Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] ma sono presenti i B, il meccanismo patogenetico riconosciuto riguarda alcune mutazioni sulla catena γc dei recettori per le interleuchine IL-2, IL dal sistema Fas/Fas-L: se per alterazioni genetiche o altre cause il segnale di attivazione apoptotica ...
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Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] di questi oscillatori endogeni e del loro significato a livello genetico, molecolare e fisiologico.
Ritmi circadiani
Gli o. b. Cry. Come risultato, i soggetti che portano questa mutazione autosomica dominante sono affetti da una vera e propria ...
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Genetica. - L'emofilia è dovuta ad un gene localizzato nel cromosoma X, e si trasmette quindi secondo lo schema dell'eredità "legata al sesso", come il carattere occhi bianchi" e altri del gruppo I di [...] Drosophila (v. Genetica, XVI, p. 516).
Lo schema seguente, in cui, secondo la consuetudine, sono indicati con x e y i cromosomi sessuali, e con x′ il cromosoma portatore della mutazione "emofilia", indica tutti i possibili incroci e i loro risultati: ...
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TONEGAWA, Susumu
Claudio Massenti
Biologo giapponese, nato a Nagoya il 5 settembre 1939. Ha conseguito il B.S. nell'università di Kyoto e il Ph.D. in quella di San Diego in California. Sempre a San [...] .
Nell'Istituto di Basilea, facendo ricorso alle tecniche d'ingegneria genetica, svolse un'originale e tenace attività di ricerca che gli ha Per completezza va aggiunto che fenomeni di mutazione possono intervenire, aumentando la capacità della ...
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Biologo russo, nato a Mosca il 14 ottobre 1904, morto ivi il 21 giugno 1974. Si laureò all'università di Mosca nel 1927; s'interessò poi alla riorganizzazione della bachicoltura sovietica e dal 1936 lavorò [...] 1924-1930), eseguite nell'ambito del gruppo diretto dal genetista S. S. Cetverikov, si riferiscono a problemi di genetica evoluzionistica su Drosophila melanogaster, in particolare alla mutazione tetraptera, in cui i bilanceri sono trasformati in ali ...
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Biologo americano, nato a New York il 15 ottobre 1921. Laureato in fisica nel 1947 alla Purdue University, si dedicò poi a ricerche di biologia lavorando con M. Delbrück al California Institute of Technology [...] regione rII del cromosoma del batteriofago T4 dimostrando che le mutazioni sono riferibili a diversi "siti" nell'ambito del gene "cistrone". Raggiunse in tal modo, attraverso l'analisi genetica, il livello molecolare della struttura del DNA a cui ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] sul fatto che i cancerogeni noti sono in genere anche mutageni, cioè sostanze in grado di produrre mutazioni nel patrimonio genetico cellulare (v. Hollaender, 1971; v. Montesano e Bartsch, 1976). L'identificazione dei cancerogeni attraverso test di ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] modello a doppia elica del DNA può spiegare come l'informazione genetica sia conservata. Ma come viene trasmessa? In che modo le catena polipeptidica in accrescimento. D'altra parte, la mutazione di una sola base nel DNA può provocare la sostituzione ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] decenni di questo secolo si sapeva ben poco sulla genetica dei Batteri. Esistevano dubbi sia sulla presenza di un nucleo, come normalmente s'intende, sia sulla possibilità di mutazione spontanea, e, come spesso accade in campo scientifico, questa ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] di una data specie dipende dalla selezione naturale, che opera sull'insieme delle varianti genetiche, dovute alla ricombinazione e alla mutazione dei geni. Quando una specie incontra differenti condizioni ecologiche nelle diverse parti dell'area ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
mutazionale
agg. [der. di mutazione]. – Relativo a una mutazione, soprattutto nel sign. biologico: carico m., in genetica di popolazioni, la porzione del carico genetico (v. carico2, n. 5) attribuibile all’insorgere di mutazioni letali, semiletali...