esemplari, ritenuta a memoria dalle nostre menti, recitata dalle nostre lingue, ascoltata dalle nostre orecchie, ma tuttavia non residente in tutto ciò (esemplari, menti, lingue, orecchie) ...
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Leggendarie popolazioni barbariche dell’Asia, che la tradizione biblica, e poi cristiana e musulmana, vide incombere come una minaccia di sterminio sulla civiltà. ...
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odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione...
almohade
‹almoàde› (o almoade; anche almohàdico o almoàdico, pl. m. -ci) agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almo(h)adi che nella seconda metà del sec. 12° e nella prima del 13° dominò l’Africa settentrionale e la Spagna...