Scrittore, morto a Napoli nel 1961. La sua feconda attività giornalistica si è puntualizzata nel gusto del resoconto ad altissimo livello che costantemente evade dal quotidiano nel fantastico, risolvendo il dato realistico nel più incantato lirismo (L'Italia felice, 1947, rifacimento di Ritratto del mio paese, 1928; Vecchio continente, 1942; L'anatra alla normanna, 1957), mentre quella sommessa perplessità, ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, dopo la fine del conflitto si trasferì dapprima a Vienna, dove stampò un volume di poesie (Der Sand aus den Urnen, 1948), e fece quindi ritorno a Parigi; qui studiò germanistica e glottologia, dedicandosi ...
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(App. III, I, p. 539)
Storico delle religioni e romanziere rumeno, morto a Chicago il 22 aprile 1986.
Trasferitosi a Parigi, pubblicò alcune delle sue opere più note e consolidò tutte le sue categorie più significative: homo religiosus, homo symbolicus, ierofania, archetipi, axis mundi. Nel 1956 passò all'università di Chicago. L'ambiente statunitense gli fu favorevole: si andavano moltiplicando in ...
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Scrittore austriaco, nato a Weidlingen, presso Vienna, il 5 settembre 1896, morto a Vienna il 23 dicembre 1966. Erede della tradizione narrativa austriaca lungo la vena epico-saggistica che ha avuto i suoi campioni in R. Musil ed H. Broch, D. ha tentato una sua personale via, stilisticamente variata ma essenzialmente realistica, con disegni ambiziosi che, da un lato, si ricollegano di prevalenza alla ...
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Scrittore e critico letterario lituano, nato a Balčiai (Kaunas) l'8 giugno 1936. È uno dei più noti e apprezzati narratori lituani contemporanei. Caporedattore di Metai (L'anno), il mensile dell'Associazione degli scrittori lituani, A. ha inoltre lavorato nelle redazioni di diverse riviste. Dopo un lungo periodo in cui ha pubblicato soltanto novelle e racconti, all'età di sessant'anni ha dato alla ...
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Scrittore americano, nato a White Oak, Ga., il 17 dicembre 1903. Nel 1925 iniziò la sua attività giornalistica, poi esercitò varî mestieri nelle più diverse città, da Philadelphia a New Orleans e conobbe in tal modo varî strati di popolazione, in specie i piccoli agricoltori economicamente oppressi della nativa Georgia; quindi fu corrispondente di giornali in Messico, Spagna e Cecoslovacchia (1933-39) ...
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Poeta, drammaturgo e romanziere irlandese, nato a Dublino l'8 maggio 1896, morto ivi il 21 marzo 1974. Nel 1917 pubblicò − con l'aiuto di G.W. Russell − The vengeance of Fionn, secondo la moda di riproposta del folklore celtico imposta da W. B. Yeats e dalla cui influenza riuscirà a liberarsi solo dopo molti anni. Nel 1921 fu costretto ad abbandonare il suo posto di docente nel cattolico University ...
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Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista letteraria Trifalco (1920-21). Fu condirettore (1923) del quotidiano La Scure di Piacenza, e dal 1928 al 1934 dell'Italia letteraria. Collaboratore dal 1932 del Corriere della sera, ora è incaricato ...
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Poeta arabo di Palestina, nato a Birwa in Galilea nel 1941. Profugo dapprima nella spartizione del 1948, cercò poi di reinserirsi, mantenendo la sua fisionomia spirituale e culturale araba, nella società israeliana di Palestina. S'iscrisse così a quel partito comunista e collaborò a giornali arabi in Israele; fu strettamente sorvegliato e più volte imprigionato. Nel 1971 lasciò la patria e si stabilì ...
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Scrittrice, nata a Castelfranco Veneto nel 1876, morta a Padova il 4 gennaio 1938. Era figlia di un noto patriota di Asolo, il garibaldino Valerio Bianchetti. Esordì con un volume di racconti, La fortuna (Milano 1913), che le valse l'attenzione della critica e del pubblico, e al quale seguirono, di lì a qualche anno, altri racconti (Codino, ivi 1918), confermanti le doti dei primi. Poi tacque per lunghi ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.