Califfo abbaside (sec. 9º), figlio di al-Mu῾taṣim, regnò a Baghdād dall'842 all'847. Come il padre, e lo zio al-Ma'mūn, appoggiò la scuola teologica dei mutaziliti. ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] da cui cominciarono a diffondersi correnti di pensiero come la šu῾ūbiyya, basata sul conflitto etnico tra Arabi e Persiani, e il mutazilismo. Secondo Eche, il fatto che il direttore del Bayt al-Ḥikma fosse Sahl ibn Hārūn, il quale era anche il leader ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] , sul libero arbitrio e sulla responsabilità dell'uomo, sulla natura della fede, delle buone azioni e del peccato. I mutaziliti, gli ashariti, i maturiditi e altre scuole assunsero diverse posizioni in merito alla natura di Dio e al suo rapporto ...
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mutazilismo
mutażilismo s. m. [der. dell’arabo mu‛tazila, nome collettivo dei seguaci del movimento]. – Indirizzo teologico musulmano, inizialmente di contenuto anche politico, sorto all’inizio del sec. 8° ed estintosi nel 13°, i cui principali...
mutazilita
mutażilita s. m. e f. e agg. [lo stesso etimo della voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace del mutazilismo; anche come agg.: partito, movimento mutazilita.