Successore del duca Martino I, resse lo stato dal 928 al 968. Dopo il 935 si alleò coi principi beneventani contro i musulmani. Associatosi al governo il figlio Marino (944 circa), qualche anno dopo condusse [...] senza successo, con Landolfo II di Benevento, una spedizione contro il principe di Salerno, Gisulfo. Passò poi nel campo avverso ai Bizantini, i quali (955) assediarono Napoli costringendolo a tornare ...
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Figlio (m. 1187) di Raimondo I, cui successe (1152) all'età di dodici anni sotto la reggenza della madre Odierna; combatté contro i musulmani, distinguendosi per valore ed energia. Prigioniero di Nūr ad-Dīn [...] (1164-72), resse il regno di Gerusalemme durante la minore età di Baldovino IV (1174-76) e quindi di Baldovino V (1184-86), aspirando a succedergli. Morì subito dopo la disastrosa battaglia di Ḥiṭṭīn (1187) ...
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Arabista spagnolo (Fonz, Aragona, 1836 - ivi 1917); professore a Granata, Saragozza e Madrid, diede grande impulso agli studî di storia, lingua e letteratura dei musulmani di Spagna (Tratado de numismática [...] arábigo-española, 1879; Decadencia y desaparición de los Almorávides en España, 1899; Estudios críticos de historia árabe-española, 1903; 2a ed. 1917). Ha promosso e diretto la collezione di testi Bibliotheca ...
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Figlio (sec. 10º) di Giovanni II e nipote di Gregorio IV. Non lasciò traccia del suo governo durato dal 919 al 928; ma i musulmani approfittarono di questo periodo di decadenza per riprendere le loro scorrerie. [...] Comparsi nel 928 davanti a Napoli, furono tacitati con donativi. Gli successe il figlio Giovanni III ...
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Figlio (m. 1152) di Ponzio, cui successe (1137); fatto prigioniero da Zenkī, sultano di Aleppo, fu poi liberato e continuò a combattere contro i musulmani; fu ucciso presso Tripoli, in un'imboscata di [...] Arabi ismailiti. n Nella serie dei conti di Tripoli si trova spesso nominato anche come R. II, poiché è considerato come primo di questo nome Raimondo di Saint-Gilles, che però fu conte di Tripoli solo ...
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Jinnah, Muhammad Ali
Politico indiano (Karachi 1876-Quetta 1948). Fu considerato il padre fondatore del Pakistan e designato dai suoi seguaci con l’appellativo di Qa’id-i a‛zam («comandante supremo»). [...] ). Alle elezioni del 1937 la Muslim league fu sovrastata dal Congress e da partiti regionali dalla forte base sociale musulmana, come il Krishak praja party in Bengala e lo Unionist party in Panjab. Ma proprio la sonora vittoria del Congress offrì ...
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Giornalista marocchino (n. Casablanca 1983). Trasferitosi in Italia, nei primi anni Novanta ha ultimato gli studi in ambito socio-educativo per poi co-fondare Giovani Musulmani d’Italia (2001), associazione [...] nazionale di cui è stato presidente e che ha abbandonato nel 2011 (a causa di contrasti interni). C. è esponente di un islam moderato e aperto; ha creato il portale d’informazione www.minareti.it ed è ...
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Hakam I
Emiro omayyade di al-Andalus (Cordova 770-ivi 822). Terzo della sua dinastia, salito al trono nel 796, dovette domare rivolte dei sudditi musulmani e tentativi di autonomia dei signori cristiani, [...] meritandosi per questo fama di spietatezza ...
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Giurista e uomo politico musulmano d'India (Mohan 1849 - Rudgwick, Sussex, 1928). Contribuì alle riforme politiche e sociali del 1885, con cui veniva riconosciuto anche ai musulmani il diritto a pubbliche [...] cariche ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...