Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele.
Nel territorio del Libano (arabo Lubnān) sono ben riconoscibili [...] e di mortalità (6,03‰). Città principali, oltre alla capitale, sono Tripoli e Sidone. Per quanto riguarda la religione, vi sono musulmani (sciiti 34,1%, sunniti 21,2%), cattolici (maroniti) 23,4%, ortodossi 11,2%, drusi 7%, altri 3,1%. Nonostante l ...
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al-Ẓawāhirī, Ayman. - Fondamentalista egiziano (Il Cairo 1951 - Kabul 2022). Proveniente da una facoltosa famiglia della borghesia egiziana, a soli quattordici anni si unisce ai Fratelli musulmani, per [...] poi entrare, qualche anno più tardi, nelle fila del gruppo islamico radicale al-Jihād, diventandone uno dei leader; nel frattempo frequenta la facoltà di medicina e si dedica allo studio delle lingue. ...
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Marocco
Paolo Migliorini e Silvia Moretti
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa nord-occidentale. Al censimento del 2004 la popolazione del M. ammontava a 29.476.000 ab. [...] fine degli anni Novanta, al-Assirat al-Moustaquim (la Retta Via), fondata all'inizio degli anni Settanta come filiazione dei Fratelli Musulmani e, tra le più pericolose, al-takfir W'al Hijra (Anatema ed Esodo) che costituiva una seria minaccia per la ...
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Nome dato dai Romani a una parte degli indigeni dell’Africa settentrionale: in senso stretto a quelli che costituirono il regno di Mauretania, ma in senso largo a tutte le popolazioni della parte occidentale [...] a partire dalla Cirenaica. Nel Medioevo furono chiamati M. (Mori) tutti i musulmani; più tardi (16° sec.) quelli cacciati dalla Spagna e rifugiatisi in Marocco, Algeria e Tunisia. Oggi sono chiamati M. in primo luogo gruppi nomadi sahariani occupanti ...
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Raimondo IV detto R. di Saint-Gilles
Raimondo IV
(detto R. di Saint-Gilles) Conte di Tolosa e marchese di Provenza (Tolosa 1042 ca.- Tripoli di Siria 1105). Fratello di Guglielmo IV, cui successe nel [...] schiere di crociati in marcia verso i luoghi santi, subì una pesante disfatta fra Amasya e Sivas, a opera dei musulmani. Imprigionato per breve tempo da Tancredi ad Antiochia, cercò in ultimo di impadronirsi di Tripoli di Siria (della quale aveva ...
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Figlio (1311-1350) di Ferdinando IV, gli succedette a un anno d'età: intorno a lui si accesero le rivalità degli infanti don Pietro e don Giovanni, zii di Ferdinando IV, morti combattendo contro i Mori [...] tra A. e Pietro IV d'Aragona. Dopo alterne vicende (la flotta castigliana fu dispersa, e l'ammiraglio ucciso), i musulmani subirono una grave sconfitta a Tarifa (1340). Nel 1344 A. espugnò Algeciras. Morì di peste, mentre si apprestava a investire ...
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Ibrahima Sori
Riformatore e governante islamico (almami) del Futa Djallon, nell’od. Guinea Conakry, che regnò dal 1751 al 1791 circa. Noto anche come Sori Mawdo (il Grande), succedette a Ibrahima Musa [...] nella guida dello Stato islamico e del jihad contro gli jallonke e i fulani non musulmani, che sconfisse definitivamente nel 1778. Divise la teocrazia del Futa Djallon in nove province con capitale a Timbo. ...
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Città della Nigeria (1.570.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sulla destra del fiume omonimo, importante nodo ferroviario, mercato agricolo con industrie meccaniche, alimentari, [...] e degli esplosivi. Capitale dello Stato di K. (46.053 km2 con 6.113.503 ab. nel 2006).
Tra il 2000 e il 2001 K. è stata centro di sanguinosi scontri tra musulmani e cristiani; in seguito la città è stata divisa: a N i musulmani a S i cristiani ...
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Spartizióne Nella storia del 20° sec. la divisione dei territori del subcontinente indiano tra India e Pakistan (1947) all'atto dell'indipendenza dalla Gran Bretagna. La s. fu alle origini della nascita [...] della Repubblica del Pakistan (comprendente Beluchistan, Sind, Frontiera nordoccid., parte del Punjab e Bengala orient.), come Stato dei musulmani indiani, che generò una lunga serie di conflitti con l'India. ...
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Sultano musulmano della dinastia moghul d'India (Umarkot nel Sind 1542 - Agra 1605). Nipote del fondatore Bābur, più che alle sue conquiste (Afghānistān orientale, Bengala, Kashmīr, gran parte del Deccan), [...] deve la fama al tentativo di un'audace riforma religiosa e sociale, mirante a parificare di fronte allo stato sudditi musulmani e indù. Introdusse perciò una sincretistica religione di stato, fondata sul puro monoteismo e su larga tolleranza. Ma il ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...