L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] in Italia, Roma 1988.
S.K. Jayyusi (ed.), The Legacy of Muslim Spain, Leyden 1992.
H. Bresc et al., Del nuovo sulla Sicilia musulmana, Roma 1995.
R. Lopez Guzman (ed.), Al-Andalus y el Mediterraneo, Madrid 1995.
R. Traini - G. Oman - V. Grassi, s.v ...
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oromo
Popolazione di lingua cuscitica dell’Etiopia, nota anche come galla tra le popolazioni dell’altopiano. Originari dell’od. Somalia centrosettentr. dal 16° sec., sospinti dalla calata dei somali [...] il Wollega. La loro penetrazione in Etiopia approfittò degli sfibranti conflitti tra impero cristiano e poteri musulmani. Islamizzatisi e cristianizzatisi in gran parte, abbandonato il nomadismo pastorale e sedentarizzatisi, gli o. conservarono ...
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Figlio ultimogenito (m. Mileto 1101) di Tancredi di Altavilla, venne in Italia (metà sec. 11º) quando il fratello Roberto il Guiscardo già aveva fatto fortuna. Rivelatosi subito guerriero capace, conscio [...] (1062), da lui strappata ai Bizantini. Dopo la guerra di Calabria, R. passò alla conquista della Sicilia, possesso dei musulmani. In questa impresa più che altrove rivelò le sue eccellenti doti militari, soprattutto nelle battaglie di Cerami (1063) e ...
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BRIENNE, Ugo di
Ingeborg Walter
Secondo o terzogenito di Gualtieri IV, conte di Brienne e di Giaffa, e di Maria di Lusignano, primogenita del re Ugo I di Cipro, il B. nacque certamente dopo il 1233, [...] data del matrimonio dei genitori, e prima del 1244, quando il padre, nella battaglia di Gaza, cadde in prigionia dei musulmani e vi morì. Rimasto orfano anche della madre, morta in data imprecisata poco dopo il 1247, il B. fu allevato alla corte ...
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Uomo politico egiziano (Alessandria 1888 - Il Cairo 1948); nello Wafd fino al 1937, capeggiò poi, con Aḥmed Māher Pascià, la secessione che portò alla fondazione del partito sa῾adista. Nel febbraio 1945, [...] dopo l'assassinio di Aḥmed Māher Pascià, gli successe nella direzione del governo, che assunse nuovamente nel dicembre 1946; fu a sua volta assassinato da estremisti dell'associazione al-Ikhwān al-Muslimūn (I fratelli musulmani). ...
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Navigatore e soldato portoghese (n. Évora 1516 - m. in Abissinia 1542), quartogenito di Vasco. Partito per l'India (1532) col fratello Estêvão (v.), combatté con lui in Malacca; nel 1541 partecipò alla [...] crociera nel Mar Rosso. Sbarcato a Massaua per soccorrere il negus abissino contro l'invasione musulmana, attraversò l'altopiano eritreo e penetrò nell'Agamè e nel Tigrè, ma, preso prigioniero, fu fatto decapitare dai musulmani. ...
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Decolonizzazione
Adolfo Miaja de la Muela
di Adolfo Miaja de la Muela
Decolonizzazione
Sommario: 1. Delimitazione storica del concetto; comparazione fra la decolonizzazione odierna e la conquista dell'indipendenza [...] diede il 75% di voti favorevoli in Francia e il 65% in Algeria, dove si trattava però nella quasi totalità di votanti musulmani. Seguì un nuovo putsch militare, che fallì nella notte dal 21 al 22 aprile 1961.
Furono allora avviati, a Evian, negoziati ...
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(lat. Calagurris) Cittadina della Spagna settentrionale (23.768 ab. nel 2007), nella comunità autonoma di La Rioja.
È l’antica Calagurris Nassica, città dei Vasconi, occupata dai Romani nel 186 a.C. Sertorio [...] distrusse. Ricostruita da Cesare, ne derivò il nome Calagurris Iulia; fiorì in epoca imperiale. Sede vescovile dal 5° sec., musulmani e cristiani se la contesero aspramente; nel 1054 la conquistò García re di Navarra; nel 1466 fu presa dai Francesi e ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] Turchi ottomani. La caduta di Costantinopoli nel 1453 segnò l'inizio di un altro lungo periodo di lotta tra i musulmani e i cristiani per il dominio del Mediterraneo orientale e occidentale.
I difficili, a volte apertamente ostili, rapporti politici ...
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Genghiz khan
Antonio Menniti Ippolito
Il grande capo mongolo che unificò gran parte dell’Asia
Il fondatore del vastissimo Impero mongolo fu non solo un grande guerriero accompagnato da una fama di estrema [...] successi furono ottenuti con rapidità fulminea e l’eco delle sue imprese fu enorme sia tra i cristiani sia tra i musulmani
Alla guida dei Mongoli
Genghiz khan era il titolo onorifico che il capo mongolo Temujin assunse nella grande assemblea che nel ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...