Misure protettive contro le offese belliche furono prese nelle sedi stesse delle biblioteche ma si palesarono presto inadeguate. Migliori risultati ebbe lo "sfollamento" del materiale più prezioso in edifici isolati, o di campagna, o monumentali; intere biblioteche furono accolte in Vaticano. Il bibliotecario dell'Archiginnasio di Bologna, Ludovico Barbieri, cadde nell'adempimento del suo dovere.
Gravi ...
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(X, p. 472)
Alla fine del Novecento la definizione di 'città', in quanto contrapposta a quella di 'campagna', continua a indicare un tipo d'insediamento accentrato, disteso su una superficie ragguardevole, densamente popolato, sede di attività extra-agricole (soprattutto terziarie) e di funzioni organizzative che interessano un'area circostante più o meno vasta.
La popolazione urbana
Quella parte della ...
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La tendenza a concepire e realizzare le esposizioni in modo che, una volta chiuse, esse possano lasciare edifici, o per lo meno opere pubbliche, permanenti si era già affermata da tempo (già, per es., con l'esposizione di Roma del 1911 cui si deve lo sviluppo del quartiere tra il Ponte del Risorgimento e la Piazza Mazzini, o con quella di Parigi del 1900, con il Grand Palais e il Petit Palais). Indubbiamente ...
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Nacque a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 16 nov. 1884 da Luigi e Maria Carpani. Dopo una prima laurea in legge, conseguita a Roma nel 1904, si appassionò alla storia dell'arte laureandosi nel 1908 a Bologna con I.B. Supino, per poi perfezionarsi alla scuola di storia dell'arte dell'università di Roma diretta da A. Venturi, dove ottenne il diploma nel 1911. Nel clima eclettico della scuola del ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza.
Figlio illegittimo del notaio ser Piero, di Vinci, di cui non è ricordato il casato. Dal 1469 si stabilì a Firenze, dove nel 1472 era già iscritto ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno comune ai paesi sudamericani, dove la capitale ha di solito un peso demografico sproporzionato rispetto al resto dello stato, e le periferie urbane, povere, malsane e fortemente degradate, occupano ...
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Il complesso ambito delle a. a. va posto in relazione con le diverse espressioni utilizzate per indicare le arti quando il processo creativo non è fine a sé stesso ma è volto alla realizzazione di oggetti d'uso e di arredamento: arti decorative, arti industriali, artigianato artistico. L'utilizzo di una terminologia oscillante è gia indizio di una oggettiva difficoltà semantica e di classificazione.
I ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto al 1971: aumento modesto, ma di notevole significato in quanto ha segnato la fine del grande esodo che a partire dal secondo dopoguerra ha colpito la popolazione lucana (tra il 1951 e il 1974 gli emigrati ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, I, p. 877)
La prima e. universale, dopo la seconda guerra mondiale, venne inaugurata a Bruxelles nel 1958, dopo ben 13 anni dal conflitto. Il tema fissato dall'Expo era ''Bilancio del Mondo'', nell'ottica di un universo più umano. Simbolo della manifestazione era l'''Atomium'', una costruzione alta 102 m, che rappresentava un atomo di ferro ingrandito 150 miliardi ...
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Figlio di Pietro e di Maria Vigone, nacque a Milano il 19 luglio 1688. Mancano notizie della sua famiglia e degli anni della sua formazione artistica. Entrato il 16 genn. 1707 nella Compagnia di Gesù a Genova, lavorò ben presto per la Compagnia stessa come pittore. C. G. Ratti (Instruzione di quanto può vedersi... in Genova...,Genova 1780, p. 82) attribuiva al C. la pala dell'altar maggiore della chiesa ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.