Il caso e la necessita
Il caso e la necessità
Il termine caso evoca subito qualcosa di accidentale e fortuito e riporta alla mente, per analogia o contrapposizione semantica, i concetti di determinazione, [...] propone una originale sintesi tra il caso che origina le mutazioni e il determinismo che opera nel meccanismo della selezione eventi casuali, la creazione e la trasmissione dei messaggi genetici alla base della vita avvengono in presenza del caso. ...
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SAVELLI, Roberto
Alessandro Ottaviani
SAVELLI, Roberto. – Nacque a Perugia il 17 aprile 1895 da Emanuele e da Teresa Pelicati.
Si laureò in agraria presso l’Università di Perugia nel 1917, dove intraprese [...] mutazione delle specie botaniche indotte elettricamente, tra cui Teoria genetica sulle “mutazioni elettriche , pp. 133, 135-137; G.T. Scarascia Mugnozza, Citogenetica e genetica vegetale ed agraria, pp. 326, 342; E. Pacini, Biologia della ...
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RAFFAELE, Federico
Elena Canadelli
RAFFAELE, Federico. – Nacque a Napoli il 4 giugno 1862 dal medico e libero docente Antonio Raffaele e da Elvira Lion. Dopo aver frequentato l’istituto tecnico, si [...] ) e Specie e varietà, e loro origine per mutazione di Hugo De Vries (Palermo 1909).
Cavaliere nell’ , Torino 2011, pp. 575-598; M. Capocci - A. Volpone, La genetica nel Novecento, in Il Contributo italiano alla storia del pensiero. Scienze, Roma 2013, ...
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teoria neoselezionista
teorìa neoselezionista locuz. sost. f. – Teoria evolutiva basata sull’esistenza di cambiamenti critici del genoma, tali da modificare la struttura della cromatina e interferire [...] su quello che è stato chiamato fenotipo classico (morfologico, genetico o molecolare), determinato, in ultima analisi, da un la struttura della cromatina, ma può essere alterata da mutazioni, inserzioni e delezioni, come anche da ricombinazioni e ...
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transgenico, organismo
Nicoletta Rossi / Marcello Raspa
I topi transgenici come modello di malattie
Fra gli animali ingegnerizzati, il topo da laboratorio (Mus musculus) è il modello maggiormente utilizzato [...] si può ingegnerizzare e poi costruire un modello murino geneticamente modificato. Se la malattia deriva dalla perdita di mutagenesi mirata per produrre nella linea germinale di topo una mutazione knock-out nel gene ortologo che viene così eliminato. ...
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medicina genomica
medicina genòmica locuz. sost. f. – Disciplina che rappresenta la più moderna evoluzione e applicazione della genetica nel settore medico. La genetica classica, nonostante gli sviluppi [...] 24 milioni di basi. Al rapporto di causalità tra mutazione genica e fenotipo patologico, la genomica ha sostituito quello di non solo la diagnosi – come già avviene con gli screening genetici – ma anche la misura del rischio di sviluppare nel tempo ...
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neurodegenerativo
Nadia Canu
Le malattie neurodegenerative
Le malattie neurodegenerative sono accomunate dalla perdita progressiva di popolazioni neuronali in specifici sistemi neuronali (non accompagnata [...] clinici maggiori che compaiono precocemente nelle forme a trasmissione genetica e più tardivamente nelle forme sporadiche sono: la dovuta a mutazioni geniche che seguono una trasmissione ereditaria di tipo mendeliano. In genere la mutazione genica si ...
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diagnosi prenatale
Ester De Stefano
Insieme di tecniche atte a verificare lo stato di salute del feto. Sono entrate nei protocolli di diagnosi prenatale le seguenti indagini: (a) indagini cliniche: [...] di marcatori che non hanno un rapporto primario con la mutazione e si comportano perciò come indicatori della fisiologia del feto effettuare la diagnosi si utilizza una complessa analisi genetica familiare, basata sulla diversa lunghezza di specifici ...
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infezione farmacoresistente
infezióne fàrmacoresistènte locuz. sost. f. – Processo patologico caratterizzato dalla moltiplicazione, nei tessuti viventi, di virus o di microrganismi patogeni (batteri, [...] farmaci. ‒ La maggior parte delle farmacoresistenze ha un'origine genetica, in quanto compare a seguito di mutazioni e della conseguente selezione. La resistenza può essere dovuta alla mutazione di un sito cromosomico che controlla la sensibilità a ...
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neodarwinismo
<-darvi-> s. m. – Teoria, detta anche teoria sintetica dell’evoluzione, che riprende e amplia la teoria darwiniana sulla base delle scoperte compiute in genetica e in biologia molecolare. [...] maggiore di specie viventi, inclusa la specie umana. Il n. enuncia che la variazione genetica delle popolazioni naturali è prodotta in modo casuale da mutazioni (a volte causate da errori nella replicazione del DNA) e ricombinazioni (crossing over ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
mutazionale
agg. [der. di mutazione]. – Relativo a una mutazione, soprattutto nel sign. biologico: carico m., in genetica di popolazioni, la porzione del carico genetico (v. carico2, n. 5) attribuibile all’insorgere di mutazioni letali, semiletali...