La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] il mutante pers ha un ciclo di 19 ore, e un terzo mutante perl ha un ciclo di 29 ore.
Gli effetti delle mutazioni nel gene period sul ritmo del canto di corteggiamento ricalcano i difetti osservati nei ritmi circadiani. Ciò è tanto più evidente se si ...
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In zoologia, eccesso di pigmentazione che rende bruno, fino a diventare nero, il colore di alcuni animali (per es. Mammiferi, Rettili, Insetti). È causato sia da agenti esterni (temperatura, stato igrometrico) [...] sia da mutazioni ereditarie. Va assegnato al primo caso il m. di alcune farfalle che presentano dimorfismo stagionale, al secondo il m. integrale di animali selvatici come la pantera nera. ...
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Genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è molto antica. Per secoli gli uomini hanno sfruttato questa [...] il mutante pers ha un ciclo di 19 ore e un terzo mutante perl ha un ciclo di 29 ore. Gli effetti delle mutazioni nel gene period sul ritmo del canto di corteggiamento ricalcano i difetti osservati nei ritmi circadiani. Ciò è tanto più evidente se si ...
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RUFINISMO
Anomalia del colore del piumaggio e del pelo che si trova talvolta in natura in alcune specie di uccelli e di mammiferi, per cui il colorito generale dell'animale è rossiccio. Come per l'albinismo [...] e al melanismo, si tratta probabilmente di mutazioni. ...
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Nome introdotto da Linneo per indicare un gruppo di Insetti privi di ali, che comprendeva specie riconosciute poi come appartenenti a ordini diversi (per es., Tisanuri, Pediculidi, Mallofagi). Oggi il [...] termine atterismo si riferisce a specie di Insetti normalmente provviste di ali, in cui possono comparire (per mutazioni e per altre cause) individui che ne sono privi. ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] per cellule aploidi. In ogni caso, dà origine a una progenie di individui geneticamente identici (a meno di errori o mutazioni) tra loro e all’organismo parentale.
R. sessuata
Caratteri generali
La r. sessuata, che è stata adottata dalla stragrande ...
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Medicina
In patologia, neoformazione di piccole dimensioni, sessile o peduncolata, sporgente su una superficie mucosa (del naso, dello stomaco ecc.) e costituita da connettivo ricoperto da tessuto epiteliale [...] ecc.). Si è osservato che quanto più un carcinoma colon-rettale è maligno, tanto maggiore è il numero di mutazioni che ha accumulato. Il gene APC codifica una proteina composta da 2843 aminoacidi coinvolta nell’adesione cellulare, nella progressione ...
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Storie naturali
Stephen C. Stearns
(Zoologisches Institut, Universität Basel, Basilea, Svizzera)
La diversità della vita sulla Terra è anche una diversità di storie naturali. Le piante superiori e gli [...] irrilevanti per l'evoluzione. Infine, date queste condizioni si possono osservare due tipi di effetti genetici: l'accumulo di mutazioni con effetti più forti sulle classi di età più avanzate rispetto a quelle più giovani e l'accumulo di geni di ...
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Malattie da prioni e influenza aviaria
Umberto Agrimi
Le malattie da prioni e l'influenza aviaria, entità profondamente diverse tra loro, sono esempi paradigmatici di malattie infettive emergenti. Questo [...] , una notevole variabilità del gene della PrP. Nell'uomo, oltre alle numerose forme familiari nelle quali la malattia è legata a mutazioni del gene, è noto il ruolo del polimorfismo metionina/valina al codone 129. Sebbene oltre il 90% dei casi di MCJ ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...