Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), per un totale di circa 187.000 abitanti. La popolazione della zona francoprovenzale valdostana consta di 118.000 abitanti circa, distribuita in 71 comuni sul totale di 74 della regione, che comprende ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale è aperto e l’aria fuoriesce liberamente dalle cavità nasali (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di).
La possibilità di alzare o abbassare il velo palatino (il cosiddetto meccanismo oro-nasale) ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe prevedere (Krishnamurthy 20062) o, per dirla con Jezek (2005: 178), «una combinazione di parole soggetta a una restrizione lessicale, per cui la scelta di una specifica parola (il collocato) per esprimere ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua scritta; ➔ variazione linguistica). Entro ciascun canale si possono poi distinguere numerose altre varietà. Per es., la lingua orale, veicolata prevalentemente dal canale fonico-acustico, può essere ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti escluse a occidente le varietà delle comunità alloglotte provenzali (➔ provenzale, comunità) e francoprovenzali (➔ francoprovenzale, comunità) e a oriente le varietà chiaramente di area lombarda parlate ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, le forme del paradigma del congiuntivo si citano precedute da che: che io faccia, che io facessi, ecc.
Dal punto di vista morfologico e funzionale, il congiuntivo italiano continua direttamente ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto della reggente (es. 1), e possono essere utilizzate anche per compiere un paragone qualitativo nella cosiddetta comparazione di analogia (Agostini 1978: 396-398; Serianni 1988: cap. XIV, §§ 215-225; ...
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Le lettere commerciali e ufficiali (► stile epistolare; ➔ lettere e epistolografia) sono divise in più sezioni, per ognuna delle quali si sono affermate delle convenzioni nell’organizzazione grafica e linguistica del testo. In ragione della particolare attenzione e precisione che le lettere ufficiali e commerciali richiedono, sia per il loro valore legale sia per l’immagine che offrono del mittente, ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma nominale (aggettivi, frasi relative, ecc.). Il determinante, in particolare, può essere l’➔articolo
determinativo (1), l’articolo indeterminativo (2) oppure un dimostrativo (3):
(1) Poteva mai esimersi, ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge in una frase o un sintagma. Sul piano semantico, indica il ruolo che il referente del nome ha nella situazione descritta da una frase o da un sintagma. Siccome il caso viene segnalato tipicamente da appositi ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.