(ebr. Bēt Leḥem) Cittadina della Cisgiordania (29.000 ab. nel 2005), 8 km a S di Gerusalemme. È situata su due colline, l’occidentale con il nucleo più antico, e l’orientale, meno elevata e più spianata, [...] una rivolta. Frequenti furono i disordini per le contese tra i vari gruppi cristiani, e tra questi e i musulmani. Conquistata ai Turchi dagli Inglesi nel 1918, seguì poi le sorti della Palestina. Compresa nella zona passata sotto l’amministrazione ...
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GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] a Ma'ān, e quello di Tafīla; inoltre la fortezza sull'Ile de Grayé nel golfo di ῾Aqaba, oggi sotto la sovranità egiziana. I musulmani si garantirono dal canto loro con i castelli di Qal'at al-Rabaḍ (1184-1185), vicino a Gerasa, e di al-Salṭ (secc. 12 ...
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(sp. Córdoba) Città della Spagna meridionale (323.600 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima (13.771 km2), nell’Andalusia. È posta al margine della depressione betica, dove dalla valle del fiume [...] con l’invasione almoravide del 1091 e quella almohade del 1148-1229. Ferdinando III, re di Castiglia, la strappò ai musulmani nel 1236 e da questa data la decadenza politica della città andò sempre più accentuandosi. Si risollevò soltanto all’inizio ...
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ZAMORA
G. Palomo Fernandez
(Semure, Çemura, Çamore nei docc. medievali)
Città spagnola, capitale della prov. omonima, situata nel Nord della Meseta centrale, confinante con la Galizia e il Portogallo.Nel [...] atti del concilio di Lugo (569) e dalle due monete di Sisebuto (612-621; Gómez Moreno, 1927, p. 83). I musulmani la chiamarono Azemur e Samūra o Sammūrah (Cortés, 1952; Maíllo Salgado, 1990; 1991), mentre le cronache cristiane si riferiscono a essa ...
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(dall’ar. Maqdishū; somalo Ḥamar) Città della Somalia (2.081.624 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e capoluogo della regione del Benadir, sulla costa dell’Oceano [...] .
M. fu forse un centro commerciale abitato in origine da gente bantu, in cui presto dovettero stabilirsi immigrati arabi: Arabi musulmani risultano in M. già intorno all’8° secolo. Nel 13° sec. la federazione di tribù arabe che abitava la città ...
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VALENCIA
L. Bonet Delgado
A. José i Pitarch
(catalano València; lat. Valentia Edetanorum)
Città della Spagna, capitale dell'omonima provincia e della comunità autonoma valenciana, che si affaccia sul [...] . Giacomo I acquisì inoltre per il patrimonio reale la proprietà di un ostello e nel 1273 ne costruì uno nuovo per tutti i musulmani di passaggio che visitavano la città.A metà del sec. 14°, sotto il regno di Pietro IV il Cerimonioso (1336-1387), V ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] nell'era normanna, in Il Regno Normanno (Biblioteca storica Principato, 16), Messina-Milano 1932, pp. 195-251; M. Amari, Storia dei Musulmani di Sicilia, a cura di C.A. Nallino, 3 voll., in 5t., Catania 1933-1938; S. Bottari, Chiese basiliane della ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] , Charlemagne and Ruric, Scandinavian Economic History Review 1, 1953, 1, pp. 19-23; F.J. Hinley, Y a-t-il emprise musulmane sur l'économie des Etats européens du VIIIe au Xe siècle?, Schweizerische Zeitschrift für Geschichte 5, 1955, pp. 31-81; D.M ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] di profughi dirette principalmente verso l’India. Numericamente di poco inferiori ai Tamil sono i Mori (8% della popolazione), musulmani, in gran parte discendenti da schiavi neri e in piccola parte da antichi navigatori arabi.
Il tasso d’incremento ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] , si ripropose il connotato culturale. Non si applicò agli Ebrei, considerati precursori della nuova fede, ma ai musulmani (presso i quali sopravvisse, nei consimili termini berberi, barbareschi). La ricomparsa del connotato culturale si nota anche ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...