SHEIKH al-ISLĀM
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo "capo dell'islamismo", titolo onorifico che, a partire dallo scorcio del sec. X d. C., è dato spesso, nei paesi musulmani fuori dell'Africa settentrionale [...] in contrasto con i buoni principî dell'islamismo), la sorveglianza su quanto avesse attinenza stretta con la religione musulmana (quindi nomina dei professori delle scuole teologiche e dei giudici dei tribunali sciaraitici, placet alle nomine dei ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] d'épigraphie arabe, II. Les stèles funéraires d'Assuan, 2, Le Caire 1902, p. 118 ss.; U. Monneret de Villard, La necropoli musulmana di Aswan, Il Cairo 1930; Id., La Nubia medioevale, I-II, Le Caire 1935; K.A.C. Creswell, The Muslim Architecture of ...
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Figlio (Digione 1057 circa - Astorga 1112 circa) di Enrico duca di Borgogna, si stabilì nella penisola iberica (1094) e fu al servizio di Alfonso VI di León contro i musulmani, ottenendo con il titolo [...] di conte, come vassallo di Alfonso, il governo del Portogallo e la mano di Teresa, figlia illegittima del re. Cercò di succedere ad Alfonso, lottando contro Alfonso I d, marito di Urraca, erede legittima, ...
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GARCÍA, Fernández, conte di Castiglia
José A. de Luna
Figlio di Fernán González. Nato a Burgos nel 938, succedette a suo padre nel 970. S'impossessò del castello di Deza, sconfisse i musulmani ad Alborea [...] Gormaz; ma fu sconfitto dal visir Ghālib a Langa (975). Sconfitto pure a Rueda nel 981, Simancas cadde in potere dei musulmani. ‛Abdallāh, figlio di Almanzor, ribellatosi a suo padre, ricorse alla sua protezione, che G. gli concedette per un anno; ma ...
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Soldano
Francesco Gabrieli
Forma occidentalizzata del titolo arabo di Sultān (in origine " autorità ", " governo ", ma poi anche " sovrano ", " principe "), portato a partire dal sec. XI da vari sovrani [...] musulmani del Vicino Oriente. Assai diffuso nelle dinastie locali di Siria e Mesopotamia con cui vennero in contatto i crociati, fu da questi usato a designare per eccellenza i sovrani di Siria e di Egitto: dapprima Saladino stesso e i suoi immediati ...
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MARRANI
Umberto Cassuto
. Con questa denominazione, di origine assai discussa (a quanto pare, dallo sp. marrano "giovane porco"), venivano popolarmente designati e ingiuriati in Spagna quegli ebrei [...] o musulmani che si erano convertiti al cristianesimo, e altresì i loro discendenti. Il nome ufficiale era conversos o cristianos nuevos, e un decreto del re di Castiglia vietava nel 1380 di usare il termine ingiurioso di marrano. Questo vocabolo si ...
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Poligrafo e orientalista (Uboldo, Milano, 1761 - Milano 1836). Compì viaggi in Oriente; a Milano fu impiegato nella direzione delle dogane. Oltre a varie compilazioni storiche, geografiche ed educative, [...] scrisse Annali musulmani (12 voll., 1822-26), opera anch'essa di compilazione, fondata sulla Bibliothèque orientale di B. d'Herbelot, ma che costituisce il primo tentativo di un'ampia storia degli stati islamici. ...
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Avventuriero portoghese (m. Lisbona 1570); recatosi in Abissinia come chirurgo, si acquistò la fiducia del negus Lebna Dengel, che lo mandò a Roma e Lisbona a chiedere aiuti contro i musulmani del Grāñ, [...] e li ottenne; ma fu poi scacciato dal negus Claudio (Galāwdēwos). Il B. si spacciò in Etiopia e in Portogallo per patriarca di Abissinia. Pubblicò (1565) una Breve relação della sua ambasceria ...
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SIN-KIANG (cin. "la nuova frontiera"; A. T., 97-98)
Mario SALFI
Marcello MUCCIOLI
Giovanni VACCA
Vasta regione dell'Asia Centrale, annessa nel 1759 alla Cina, che la eresse a provincia col nome attuale [...] tibetano, di ricostituire l'impero di Genghiz khān. Conquistò nel 1680 Kashgar che era allora governata da una famiglia di santi musulmani, i Khōgiā, succeduti da un secolo alla dinastia Chagatai, e nel 1681 giunse fino a Hami. L'imperatore K'ang-hsi ...
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GIAURRO (più raramente ghiaurro)
Ettore Rossi
Parola derivata dall'arabo kāfir, attraverso alla forma turca kjāfir, pronuncia popolare ghjāvur, "infedele, non credente (nell'Islām)". Con questo termine [...] di disprezzo i musulmani, e tra essi i Turchi, solevano designare i cristiani tutti in generale. ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...