LEUCEMIE.
Sabina Chiaretti
Ilaria Del Giudice
Robin Foà
– Leucemia linfatica cronica. Patogenesi. Prognosi e decorso clinico. Terapia. Leucemia mieloide cronica. Patogenesi. Diagnosi. Terapia e prognosi. [...] a quella dei pazienti con geni per IGHV ipermutati; mutazioni dei geni TP53 e ATM, che regolano i meccanismi oltre 50 anni, rappresentando la più frequente alterazione genetica nell’adulto. Storicamente questo gruppo era associato a prognosi ...
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PREISTORIA (XXVIII, p. 185)
Alberto Carlo BLANC
La documentazione preistorica si è venuta precisando ed arricchendo considerevolmente negli ultimi decennî, in virtù del numero sempre crescente degli [...] , che ogni modificazione stabile del genotipo (o patrimonio genetico ereditario), riflettentesi in modificazioni stabili del fenotipo (o patrimonio morfologico), si produce mediante variazioni brusche (mutazioni), che costituiscono, per così dire, la ...
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. Studio dei fenomeni biologici in termini fisici e dell'azione di agenti fisici sugli organismi. In questo campo di studî ha particolare interesse e sviluppo il capitolo relativo all'azione biologica [...] si osservano fenomeni assai più complessi di quello della produzione di mutazioni o di uccisione di batterî e di virus. Ad ogni 1944; N. W. Timoféeff-Ressovsky, Mutabilità sperimentale in genetica, Milano 1939; G. Viale, Le azioni biologiche delle ...
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Genetica. - L'emofilia è dovuta ad un gene localizzato nel cromosoma X, e si trasmette quindi secondo lo schema dell'eredità "legata al sesso", come il carattere occhi bianchi" e altri del gruppo I di [...] Drosophila (v. Genetica, XVI, p. 516).
Lo schema seguente, in cui, secondo la consuetudine, sono indicati con x e y i cromosomi sessuali, e con x′ il cromosoma portatore della mutazione "emofilia", indica tutti i possibili incroci e i loro risultati: ...
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TONEGAWA, Susumu
Claudio Massenti
Biologo giapponese, nato a Nagoya il 5 settembre 1939. Ha conseguito il B.S. nell'università di Kyoto e il Ph.D. in quella di San Diego in California. Sempre a San [...] .
Nell'Istituto di Basilea, facendo ricorso alle tecniche d'ingegneria genetica, svolse un'originale e tenace attività di ricerca che gli ha Per completezza va aggiunto che fenomeni di mutazione possono intervenire, aumentando la capacità della ...
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Biologo russo, nato a Mosca il 14 ottobre 1904, morto ivi il 21 giugno 1974. Si laureò all'università di Mosca nel 1927; s'interessò poi alla riorganizzazione della bachicoltura sovietica e dal 1936 lavorò [...] 1924-1930), eseguite nell'ambito del gruppo diretto dal genetista S. S. Cetverikov, si riferiscono a problemi di genetica evoluzionistica su Drosophila melanogaster, in particolare alla mutazione tetraptera, in cui i bilanceri sono trasformati in ali ...
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Biologo americano, nato a New York il 15 ottobre 1921. Laureato in fisica nel 1947 alla Purdue University, si dedicò poi a ricerche di biologia lavorando con M. Delbrück al California Institute of Technology [...] regione rII del cromosoma del batteriofago T4 dimostrando che le mutazioni sono riferibili a diversi "siti" nell'ambito del gene "cistrone". Raggiunse in tal modo, attraverso l'analisi genetica, il livello molecolare della struttura del DNA a cui ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] modello a doppia elica del DNA può spiegare come l'informazione genetica sia conservata. Ma come viene trasmessa? In che modo le catena polipeptidica in accrescimento. D'altra parte, la mutazione di una sola base nel DNA può provocare la sostituzione ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] decenni di questo secolo si sapeva ben poco sulla genetica dei Batteri. Esistevano dubbi sia sulla presenza di un nucleo, come normalmente s'intende, sia sulla possibilità di mutazione spontanea, e, come spesso accade in campo scientifico, questa ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] di una data specie dipende dalla selezione naturale, che opera sull'insieme delle varianti genetiche, dovute alla ricombinazione e alla mutazione dei geni. Quando una specie incontra differenti condizioni ecologiche nelle diverse parti dell'area ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
mutazionale
agg. [der. di mutazione]. – Relativo a una mutazione, soprattutto nel sign. biologico: carico m., in genetica di popolazioni, la porzione del carico genetico (v. carico2, n. 5) attribuibile all’insorgere di mutazioni letali, semiletali...