Poeta, romanziere, drammaturgo e saggista inglese, nato a Londra il 10 febbraio 1902. Ha fatto studî di fisiologia e biochimica. Pacifista convinto, durante la seconda guerra mondiale rifiutò di prestare servizio militare e gli fu vietato di parlare alla radio.
La sua opera, oltre che al campo letterario, si è estesa anche al campo scientifico, con la pubblicazione di varî libri di testo della sua ...
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Scrittore, nato il 2 gennaio 1920 in Russia; fu condotto a soli tre anni negli Stati Uniti. Vi prese la cittadinanza nel 1928. Ha compiuto tutti i suoi studi universitari e postuniversitari (ebbe il dottorato nel 1948) presso la Columbia University a New York. Fece poi la sua carriera di docente universitario in biochimica presso la facoltà di medicina di Boston. A. è molto noto, negli Stati Uniti ...
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Scrittrice canadese (Wingham, Ontario, 1931 - Port Hope, Ontario, 2024). Tra le più note autrici contemporanee di racconti brevi, fin dalla raccolta d'esordio ha prestato una particolare attenzione alle vicende apparentemente ordinarie di donne adolescenti e mature, svelandone i risvolti oscuri e i moventi psicologici. Nel 2013 è stata insignita del premio Nobel per la letteratura perché "maestra ...
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(V, p. 780; App. II, I, p. 348; IV, I, p. 219)
Scrittore, morto a Monza l'8 ottobre 1985. Nelle sue ultime opere riaffiora l'ispirazione moralistico-fantastica che aveva improntato tanta parte della produzione precedente.
Nel romanzo Il sommergibile (1978) il tono apocalittico delle riflessioni filosofiche è temperato dal registro ironico dominante nei discorsi dei protago nisti che costituiscono il ...
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Scrittore tedesco. Con Der Untergang der Titanic (1978; trad. it. 1980), poema in 33 canti che si richiama al topos della catastrofe, E. ha proseguito la sua analisi tagliente e disincantata nel solco della 'archeologia del progresso', avviata già nelle ballate di Mausoleum (1975). Il poema, in cui confluiscono echi dell'esperienza che E. aveva fatto a Cuba nel 1969 e riflessioni sulla fine delle utopie ...
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(App.III, I, p. 213)
Scrittrice francese, morta a Parigi il 14 aprile 1986. Nella messa a fuoco dei diritti e della dignità della condizione femminile la de B. non ha mai abbandonato la lucida visione razionale che l'ha portata a un profondo e, per certi aspetti, spietato esame della sua vita e dell'ambiente borghese in cui è nata, dai cui valori cercherà di prendere le distanze fino alla fine.
Proprio ...
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Poeta e critico, nato a St. Louis (Missouri) nel 1888; dopo gli studî universitarî a Harvard, studiò alla Sorbona nel 1911 e a Oxford; fu per un po' impiegato di banca a Londra, poi si dedicò alla letteratura; nel 1927 si naturalizzò cittadino britannico e aderì al ramo anglo-cattolico della chiesa anglicana.
La lettura del Symbolist Movement in Literature di Arthur Symons gli rivelò nel 1908 i poètes ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. In Francia, per es., il termine Décadence designa esclusivamente il movimento nato ed esauritosi nel ventennio finale del 19° sec., e ben distinto da quello dei Symbolistes, pur in parte da esso scaturito; ...
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La recente scoperta di due carmi quasi interi in un papiro di Ossirinco porge nuovi argomenti di valutazione artistica per lo studio di questo poeta e della lirica greca arcaica, e d'altra parte ci offre interessanti elementi biografici e dati storici nel quadro delle vicende politiche di Mitilene al tempo di Pittaco; notevolissimo è pure il loro apporto nel campo religioso e sacrale, con l'accenno ...
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Scrittrice inglese, nata a Pinner (Middlesex) il 5 giugno 1884, morta a Londra il 27 agosto 1969. Esordì col romanzo Dolores (1911), in cui non ha ancora trovato la propria strada; ma già al secondo, Pastors and masters (1925) pur tra residue incertezze, i caratteri della sua arte sono pienamente delineati. Nei suoi romanzi, tutti ambientati nel periodo tra il 1890 e il 1910 e limitati a personaggi ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.