WOLF FERRARI, Teodoro.
Virginia Magnaghi
– Nacque a Venezia il 28 giugno 1878, secondo dei cinque figli maschi di August Wolf, pittore tedesco che lavorava come copista dei maestri rinascimentali, e [...] , Umberto Moggioli e Ugo Valeri (Paesaggio di montagna, 1908); il momento in cui risultò più vicino all’à plat dei Nabis fu quello dei pannelli decorativi per paraventi a più ante cui lavorò intorno al 1908. Questa solida matrice modernista rese Wolf ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] francese da Baudelaire a Rimbaud, a Mallarmé, e anche della cultura pittorica europea d'avanguardia: i fauves, i nabis.
Le cinque liriche della plaquette I rosai di qui, comprese nella raccolta antologica, erano infatti originariamente indicate come ...
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DE MARIA BERGLER, Ettore
Gioacchino Barbera
Nacque a Napoli il 25 dic. 1850 da Lorenzo De Maria, intendente dei palermitano Giovanni Riso barone di Colobria, e da Vittoria Bergler, viennese, durante [...] liberty italiano, il D. si rivela artista attento e aggiornato, memore addirittura di certi stilemi di A. Mucha e dei Nabis.
Fonti e Bibl.: Oltre ai cataloghi delle mostre citate all'interno della voce si veda: Catalogo dell'Esposizione nazionale di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pittura di Seurat rappresenta il tentativo di conciliare scientismo di matrice [...] a una tendenza diffusa dell’arte del tempo (basti pensare, ad esempio, all’esperienza di Paul Gauguin e dei Nabis), ma nello stesso tempo rappresenta il procedere dell’artista nel senso di una crescente applicazione del proprio sistema pittorico che ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] dopo Gauguin, Odilon Redon, Toulouse-Lautrec, quasi tutti gli artisti della scuola di Parigi si sono dedicati all'incisione, dai Nabis e dai fauves ai cubisti ed ai surrealisti; ma, come s'è detto, è probabile che senza l'intelligente incitamento di ...
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LACONIA (Λακωνική, Λακεδαιμόνια, Λάκαινα, Λακωνία)
F. Sirano
Regione della Grecia che occupa la porzione sud-orientale del Peloponneso, confinante a Ν con l'Arcadia e a O con la Messenia, mentre a E [...] al capo Tenaro e a Boiai e catturò il santuario reale del Menelàion.
Dopo la ripresa politico-militare sotto Machanidas e Nabis (situazione che permise nel 208 a.C. la riconquista della Belminatis) la conclusione della seconda guerra macedonica e l ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] 1930 e il 1935 si notano, infine, reminiscenze di Van Gogh e influenze degli studi che stava conducendo sullo spiritualismo Nabis e su Gauguin, che approderanno nel libro Vita e arte di Gauguin (Firenze 1958).Dal 1932 al 1943 collaborò alla Nazione ...
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VIANI, Lorenzo
Chiara Ulivi
(Lorenzo Romolo Santi). – Nacque a Viareggio il 1° novembre 1882 da Rinaldo e da Emilia Ricci, che da Pieve di Santo Stefano (Lucca) si erano trasferiti sulla costa al seguito [...] e André Derain (Due parigine, Tipi di Parigi; Cardellini Signorini, 1978, pp. 65, 68, nn. 37, 40), alla linea fluida nabis e art nouveau (Sarah Bernhardt, Ragazza con cappello; pp. 64, 71, nn. 36, 44), alle campiture piatte da stampe giapponesi come ...
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DE CAROLIS (De Karolis), Adolfo
Maria Flora Giubilei
Nacque il 6 genn. 1874 a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) da Gioacchino, medico condotto, e da Ester Pompei; iniziò gli studi nel 1881, proseguendoli [...] ospitarvi la, prima Mostra d'arte toscana nel 1905. Di questo anno è Il Ponte delle ore laboriose, momento-clou di sapore nabis, degli affreschi per il villino Regis de Oliveira di Roma (distrutto; per le fotografie si veda Il pittore e il decoratore ...
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MOGGIOLI, Umberto
Francesca Lombardi
MOGGIOLI, Umberto. – Nacque a Trento il 25 giugno 1886, secondogenito di Costante, fornaio, ed Elena Marchi. Ancora adolescente, in parallelo agli studi presso le [...] approfondimento degli stimoli derivategli dalle coeve ricerche di Rossi e della sua riflessione sulla lezione del primitivismo nabis. Un rinnovato interesse per la costruzione plastica della forma umana, probabilmente dettato anche dall’influsso di ...
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nabi
‹nabì› s. m. e agg., fr. [dall’ebraico, propr. «profeta»]. – Nome (per lo più usato al plur., nabis) adottato da un gruppo di pittori (M. Denis, P. Bonnard, A. Maillol, F. Valloton, É. Vuillard, ecc.) riunitisi a Parigi nel 1888 intorno...
nabidi
nàbidi s. m. pl. [lat. scient. Nabidae, dal nome del genere Nabis, che è dal lat. nabis -is «pantera»]. – Famiglia di insetti emitteri eterotteri, predatori di afidi, che depongono le uova dentro piante secche; parecchie specie si trovano...