Scrittore, nato a Marradi (Firenze) il 20 agosto 1885. Figlio di un maestro elementare, condusse vita disordinata e randagia. Viaggiò in parecchi paesi d'Europa e d'America, facendo i più diversi e spesso più umili mestieri. Per qualche tempo fu studente di chimica a Bologna. Capitato a Firenze, nel 1913, fra gli scrittori della Voce e di Lacerba, ebbe da essi, e specie dal Soffici e dal Papini, i ...
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Poetessa russa, nata a Mosca nel 1894, morta suicida a Kazan′ nel 1941. Originale nello stile e nel ritmo, non ha precedenti e non appartiene a nessuna scuola. È stata ravvicinata a V. V. Majakovskij - con cui ha in comune il ritmo - e a B. L. Pasternak, che amò e ammirò molto e cui l'avvicinano la sua vasta e profonda cultura e il suo spirito romantico nutrito di romanticismo tedesco, nonché ad Andrej ...
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Scrittore francese, nato a Orange (Vaucluse) il 26 dicembre 1947. Si è segnalato nel 1983 con il romanzo Cherokee, che ha ottenuto il premio Médicis. Consapevole delle ricerche formali condotte dall'avanguardia dei Nouveaux romanciers, E. gioca sapientemente con i generi letterari e le tecniche retoriche, raccogliendo l'eredità di illustri predecessori quali R. Queneau e G. Perec. Attraverso la sperimentazione ...
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Scrittore francese, nato a Nîmes (Gard) il 6 giugno 1900. Di antica famiglia protestante, trascorse l'infanzia nei paesi del massiccio dell'Aigoual (Cévennes), compì gli studî liceali ad Alès e a Montpellier, quelli universitarî all'École des Chartes. Dapprima bibliotecario alla Nazionale, l'interesse per l'archeologia e la storia dell'arte lo spinsero ad entrare nel personale delle Belle Arti (1933). ...
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Filologo e storico della letteratura, morto a Londra il 22 febbraio 1998. Fu condirettore dal 1958 della rivista Italia medievale e umanistica, e collaboratore del Giornale storico della letteratura italiana, del quale curò gli Indici (1960). Nel 1987 divenne socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Gli studi di D. si sono concentrati soprattutto sul Quattro e sul Cinquecento, con attenzione sia ...
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Poeta americano, nato a San Francisco il 26 marzo 1874. Dopo studî saltuarî, entrò nel 1897 all'università Harvard, ma ne uscì dopo due anni rinunziando all'idea di laurearsi ed esercitò varî mestieri, tra cui quello di agricoltore. Dal 1906 al 1912 fu insegnante d'inglese e di psicologia. Nel 1912, venduta la sua fattoria, si trasferì con la moglie e i quattro figli in Inghilterra e dopo diversi tentativi ...
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Narratore, saggista, drammaturgo americano, nato a New York il 2 agosto 1924, da un pastore protestante. Fu egli stesso ministro per tre anni; svolse poi varie attività soprattutto a New York ma anche a Parigi, dove visse dal 1948 al 1958. Uno dei più notevoli scrittori negri di questa generazione, B. si è espresso in generi diversi: narrativa, teatro e saggistica. È, tuttavia, in quest'ultimo genere ...
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Scrittore spagnolo, nato a Parigi nel 1903, morto in esilio, in Messico, nel 1972. Ancora bambino si trasferì coi genitori a Valencia. Fin dal suo arrivo in Spagna adottò il castigliano come unico veicolo di espressione artistica.
Nella vicenda umana, intellettuale e letteraria di A. è centrale l'esperienza dell'esilio, a partire dal 1939, dopo la sconfitta della Spagna repubblicana. Infatti, la produzione ...
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Romanziere, nato a Chicago il 14 gennaio 1896. Diplomato nel 1916 all'università Harvard, il D. P. rimase dal 1917 al 1919 in Italia e in Francia, addetto a un reparto di sanità dell'esercito americano che partecipò alla guerra mondiale.
Ha esordito con un romanzo, One Man's Imitation (1917; ma pubblicato a Londra nel 1920 e a New York nel 1922). L'opera che per prima lo fece conoscere fu tuttavia ...
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Scrittore tedesco, nato a Offenbach il 15 ottobre 1901. È stato dal 1925 al 1930 corrispondente da Berlino della Frankfurter Zeitung; trasferitosi nel 1933 a Zurigo - mentre i suoi scritti d'intonazione socialista venivano pubblicamente bruciati dai nazisti - è rientrato nel 1949 in patria stabilendosi a Wiesbaden (e di questo primo periodo della sua vita ha offerto una immagine stilizzata in Du Land ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.