MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] e una sorta di trattato (già pubblicato nel 1965, nel n. 8 del Menabò). Quest'ultimo, significativamente intitolato Discorso sulla perfettamente riuscita: il libro suggerisce senza dubbio nuovi modi di leggere il romanzo di Collodi, grazie anche ...
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LONZI, Carla
Maria Luisa Boccia
Nacque a Firenze il 6 marzo 1931 da Agostino, artigiano, e Giulia Matteini, diplomata maestra, entrambi orfani. Era la prima figlia, accolta come «la creatura più attesa» [...] hanno dovuto scardinare non poco le parole d’ordine, i modi e i miti sessantotteschi. È stato malgrado il ’68 e pensiero di C. L., Milano 1990; Ead., Carla e Pietro, in Tuttestorie, 1996, n. 5, pp. 31-33; M. Bucci, C. L.: un ribaltamento di scena, in ...
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FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] ", Firenze 1982, pp. 169-174; R. Ambrosini, Modi e forme degli apporti della lingua ai dialetti letterari, in e la critica: riflessioni in margine a un inedito, in Erba d'Arno, 1992, n. 47, pp. 64-68; M.G. Giordano, Il verismo, Verga e i veristi ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] che risente di influssi fascoliani e che prelude a taluni modi che furono poi dell'Aleardi.
Nel 1814 il C. (1853), 3, pp. 59-73;A. von Reumont, in Allgemeine Zeitung (Augusta), n. 109, 1853;G. Venanzio, Commentario della vita e delle opere di L. C., ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] (cfr. le sue "kleksografie" apparse su Lacerba, III [1915], n. 15) che rivela del "suo automatismo tra il primitivistico e l' romanzi e racconti del G., ma qui, pur nei modi di una scrittura sempre sovrabbondante ed eccessivamente "lirica" - ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] vagheggiamento del bel favoleggiare, del mondo (o dei modi) dell'Orlando furioso e del Bertoldo. Un Corriere della sera,7 nov. 1962; Id., Ricordo di A. B.,in L'Approdo letterario,n. 5., n. 20, VIII (1962), pp. 6-10; Autori vari, in La Fiera lett., 18 ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] a C. Linati, ha rappresentato uno dei modi in cui i letterati italiani nel ventennio 1925- Accrocca, Venezia 1960, pp. 16-18; Ricordo di A., in L'Approdo letterario, n. s., VII (1961), n. 14-15, pp. 3-38; E. Falqui, Novecento letterario, s. 3, ...
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CINI, Giovan Battista
Michele Feo
Nacque a Pisa il 30 giugno del 1528 (1529 stile pisano) da una famiglia di mercanti di lana e fu battezzato con il nome di Giovanni nella cappella di S. Piero in Padule. [...] proprio adattamento del testo "alla moderna": tolse "modi di dire duri", scrisse un prologo apposito, e Bibl.: Pisa, Archivio della Primaziale, Libri del Battesimo, L, c. 92r, n. 387; Firenze, Bibl. Marucelliana, ms. B.III.52-54: Annali dell'Accad ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] nella suggestione di questa esperienza tradusse "dal tedesco nei modi che ... teneva traducendo dal greco" (Nardi, Altri risale anche lo studio del Faust di Goethe e del Faust di N. Lenau, che si collega idealmente all'innovativo saggio di G. A ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] 105, 122, 131, 142-144, 148 s.; S. Orlandi, S. Antonino, Firenze 1959, pp. 4 n. 3, 87, 158 s., 239-242, 269, 286, 289 s., 293 s., 296; G. Vidossi XXII (1964), pp. 621-633; A. Tartaro, I modi narrativi, in Il primo Quattrocento toscano, Bari 1971, pp. ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....